Genova, parte da Prè il progetto per rilanciare il centro storico. Tra aree pedonali e Campus

Maurizio Beatrici/Wikimedia Commons

Genova, 26/07/2018.

Era l'aprile 2018 quando l'assessore comunale all'urbanistica e demanio Simonetta Cenci e Renata Morbiducci, architetto e docente di Architettura Tecnica all'Università di Genova, presentavano a Genova Pre_Visioni, il progetto pilota per la rinascita di via Prè. In primavera il progetto era ad uno stadio embrionale: le idee e le proposte di riqualificazione del quartiere di Prè, con una delle vie più caratteristiche e meno valorizzate del centro storico di Genova, fornivano spunti su priorità di intervento, zone interessate dal rilancio e ipotetici interventi, tra illuminazione e nuovi alloggi per studenti. A luglio 2018, il progetto per la rigenerazione del quadrante di centro storico sembra essere giunto ad una fase operativa.

Questo vuole dire poter vedere su carta lo studio su quali saranno i possibili interventi del progetto, per un quadrante del centro storico di Genova che da Villa del Principe va fino a Piazza Fontane Marose, attraversando Prè. Il resoconto del lavoro impegnerà per un anno assessori, UrbanLab e Facoltà di Architettura dell'Università di Genova, per strutturare un progetto di rilancio che dia nuova vita al quartiere, sviluppando così un programma di interventi concreti. La data fissata per il raggiungimento dell'obiettivo è giugno 2019. Operativamente, a partire da settembre, nella sede di UrbanLab a villetta Di Negro, si inizierà il vero lavoro operativo.

Il progetto

A fornire i dettagli tecnici e a spiegare nella pratica quali saranno gli interventi è l'architetto Renata Morbiducci. Si è deciso di suddividere il quadrante interessato dal progetto in 4 sezioni, per mettere in evidenza le problematiche del quartiere di Prè: «L'arteria centrale del quartiere, via Prè, si presenta oggi come un buco nero, separato dal resto del centro storico. Infatti la via è aperta soltanto in cima e in fondo e mancano percorsi trasversali che vadano dal mare verso via balbi o viceversa - spiega Morbiducci - In più mancano attività virtuose che diano slancio alla via: manca il commercio, la presenza dell'Università e di cultura e manca il turismo».

Il settore 1 del progetto comprende l'area che, da Ponente a Levante, si estende dalle sedi Universitarie di Via Balbi fino a Piazza Fontane Marose. Qui il progetto prevede l'implementazione di due percorsi trasversali: uno che da via Balbi attraversi la zona fino a via Gramsci, passando per Piazza del Roso e intersecando via Prè, e l'altro che da Piazza della Nunziata permetta di passare da Piazzetta delle Vittime verso via Prè, con uscita in via Fontane Marose. È necessario anche identificare e illuminare i percorsi: lo si può fare con segnaletica orizzontale, verticale o con segnaletica luminosa a livello della strada. Per fare in modo che la luce naturale entri in via Prè si pensa anche ad un sistema a specchi che rifletta la luce del sole nella via.

All'interno degli interventi di riqualificazione nel settore 1 è prevista anche la possibile demolizione di due edifici di via Prè di proprietà parzialmente comunale ad oggi inutilizzati. Nelle piazze del primo settore, Piazza di Prè, Piazzetta del Roso e Piazza delle Vittime, potrebbero trovare posto attività commerciali, tra locali e bar, e aree per lo svago come palestre, giardinetti, aree studio e relax per studenti universitari. Nel primo settore, due immobili del Comune, tra cui l'Ex Oratorio di San Tommaso, possono essere riutilizzati come residenze universitarie: l'idea di un mini-campus per studenti da 50 posti letto e un centro polifunzionale da destinare a mensa e sala studio potrebbe essere realizzabile.

Si procederà con quest'ottica di riqualificazione anche nei restanti 3 settori. Per il settore 2 si pensa a sfruttare Palazzo Reale come porta d'accesso a via Prè. Qui un intervento possibile è la demolizione e il trasferimento del Mercato dello Statuto, una struttura in ferro battuto e vetro che oggi soffoca la vista di palazzo Reale: l’idea è di smontare il mercato e rimontarlo altrove, magari nell’attuale capolinea dei bus in via Fanti d’Italia. E infatti, il settore 4, il più esteso, che va dall'inizio di via balbi fino all'area antistante la Stazione Marittima, potrebbe essere oggetto di diverse modifiche: il piazzale che va da palazzo del Principe all’omonima stazione ferroviaria potrebbe diventare un’area pedonale, salvo modificare la viabilità pubblica e privata nella zona.

«Attualmente l'Amministrazione pubblica sta valutando come trasformare lo studio sinora sviluppato in un progetto di fattibilità - spiega l'assessore Simonetta Cenci - con un cronoprogramma dei prossimi 3 anni e con una programmazione di finanziamenti pubblici e privati per la realizzazione del progetto. Si tratta di microristrutturazioni e piccoli interventi di apertura di varchi verso il mare: cercheremo la luce e faremo in modo di farla entrare nel centro storico grazie a sorgenti artificiali e naturali».

Di Fabio Liguori

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