Pallio di San Lorenzo: finito il restauro. Sarà visitabile al Museo di Sant'Agostino

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Genova, 24/07/2018.

Terminato il restauro del prezioso Pallio di San Lorenzo, uno dei patrimoni artistici di Genova. Presto, come fa sapere il Museo di Sant'Agostino, tutti potranno ammirarlo: «Stiamo lavorando per una bella vetrina dove preservarlo e un degno apparato didattico. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito partecipando alla raccolta fondi (oltre 100 mila euro). Ma la campagna dura ancora, perché occorre avere il massimo delle disponibilità per tutti gli apparati didattici e didascalici». Il lavoro di restauro, che ha preso il via nel 2010, ha terminato la sua corsa. Ora si lavora su dove custodirlo, sulla didattica e sulle informazioni da fornire a turisti e genovesi, in modo da far conoscere al meglio questo reperto. Il restauro è stato realizzato dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, eccellenza a livello mondiale nel settore.

Il Pallio di San Lorenzo è un drappo medievale di rara bellezza, risalente probabilmente al 1261 (come indica la didascalia ricamata in calce alla scena centrale), che fu donato dall'imperatore bizantino Michele VIII Paleologo alla Repubblica di Genova per patti stipulati tra l'Impero Bizantino e La Superba e, inoltre, come ringraziamento per l'aiuto genovese durante la riconquista di Costantinopoli. Viste le sue notevoli dimensioni, è uno dei più grandi tessuti medievali giunti fino al giorno d'oggi. Il Pallio è un raro e prezioso sciamito unito di colore rosso di grandi dimensioni (circa 374 cm x 136 cm), ricamato con sete policrome e fili d'oro e d'argento narrante le scene di vita e il martirio dei Santi Lorenzo, Ippolito e Sisto.

Questo prezioso tessuto rimase in Duomo fino al 1663, poi venne spostato nel Palazzo dei Padri del Comune, alla metà dell’Ottocento a Palazzo Tursi, e infine ai primi del XX secolo in Palazzo Bianco. È stato poi trasferito nel Museo di Sant’Agostino di Genova, dove torna dopo i lavori di restauro compiuti a Firenze. Ora non resta che aspettare per ammirarlo da vicino.

Di A.S.

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