Genova, 28/11/2018.
I Musei Civici di Genova, per le feste di
Natale 2018, si riempiono di
mostre, presepi e capolavori
tutti da visitare. Chi si fa un bel giro in città tra opere
d'arte, palazzi storici e musei?
Partiamo dal Museo dell'Accademia Ligustica di
Genova, dove è allestito Il Presepe
Genovese: un Theatrum
Sacrum natalizio, visitabile fino al 9 marzo
2019.
Uno scenografico presepe settecentesco quello
nelle sale della Ligustica. L’evento si collega alla grande
mostra dedicata ad Anton Maria Maragliano e si
propone di documentare l’aspetto spettacolare del presepe
sei-settecentesco all’interno del quale le preziose figurine lignee
a manichino trovavano la loro più compiuta espressione. La
ricostruzione di un allestimento presepiale
storico è oggi impresa assai ardua poiché la precarietà
delle strutture approntate per tali allestimenti effimeri e la
fragilità dei materiali impiegati - carta, cartone, tela -,
riutilizzati con soluzioni scenografiche variate da un Natale
all’altro fino al loro logoramento, hanno determinato la quasi
completa dispersione di questo patrimonio.
Tuttavia il presepe predisposto in Accademia
(allestimento di Giulio Sommariva, conservatore del museo, con la
collaborazione di Simonetta Maione, responsabile delle collezioni
presepiali del Comune di Genova), si propone proprio di recuperare
l’aspetto spettacolare della rappresentazione natalizia nel solco
della tradizione dei grandi presepi genovesi, noti attraverso la
documentazione storica e i pochi elementi antichi superstiti.
L’allestimento si affida a fondali e a elementi scenici
bidimensionali - i cosiddetti “cartelami” - ricostruiti
con attenzione filologica alla tradizione da alcuni allievi del
corso di Decorazione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti e si
avvale di un’illuminazione assai debole, nell’intento di evocare il
tenue chiarore delle candele, un aspetto tanto fondamentale quanto
spesso trascurato, nella rievocazione del presepe storico.
Le splendide figurine che popolano la scena appartengono
alle collezioni civiche conservate nel museo Giannettino Luxoro di
Genova-Nervi e sono opera di Pasquale Navone (Genova
1746-1791), il più talentuoso epigono della tradizione
maraglianesca. Si tratta di esemplari eccezionali per qualità di
intaglio e laccature e per lo stato di conservazione dei costumi
originali, particolarmente sontuosi nei personaggi del corteo dei
Magi. Orario per visitare il presepe genovese: da
martedì a venerdì, 14.30-18.30, domenica e lunedì chiuso.
Ma ecco le altre mostre visitabili nei musei civici di
Genova durante il mese di dicembre e nel periodo di
Natale.
- Fino al 2 dicembre 2018:
Sul mare. Immagini di Genova dal XVI AL XIX
secolo. Mostra allestita ai Musei di
Strada Nuova - Palazzo Rosso.
Orario: da martedì a venerdì
9-18.30, sabato e domenica 9.30-18.30. Chiuso lunedì. La mostra è
un viaggio attraverso le rappresentazioni di Genova dal 1500 fino
al 1900. I visitatori possono immergersi in un racconto lungo più
di tre secoli, fra realtà e finzione, mostri marini e grandi
vascelli, allegorie che celebrano la gloria di una città e carte
antiche che ne disegnano il litorale. Dalle immagini più
antiche, che riprendono Genova dal largo, a evidenziare la
sua conformazione racchiusa tra mare e monti, si passa a una
scelta di incisioni settecentesche che pongono
enfaticamente l’accento sui signorili palazzi che si
affacciano sull’acqua, solcata da grandi velieri.
- Fino al 6 gennaio 2019:
Teresa Maresca. Immersioni e Nature.
Mostra allestita ai Musei di Nervi - Galleria d'Arte
Moderna e Raccolte Frugone. Rassegna dell’artista milanese
Teresa Maresca all’interno degli spazi della
Galleria d’Arte Moderna e delle Raccolte Frugone. Con questo
progetto i Musei di Nervi proseguono nel dialogo con l’arte
contemporanea, con l’obiettivo di riflettere sui punti di
continuità o di frattura, tra il passato e il presente. E sul ruolo
dei musei come attivi depositari della storia dell’arte.
Teresa Maresca crea una corrispondenza di temi e
intenti tra la sua opera e alcune zone privilegiate all’interno
delle due Ville, dove si snoda il percorso della mostra composto di
circa 40 opere, tra dipinti, carte e libri d’artista.
Orario Gam: da aprile ad ottobre da
martedì a venerdì 11-18, sabato e domenica e festivi 12-19; chiuso
lunedì; da novembre a marzo da martedì a domenica 11-17; chiuso
lunedì. Orario Raccolte Frugone: dal
martedì al venerdì 9-18.30, sabato e domenica 9.30-18.30, chiuso
lunedì.
- Fino al 13 gennaio 2019: Cibo per
gli antenati. Fiori per gli dei. Trasformazioni dei
bronzi arcaistici in Cina e Giappone Museo d’Arte Orientale
Edoardo Chiossone. ll Museo custodisce le collezioni
d’arte giapponese e cinese che Edoardo Chiossone, professore
genovese di tecniche di disegno e incisione, raccolse durante il
suo soggiorno in Giappone di oltre 23 anni, dal 1875 fino alla
morte nell’aprile del 1898. La collezione di manufatti in
bronzo e metallo è particolarmente importante: i pezzi
arcaistici cinesi databili dalla dinastia Song Meridionale
(1127-1279) fino alla fine del secolo XIX, importati in Giappone a
cominciare dal periodo Muromachi (1393-1572), documentano sia il
plurisecolare interesse cinese per le antichità, sia il gusto
giapponese coltivato dall’aristocrazia militare e dai maestri del
tè. Questo l'orario: da martedì a venerdì
9/18.30, sabato e domenica 9.30/ 18.30, lunedì chiuso.
- Fino al 13 gennaio 2019:
Cinepassioni, mostra nella Loggia
della Mercanzia con orario: da
lunedì a domenica 10 - 19, lunedì chiuso. Una mostra che
racconta passione e collezionismo di una magia lunga più di un
secolo e che valorizza e fa conoscere un patrimonio come quello
tre di importanti realtà genovesi: la Cineteca
D.W. Griffith, la Collezione intitolata a Stefano Pittaluga e la
Collezione Cine Ciak, rispettivamente centrate sul patrimonio
filmico, sulla tecnologia cinematografica e sull’oggettistica. Dal
cinema prima del cinema ai più recenti sviluppi nel modo di vedere
un film, una storia di cultura e di costume in tre raccolte, in
larga parte mai mostrate al pubblico fino ad oggi.
- Fino al 13 gennaio 2019 c'è la mostra
Handhumans VS Handnimals, in due
location cittadini:
Museo di Storia Naturale "G.Doria" dal
23 settembre 2018 al 13 gennaio 2019 e Castello D’albertis dal 28
settembre 2018 al 13 gennaio 2019 Orario: Museo di Storia Naturale
"G.Doria da martedì a domenica 10 -18. lunedì
chiuso.
Castello D’albertis: da martedì a venerdì 10-17,
sabato e domenica 10-18; chiuso il lunedì. Due musei per un unico
artista. Gigantografie su tela di mani dipinte da Guido Daniele
assumono le iperrealistiche sembianze di animali al Museo di Storia
Naturale. E di popoli, monumenti e ambienti naturali inediti al
Castello D’Albertis. Nelle vetrine del castello i reperti delle
collezioni del museo provenienti dai paesi rappresentati alla
parete dialogano con le immagini, talvolta facendo da contraltare,
talvolta confermando gli stereotipi proposti.
- Fino al 19 gennaio 2019:
Risorgimento e Musica, allestita al
Museo del Risorgimento (Casa Mazzini).
Orari: martedì e venerdì 9-14; mercoledì 9-18.30;
sabato 9.30-18.30; domenica (la prima di ogni mese) 9.30-18.30;
chiuso: lunedì e giovedì. In occasione dell'anno della
musica i protagonisti della scena musicale risorgimentale
- da Paganini e Sivori a
Verdi e Leoncavallo - rivivono al
Museo del Risorgimento attraverso preziosi spartiti autografi,
lettere, bozzetti e locandine provenienti dalle raccolte
dell'Istitutio Mazziniano. Il piccolo spazio espositivo si
integra con il percorso museale che offre altre importanti
testimonianze musicali, tra le quali la chitarra
appartenuta a Giuseppe Mazzini e la prima
stesura autografa di Fratelli d'Italia di Goffredo
Mameli con lo spartito di Michele
Novaro.
- Fino al 24 marzo 2019:
Achille Funi e Mimì Quilici Buzzacchi. Da Ferrara alla
Libia, mostra allestita ai Musei Di Nervi
Wolfsoniana. Orario: da martedì a domenica 11-17; lunedì
chiuso. Curata da Matteo Fochessati e Gianni Franzone e realizzata
in collaborazione con l’Archivio Mimì Quilici Buzzacchi di Roma, la
mostra presenta le opere di due artisti che, uniti da un profondo
rapporto umano e professionale, consolidato alla fine degli anni
trenta dalla comune partecipazione al programma di opere pubbliche
in Libia, condivisero anche il legame con Ferrara. Entrambi furono
poi attivi in Libia, chiamati da Italo Balbo, allora governatore
della colonia, che costituì in terra africana un “cenacolo” di
artisti ferraresi cui fu affidata la decorazione di edifici
pubblici e chiese a Tripoli e nei nuovi villaggi agricoli costruiti
in prossimità della costa. Di Funi la mostra presenta un corpus di
disegni realizzati negli anni del primo conflitto mondiale; Di Mimì
Quilici Buzzacchi si propongono le incisioni raccolte nella
cartella Italia Antica e Nuova, pubblicata nel 1939 con
prefazione di Ugo Ojetti.
- Fino al 10 giugno 2019: 100mila
anni in Liguria. Evoluzioni e cambiamenti presso il
Museo di Archeologia Ligure. Orari dal martedì al
venerdì 9-18.30, sabato e domenica 9.30-18.30; chiuso lunedì. Un
filo ininterrotto di mutamenti collega la Liguria
contemporanea a quella di 100.000 anni fa. Sulla costa
della nostra regione si sono svolte vicende fondamentali che hanno
trasformato la vita dell'uomo di Neanderthal e di homo
sapiens: cambiamenti climatici, sfide ambientali, innovazioni
tecnologiche, incontri e scontri tra individui e comunità che hanno
contrassegnato la preistoria e la storia dei gruppi umani.
- Fino al 30 giugno 2019: La guerra
esposta. Il primo conflitto mondiale nelle raccolte del Museo delle
Guerre d'Italia di Genova. Mostra allestita al
Museo del Risorgimento, con orario: martedì e
venerdì 9/14, mercoledì 9/18.30, sabato 9.30/ 18.30, 1° domenica
del mese 9.30/18.30, altre domeniche, lunedì e giovedì chiuso. La
rinnovata sezione del Museo raccoglie una selezione di
opere del suo ricco patrimonio iconografico: dai dipinti e
disegni degli artisti-soldato alle fotografie, ai manifesti di
propaganda, firmati da artisti di fama. Ed è parte integrante del
progetto Censimento e valorizzazione delle fonti relative alla
Prima Guerra Mondiale, realizzato con il
contributo di giovani studiosi e archivisti.