Tosse: la stagione fino a dicembre 2018, Teatro in tutte le forme. E il Cargo?

Marco D'Andrea
Teatro della Tosse Cerca sulla mappa

Genova, 19/09/2018.

Un teatro che succede "tra": tra le arti performative e musicali, tra i linguaggi generati da parola, corpi e immagini nella loro varietà: poesia, prosa, lirica, dialogo, ballo, movimento, danza, azione scenica, illustrazioni, video, pittura in movimento, ecc. Teatro che accade tra spazi convenzionali e non e anche là dove in teatro non necessariamente si propone da un palcoscenico. Un teatro "tra" perché tramite e mediatore che integra, ospita entrando in relazione e unisce realtà attraverso residenze, collaborazioni, o partecipando a progetti distributivi. 

Sempre più votato all'ibridazione e all'interazione, il Teatro della Tosse di Genova avvia la seconda parte della stagione solare 2018 (settembre-dicembre) e prosegue con decisione a tracciare un'identità che guarda a un teatro totale capace di interlacciare teatro fisico, performance, musica classica contemporanea e pop, danza e acrobatica, elaborazioni vocali e coreografiche, abbracciando come sempre anche la drammaturgia del nostro tempo.

Si intitola Presente questo primo boccone di nuova stagione che parte con grande anticipo già il 25 settembre e già il 21 settembre propone un appuntamento aperto al pubblico in teatro per una serata di presentazione - ingresso libero. Dal 25 al 30 settembre, la scena di anima con il progetto Axto, oratorio per corpi e voci dal labirino, nuova produzione di Emanuele Conte e Michela Lucenti. Nato per uno chapiteau a Pennabilli (RN) all'interno del Festival Internazionale di Arti Performative, Axto è stato ripensato, come spiega Amedeo Romeo: «Invadrà il teatro in tutti i suoi spazi (camerini, uffici, corridoi), creando un labirinto da percorrere per gli spettatori alla scoperta di performer che rievocheranno i personaggi di una famiglia perché in questo senso il mito del labirinto viene riletto: come luogo in cui si nascondono i segreti di un nucleo familiare. Lo spettacolo approda poi sul palcoscenico. Vuole essere un grande evento che faccia da ponte tra l'attività estiva e la nuova tranche di stagione».

Il cartellone autunno-inverno 2018 si articola su 4 linee principali: la drammaturgia contemporanea con un testo di Davide Carnevali (52° Premio Riccione), Corrado Accordino e Binario 7 oppure Lab 121 e Davide Carnevali (vedi foto). Secondo filone: le ospitalità internazionali in mezzo a cui ritroviamo i canadesi Les 7 doigts de la main (in prima nazionale con Réversible, 19-21 ottobre) e un'intera famiglia di acrobati (14 elementi) da Tangeri Les artistes du Groupe Acrobatique de Tanger tra gli ospiti della quarta edizione della rassegna Resistere e Creare (18 novembre - 2 dicembre) che ospiterà anche il greco Michalis Theophanous (tra i danzatori di Dimitris Papaioannou) e prevede oltre agli spettacoli, laboratori, workshop, incontri, mostre e dibattiti che coinvolgeranno il pubblico. Infine, la quarta delle linee principali: 3 spettacoli dedicati al tema della bellezza. Una programmazione, prosegue Amedeo Romeo, «che intende essere uno scambio continuo con altri linguaggi e realtà che spostino l'equilibrio».

Permettetemi qualche riga di rapida digressione per un'anticipazione sulle ospitalità internazionali del 2019: sul palco della sala Aldo Trionfo arriva, dal 28 al 30 marzo, il teatro fisico e magico del regista attore e acrobata Jakop Ahlbom, Lebensarum, presentato per la prima volta in Italia alla Biennale di Venezia 2018. Dalla sua grande passione per gli horror anni ’60 e le commedie anni ‘20, Lebensraum è un divertente omaggio al grande Buster Keaton a partire da un letto che è pianoforte e una libreria che è un frigorifero per la creazione di una donna- robot.

Tra gli altri protagonisti lo stesso Emanuele Conte con Il cane senza coda (23 ottobre - 4 novembre) una nuova produzione per il Cantiere Campana, in cui Conte prosegue la sua collaborazione con l'artista Paolo Bonfiglio, la cui mano traccia dipinti in movimento e un testo originale con la collaborazione drammaturgica di Antonio Tancredi. Sul palco della Tosse anche l'attrice e musicista Chiara Guidi, Socìetas Raffaello Sanzio, con Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante (8 novembre) una ricerca vocale e musicale sulla poesia di Dante - primo spettacolo dedicato alla bellezza. Oltre al curare la rassegna Resistere e creare, Michela Lucenti e Balletto Civile ne saranno protagonisti con Madre, primo studio per una nuova coproduzione con il Teatro della Tosse ideata e realizzata in residenza a Genova intorno a una ricerca fisica per quella che Lucenti definisce una drammaturgia cinematografica: «esperienza quasi sinestetica che mescola differenti linguaggi. Siamo figli di questo secolo di rivolte e di diritti conquistati, sappiamo tagliare il cordone ombelicale con la nostra nascita? Perché cambiare il mondo significa innanzitutto sconvolgere il sistema che ci ha generato».

Ancora dalle forze interne del teatro di Sant'Agostino, in prima nazionale, Song from the uproar (9 novembre), un'opera contemporanea, «con tratti di liricità - precissa Romeo - che vanno verso il pop», per mezzosoprano, quintetto vocale, cinque strumenti ed elettronica su musica e libretto della giovane artista newyorkese Missy Mazzoli, per la regia di Amedeo Romeo, la direzione di Matteo Manzitti, l'Eutopia Ensemble, una co-produzione tra la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse Eutopia Ensemble, Genoa Vocal Ensemble e il Festival Musiktheatertage di Vienna (in cui la produzione ha debuttato a giugno 2018). Al centro del libretto la figura e il viaggio di Isabelle Eberhardt raccontato attraverso i suoi diari e anche la sua calligrafia in una tessitura che prevede immagini dalle pagine olografe di Isabelle accanto all'azione scenica. «La scrittrice ed esploratrice svizzera, vissuta a cavallo tra il 1800 e il 1900, dopo aver perso la famiglia in un'alluvione, intraprese un viaggio fino al centro del Maghreb travestita da uomo. Scomparve anche lei in seguito a un'alluvione». 

Prosegue e si arrichisce di artisti poliedrici la lista di ospitalità con Gian Piero Alloisio in Il Maestrone: i miei anni con Francesco Guccini (7 e 8 dicembre), e ancora Simone Perinelli, Renzo Martinelli, Irene Lamponi, Fattoria Vittadini, Teatro della Contraddizione e Compagnia Sanpapié,  Lab 121 e Davide Carnevali, Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, e molti altri.

Gli appuntamenti fino al 31 dicembre 2018 prevedono oltre alle cinque prime nazionali (AXTO, REVERSIBLE,  IL CANE SENZA CODA, SONG FROM THE UPROAR, MADRE), 6/7 appuntamenti in scena per il Festival della ScienzaCambiamenti (25 ottobre al 4 novembre)molti eventi denominati Extra Tosse  tra cui quelli ospitati al Luzzati Lab (vico Amandorla 3c) per esempio l'incontro a cura della casa editrice nottetempo La voce in una foresta di immagini invisibili Chiara Guidi / Societas (28 settembre ore 22.00) in collaborazione con Bookpride e Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse. Ingresso libero. Oppure sempre per il Bookpride, il reading a cura di Miraggi Edizioni a La Claque in Agorà Fermo al semaforo in attesa di trovare un titolo, vidi passare la donna più bella della storia dell'umanità di Andrew Faber (29 settembre). Su terreni meno battuti, ai Cantieri Mariotti (Area industriale riparazioni navali, Via dei Pescatori) Linea New York - Amsterdam - Genova, (12 e 13 ottobre) concept e progettazione Karin Jampen, in collaborazione con Adrian Schild, Elisa Brivio. Un'esplorazione dell’universo urbano, che avvicina da diverse prospettive New York, Amsterdam e Genova mettendo a confronto la composizione musicale «Zena» (PA 2018) di Fred Frith e due film d’avanguardia del genere delle «City Symphonies» degli anni Venti (evento a prenotazione obbligatoria con email a promozione@teatrodellatosse.it o telefonicamente allo 0102470793). Mentre il 15 e 16 dicembre al Luzzati Lab, la seconda edizione di MIZAR boutique libraria pop-up: 2 giorni per scoprire e condividere la migliore editoria italiana indipendente - a cura di Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, Grrrz edizioni, Sido edizioni e Libreria Falso Demetrio (ingresso libero).

Senza contare che dopo una brillante stagione estiva sperimentale a Villa Galliera, il Teatro della Tosse è in trattiva su invito del Comune di Genova per assumersi la direzione artistica e gestione del Teatro Cargo (Teatro del Ponente e Teatrino di Villa Galliera) in seguito alla chiamata a direttrice artistica del Teatro Stabile di Catania di Laura Sicignano, regista e fondatrice del Cargo.  «Stiamo dialogando in attesa che si sblocchino alcune questioni», afferma cauto Amedeo Romeo e prosegue «c'è la volontà di tutti, stiamo solo cercando l'aspetto formale più adatto per configurare tutta l'impresa. Oggi non è facile arrivare da Voltri in centro e dal centro a Voltri, ma che una parte della città sia sperduta anche a livello culturale è un'altra emergenza a cui dare risposte. Lo dico anche dopo aver assistito a un'estate di tutto esaurito sia nel parco di Villa Galliera che nel teatrino, il pubblico c'è».

Se le cose andassero verso l'affidamento a voi della direzione artistica che cosa pensate di proporre? Continuità o rottura? «A livello artistico andremmo senz'altro nella direzione della continuità vista la grande sintonia con Laura Sicignano e poi, idealmente, si potrebbe lavorare a un'offerta ancora più ampia pensando al teatro ragazzi e per le famiglie così come a un programma di residenze». Al momento resta la grande attesa perché si sciolgano i nodi amministrativo-burocratici e si possa arrivare a un accordo.

Di Laura Santini

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