Atti vandalici al Teatro dell'Ortica. Bonomi: «Dietro questi gesti c'è il vuoto»

Genova, 28/12/2017.

Nella giornata di mercoledì 27 dicembre gli operatori del Teatro dell'Ortica al loro rientro in attività hanno ricevuto un'amara sopresa: scritte e simboli nazi-fascisti e osceni imbrattavano pareti e finestre dell'auditorium. Un fatto non nuovo in Valbisagno dove solo un mese fa erano stati bruciati alcuni libri della biblioteca Saffi.

Così ha commentato l'accaduto Mirco Bonomi, direttore artistico del Teatro dell'Ortica di via Allende: «Abbiamo ricevuto moltissima solidarietà e questo ci fa piacere per l'attenzione al nostro lavoro. L'atto vandalico immaginiamo sia stato compiuto da ragazzi, ma non possiamo declassarlo a semplice "bravata", perché il passo dalla ragazzate a compiere azioni più serie è breve. Dietro questi gesti c'è il vuoto, le scritte mescolano simboli nazi fascisti con attacchi contro la polizia e icone sessuali, come se non ci fosse il senso di quello che significano. E questo è ancora più pericoloso. Il vuoto nei ragazzi porta a percorsi devianti».

Inoltre prosegue Bonomi: «Credo che questo aspetto del vuoto nei giovani sia sottovaluto dalle istituzioni. Immaginare che senza prevenzione si possano risolvare i problemi mi sembra un clamoroso autogol. È soprattutto a scuola che si dovrebbe lavorare molto per capire come affrontare un disagio che è forte e trasparente».

Il Teatro dell'Ortica attivo a Genova dal 1996 è un vero e proprio presidio culturale e di legalità per la Valbisagno. Oltre alla stagione per adulti e bambini propone diverse attività di Teatro Sociale, con collaborazioni con Asl, Carcere, Scuole e diverse associazioni attive sul territorio.

Già da oggi gli operatori del teatro si mobiliteranno per cancellare le scritte: «Siamo tornati in teatro forti dei tantissimi messaggi di solidarietà che ci sono arrivati da ogni dove: cittadini, istituzioni, associazioni, gruppi attivi sul territorio regionale e nazionale.Per ogni parola che ci restituisce forte e chiara la valenza del nostro lavoro, un sentito grazie da parte nostra. Stiamo pulendo i vetri, ridipingeremo il muro, e l'ingresso del nostro teatro continuerà ad essere quel che è: una porta aperta dove di porte aperte c'è bisogno» dice Giancarlo Mariottini, attore e regista del Teatro dell'Ortica.

Di Chiara Pieri

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