Sangue matto: thriller a teatro tra bullismo, emarginazione e multietnicità

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Contenuto in collaborazione con Teatro Nazionale

Genova, 19/11/2018.

Sangue matto, scritto a quattro mani da Nurkan Erpulat e Jens Hillje, va in scena da martedì 27 novembre 2018 alle 20.30 (e fino a sabato 1° dicembre) alla Sala Mercato del Teatro Modena di Genova. La regia dello spettacolo, presentato dal Teatro Nazionale di Genova all’interno della Rassegna di Drammaturgia Contemporanea del 2017, è di Elena Gigliotti. In scena un cast formato da Giuseppe Brunetti, Roberta Catanese, Fabrizio Costella, Riccardo Marinari, Silvia Napoletano, Cristina Pasino, Francesco Patanè, Alessandro Pizzuto, tutti attori diplomati alla Scuola del Teatro di Genova. La versione italiana è di Clelia Notarbartolo.

In una scuola di periferia, un’insegnate di recitazione esasperata, sequestra una pistola a un allievo e, impugnando la medesima arma da fuoco, tiene in scacco tutta la classe composta per lo più da figli di emigranti turchi. L’insegnante obbliga gli allievi a interpretare scene tratte da I masnadieri e Intrigo e amore di Schiller. Con l’arma, l’insegnante mette fine al diffuso bullismo ma, al tempo stesso, impone violentemente la propria cultura. Tratta dal film francese (inedito in Italia) La journée de la jupe con Isabelle Adjani, la pièce è una dura riflessione sull’emarginazione in una società multietnica, sul ruolo della scuola e su quello del teatro, come possibile via di salvezza.

Il dramma è arrivato sulla scena genovese grazie alla Rassegna di drammaturgia contemporanea del 2017, affidato alla direzione dell’attrice e regista Elena Gigliotti, che ha realizzato uno spettacolo di grande efficacia e di sottile, aguzza, intelligenza. Lavorando con Cristina Pasino e una “classe”, quella degli allievi attori della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova, Gigliotti ha saputo mantenere vive le tensioni generazionali di cui il testo è impregnato, ma non solo: «I ragazzi - racconta la regista - recitano il ruolo di loro coetanei, ma devono farlo non da attori quali sono». Un doppio salto mortale, dunque, per i giovani interpreti che hanno però raccolto con entusiasmo il progetto. E ora tornano in scena, ponendo ancora una volta la feroce domanda: il teatro, la cultura salvano la vita?

Nurkan Erpulat è un regista e autore turco (1974) le cui regie più recenti sono “Il Signor Kolpert” di David Gieselmann (2012), “Der Parasit oder die Kunst sein Glück zu machen” di Louis-Benoît Picard (2013) e “Amsterdam” di Marijana Verhoef (2014).

Jens Hillje, classe ’68, lavora dal ‘90 come autore, attore e regista indipendente: nel 1996 fonda insieme a Thomas Ostermaier la “Baracke am Deutchen Theater” che dopo due anni viene nominato teatro dell’anno. Nel 2000 inizia una collaborazione con il regista ed autore Falk Richter che si concretizza negli allestimenti “Trust”, “My secret garden” e “Rausch”.

Sangue matto è in scena alla Sala Mercato fino a sabato 1° dicembre (inizio spettacoli ore 20.30, giovedì ore 19.30). Di Nurkan Erpulat e Jens Hillje; con Giuseppe Brunetti, Roberta Catanese, Fabrizio Costella, Riccardo Marinari, Silvia Napoletano, Cristina Pasino, Francesco Patanè, Alessandro Pizzuto; regia Elena Gigliotti; produzione Teatro Nazionale di Genova.

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