Genova, sciopero della Polizia municipale il 3 febbraio. Possibili disagi

Adrian Pingstone, wikipedia

Genova, 30/01/2019.

Uno sciopero della Polizia municipale di Genova è stato proclamato per domenica 3 febbraio 2019. Si prospetta, quindi, una domenica di disagi a Genova, soprattutto nell’area attorno allo Stadio Luigi Ferraris, a Marassi, dove il Genoa gioca contro il Sassuolo alle ore 15. Inoltre, nel quartiere di San Fruttuoso, è in programma dal primo mattino e fino a sera la tradizionale Fiera di Sant’Agata 2019 a Genova.

L’organizzazione sindacale Diccap ha proclamato uno sciopero territoriale di tutto il personale appartenente alla Direzione Corpo di Polizia Municipale del Comune di Genova per tutti i turni della giornata. L’astensione è stata proclamata nel rispetto della disciplina dei servizi pubblici essenziali. Queste le motivazioni dello sciopero della Polizia municipale a Genova di domenica: l’attuale organizzazione del corpo e del lavoro, il turnover, la carenza di personale, la sicurezza dei lavoratori, una migliore programmazione dei progetti e del lavoro e contro il taglio progressivo delle retribuzioni.

Questa la nota del Diccap: «Il 3 febbraio 2019 ci sarà nuovamente sciopero. Perché? Perché le promesse dell’Amministrazione e dei suoi politici sono state solo parole al vento! Perché la Polizia Locale di Genova deve essere rispettata! Perché abbiamo bisogno di certezze e sicurezza! Perché vogliamo lavorare in sicurezza per poter dare sicurezza ai Cittadini! Perché la Categoria è stufa di sentire sempre gli stessi proclami e poi dover fare i “gabellieri”! Perché vogliamo sapere quali sono gli obbiettivi di quest’Amministrazione  che non possono cambiare a seconda di come ci si sveglia al mattino! Perché vogliamo poter indossare la nostra divisa e magari tutte uguali! Perché vogliamo entrare negli uffici e nelle Sezioni senza pregare che non ci vengano in testa! Perché potremmo continuare per pagine e pagine e i problemi sono sempre gli stessi delle Giunte precedenti!».

E ancora: «Se l’Amministrazione vuole veramente sedersi ad un tavolo e parlare seriamente del nostro futuro deve prima garantire che prima si decidono i cambiamenti e poi si applicano non il contrario. Noi siamo sempre pronti al confronto ma con chi non pone pregiudiziali e non decide unilateralmente!».

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