Genova conquista l'America con Pillo, il robot che si prende cura di te

Pillo Heath/Facebook

Genova, 14/01/2019.

Si chiama Pillo ed è il primo robot che aiuta le persone nelle loro cure mediche. Un vero e proprio assistente digitale in grado di ricordare ai suoi utenti come alimentarsiquali medicine prendere e quando assumerle nel corso della giornata. Un'invenzione geniale che, nella regione più anziana d'Italia non poteva non avere successo. Ma non solo: Genova con il nuovo robot ha conquistato in breve tempo l'America.

Pillo, l’innovativo robot-assistente che si occupa della salute degli utenti ha infatti conquistato Las Vegas. L’assistente messo a punto dalla Start Up Pillo-Heart Companion, con sede a Genova Cornigliano e a Boston, ha trionfato durante il Ces 2019 Innovation Awards, i premi assegnati a chi si è distino nel campo della tecnologia e dei design innovativi. Il progetto Pillo è stato lanciato nel 2015 con un crowdfunding che ha riscosso notevole successo e che ha attirato l’attenzione di diverse società di tutto il mondo tanto da ottenere finanziamenti milionari e distribuzioni in Asia e in America.

L'idea nasce, come molte altre in questo campo, dall’osservazione dei dati riguardanti la salute: in America, appunto, ogni anno si registrano circa 125mila morti per le medicine prese in maniera non corretta o non prese affatto. Da qui l’intuizione di Emanuele Musini: perché non creare un robot infermere in grado di interagire con gli umani e capace di ricordare loro quali medicine prendere e come assumerle nel corso della giornata? Insieme agli ingegneri Emanuele Baglini, Paolo Vernazza e Antonello Scalmato, Musini ha quindi messo a punto un robot  in grado di rispondere anche a domande di vario tipo, dal meteo alle calorie del cibo... trasmetterà persino i canali radio.

Ma come funziona Pillo? Il piccolo robot si attiva con un comando vocale, attraverso un sistema di riconoscimento facciale identifica il paziente e fornisce il corretto farmaco nel dosaggio prescritto. Pillo memorizza fino a 28 giorni di medicinali in un involucro sicuro ea prova di manomissione. Al momento della terapia il farmaco scenderà nella tazza sotto il display e richiederà alla persona di assumerlo. Non mancherà una app sul cellulare che avvisa in caso di non somministrazione del farmaco e che può consentire una connessione per una video chat sul lato anteriore del robot. 

Di Fabio Liguori

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