Arte e attivismo in piazza De Ferrari nel nome di De André

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Genova, 30/03/2019.

La voce è cominciata a circolare il giorno prima: un gruppo di cittadine e cittadini genovesi avrebbe aderito all'iniziativa #ArteResistente lanciata in Abruzzo (Atri) lo scorso febbraio 2019 e subito replicata in altre città italiane - per esempio Pesaro. Si tratta di un'iniziativa che combina arte e attivismo non violento attraverso un'installazione di mani di cartone che si elevano da terra. L'intento è protestare contro le attuali politiche e la chiusura dei porti italiani, mirando al contempo a sensibilizzare la popolazione rispetto al tema delle morti nel Mediterraneo.

La prima installazione artistica di Atri era stata realizzata dal collettivo Oltre il Ponte, poi sui social sono girate le informazioni per poterla replicare facilmente e il fenomeno è divenuto nazionale. A Genova è stata creata da un gruppo indipendente che si è denominato Arte Resistente Genova. 

Seppure colorate, le manine provocano angoscia e più di una persona che si è trovata a passare accanto a questi simboli, disposti su piazza De Ferrari e sulle scale di Palazzo Ducale, si è fermata commossa o ha speso una parola di raccoglimento e saluto. Il gruppo di Genova ha personalizzato l'evento utilizzando un brano di Fabrizio De André: "Navigammo su fragili vascelli / per affrontar del mondo la burrasca / ed avemmo gli occhi troppo belli: / che la pietà non vi rimanga in tasca", tratto da una canzone dell'album Tutti morimmo a stento (1968).

Di seguito il comunicato ufficiale diffuso dopo l'iniziativa durata circa 12 ore con il l'ufficioso consenso delle forze dell'ordine:

«Democratici, socialisti, comunisti, liberali, progressisti, repubblicani, radicali, anarchici, antifascisti e antirazzisti tutti, siamo un gruppo di cittadini che ha deciso di rispondere all’appello lanciato il 3 febbraio ad Atri (Abruzzo). Anche a Genova abbiamo deciso di realizzare un’installazione artistica contro le politiche disumane della Lega di Salvini. Tra queste mani che affondano, silenti come coloro che ogni giorno perdono la vita nel Mediterraneo, c’è ancora il nostro coraggio resistente, che quotidianamente persegue Umanità, diritti, contro tutte le forme di razzismo, discriminazione, xenofobia. Tra queste mani c’erano uomini, donne e bambini in cerca del nostro aiuto, del nostro rispetto per la vita umana; non potranno più imparare, fare, condividere vita e bellezza. Sono mani di cartone sparpagliate sulle piazze delle nostre città e dei nostri quartieri che trasformano la pietra e l’asfalto nel Mediterraneo che chiede aiuto. La nostra protesta pacifica e civile crede fermamente che il confronto quotidiano e il rispetto delle diversità siano alla base di ogni sapere. Oggi più che mai non possiamo fare finta di non vedere, è importante rafforzare il valore di una comunità accogliente. Nell’indifferenza muore la nostra umanità. Nella paura annega la nostra solidarietà. Questa installazione artistica è una grande opera di Umanità. Restiamo Umani. Arte Resistente Genova».

Di Laura Santini

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