Genova, 24/04/2018.
Bob Dylan torna in concerto a Genova dopo 26 anni. E lo fa nella giornata che celebra la Liberazione. L'appuntamento è alla Fiumara, all'RDS Stadium, nella serata di mercoledì 25 aprile 2018 (ore 21). La Superba è una delle tappe del suo Never Ending Tour 2018, che sta facendo entusiasmare città di tutta Europa e, dal 3 aprile, anche d'Italia. Bob Dylan non saliva sui palcoscenici italiani dal 2015, e l’ultimo concerto del cantautore americano a Genova risale al 4 luglio del 1992, in occasione delle Colombiane.
Per il concerto di Genova ci sono online ancora biglietti disponibili in alcuni settori: Platea Numerata 3 Settore intero 79,35 euro; Platea Numerata 2 Settore intero 92 euro; Platea numerata 98,90 euro; Platea Gold 138 euro. Il cantautore americano approda con la sua band dono stati tre anni ricchi di avvenimenti: la pubblicazione di ben tre album (Fallen Angels nel 2016, Triplicate e il più recentemente uscito Trouble No More); è stato insignito della Medal of Freedom da Barack Obama e si è aggiudicato il Premio Nobel per la Letteratura nel 2016, che non era mai stato conferito prima a un musicista.
Prendendo ad esempio la scaletta del concerto di Roma (andato in scena il 3 aprile 2018), che non è stata diversa rispetto a quella dei precedenti live europei del tour, proviamo a immaginare il live di Dylan a Genova. Accanto a pezzi fissi, saranno cantati e suonati una manciata di brani che cambiano di serata in serata (tra le scelte ci sono Melancholy mood, Full moon and empty arms, Autumn leaves, Once upon a time e Why try to change me now).
Ecco, di seguito, la probabile scaletta del concerto:
Bob Dylan, al secolo Robert Allen Zimmerman, classe 1941, è uno dei cantautori che maggiormente hanno influenzato la scena cantautorale musicale degli ultimi cinquant'anni. Oltre che musicista, si è distinto anche come scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico. Da qui il Premio Nobel del 2016. La sua musica è un connubio tra letteratura e musica, tra politica, temi sociali e filosofici.
Di Andrea Sessarego