Diego De Silva all'Incipit Festival con Superficie: «Un libro per resistere ai luoghi comuni»

Micione/Wikipedia

Contenuto in collaborazione con Associazione Culturale Incipit

Genova, 06/12/2018.

Un festival letterario per una Genova  che riparte, una serie di incontri itineranti nei luoghi più inconsueti e importanti della città, dal centro a Ponente, in compagnia di scrittori e le loro produzioni. Gli autori invitati proporranno un reading partendo dal loro ultimo romanzo. Molti autori genovesi, in occasione del Festival, hanno accettato di scrivere un incipit inedito che vede protagonisti i quartieri cittadini. Tutto questo è Incipit Festival, al via da mercoledì 5 a domenica 9 dicembre 2018. Un segno per tenere unita idealmente una città, divisa dopo il crollo di Ponte Morandi.

Venerdì 7 novembre 2018, l'Incipit Festival fa tappa alla Biblioteca Berio di Genova, in via del seminario 9, dove è ospite l'autore Diego De Silva, in occasione dell'uscita della sua ultima opera, Superficie, un'indagine dissacrante sul mondo delle parole che usiamo senza chiederci mai perché. Tema della giornata è Narrativa: dai luoghi comuni alla leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità.

«Nel mio ultimo libro, Superficie, ho voluto abbandonare una certa tessitura narrativa per affrontare un'indagine sulle parole che, oggi più che mai, utilizziamo ogni giorno come modi di dire, senza effettivamente sapere perchè - racconta l'autore napoletano Diego De Silva - sono parole di moda, parole zimbello, luoghi comuni anche ridicoli se vogliamo, ma complici in qualche modo di un appiattimento linguistico. Un esempio? Oggi va molto di moda la parola devastante: sembra quasi che oggi tutto sia devastante, dal terremoto del 10° grado della scala Mercalli alla forfora».

E se prima le piazze erano il teatro dei luoghi comuni, oggi è internet a offrire spunti interessanti su cui riflettere: «Sul web si assiste oggi ad ovvietà disarmanti. Gli stessi politici, molto attivi su internet, che uscendo da un linguaggio relativo alla loro funzione pubblica, postano sui social immagini di ciò che mangiano, di ciò che comprano o di dove vanno, contribuiscono a scardinare l'importanza delle parole e del linguaggio. È una forma di convenzione culturale. Ciò che mangiano i politici può pure essere buono, ma a molti potrebbe non interessare». 

Un rischio dunque l'uso smodato delle parole oggi, che tocca il pensiero dell'uomo prima ancora della scrittura: «Se io utilizzo un luogo comune nell'esprimere un concetto - continua De Silva - in realtà sono lontano dall'esprimere il mio particolare sguardo sul mondo». Ma un rimedio c'è, De Silva lo trova nella resistenza: «Il segreto è cultodire con attenzione le proprie parole, coltivarle, cercarne di nuove ogni giorno. In un contesto volgare, in cui ogni giorno ci si ritrova sempre più facilmente, l'idea di difendere sempre ciò che si pensa, senza utilizzare frasi fatte, seppur comode, è una vera e propria forma di resistenza».

Figura principale e grande fonte di ispirazione per questa prima edizione del'Incipit sarà Italo Calvino: l'autore, rappresentante del Neorealismo e del Portmoderno, disse di aver continuato a scrivere lo stesso romanzo per tutta la vita. È così? Le ossessioni fondanti sono sempre le stesse? Si rifletterà con gli scrittori invitati anche sulla fatica oppure, perché no, sulla gioia che dà inizio a una nuova storia. Una nuova storia, di cui ha bisogno anche Genova.

«Calvino è un autore imprescindibile - spiega Diego De Silva - Se nel proprio percorso, scolastico o umano che sia, una persona non ha ancora incontrato Calvino, può dire di conoscere la letteratura in maniera tronca. Calvino aveva un amore e una passione per la parola invidiabile. Leggendo i libri di Cavino, uno fra tutti Il sentiero dei nidi di ragno, ci si rende conto di quanto i concetti che esprime sono sempre chiari, limpiti, blindati. Con Calvino si assiste ad una vera e propria seduzione culturale». 

Terminato da poco Superficie, De Silva tornerà presto con un nuovo lavoro, già in cantiere: «Dopo aver lasciato da parte per un attimo la narrativa, tornerò con un altro libro, un nuovo capitolo in cui protagonista sarà ancora una volta il mio personaggio, l'avvocato Vincenzo Malinconico, impegnato in una nuova indagine e una nuova avventura».

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