PaleoAquarium, il mare al tempo dei dinosauri all'Acquario di Genova

Contenuto in collaborazione con Costa Edutainment.

Genova, 14/07/2017.

Un tuffo nel mare del passato sulle tracce della Vita. Da sabato 15 luglio 2017 a sabato 31 marzo 2018, all'Acquario di Genova presso la Galleria Atlantide, arriva PaleoAquarium, il mare al tempo dei dinosauri. La prima mostra in Europa sugli animali marini al tempo dei dinosauri è curata dai paleontologi Stefania Nosotti e Simone Maganuco ed è realizzata da Costa Edutainment S.p.A. in collaborazione con gli experience designer di ETT S.p.A. e lo studio paleontologico Prehistoric Minds. 500 mq di spazio espositivo, ricostruzioni in scala 1:1, illustrazioni a parete, esperienze multimediali e un'area dedicata alla realtà virtuale sono i principali ingredienti di questa mostra che chiama a viverla in prima persona.

Ad accogliere il pubblico la riproposizione, a grandezza naturale, di esemplare di un plesiosauro Cryptoclidus dal collo lungo. L'animale, che il grande pubblico conosce per aver ispirato la leggenda del mostro di Loch Ness, è protagonista anche dell'animazione a parete che si anima di fronte agli occhi dello spettatore. Una vasca virtuale che mette in dialogo ideale la vita marina di ieri con quella di oggi che si muove negli spazi sovrastanti - l'Acquario di Genova e il PaleoAquarium - in una sorta di continuazione ideale.

Un viaggio immersivo dai giorni nostri all'indietro nel tempo è quello che si può vivere poco più in là, nell'area dedicata alla realtà virtuale. Sedetevi, indossate il visore, premete il pulsante che vi permetterà di muovervi, restando seduti in poltrona, nelle profondità marine: immediatamente sarete catapultati in un altro luogo e in un'altra era. Quello che farete sarà, in 180 secondi, «un viaggio dal passato verso i giorni nostri - afferma Diego Vigne di ETT S.p.A. - in cui si raccontano gli animali marini ai tempi dei dinosauri, attraversando varie ere: dal Brasile, all'Inghilterra fino al momento attuale». «Un'esperienza, un percorso - sottolinea Giovanni Verreschi, presidente ETT S.p.A. - fatto di gioco, di interattività, con informazioni coerenti dal punto di vista scientifico».

Tra gli animali marini che si potranno incontreranno durante il viaggio nelle profondità del mare chissà se ci sarà il Liopleurodon, il pliosauro dalle terribili fauci. Lo potrete vedere, riprodotto a grandezza naturale, in fondo alla mostra. «Il Liopleurodon - spiega il paleontologo Simone Maganuco -, era un animale marino ai vertici alimentari del giurassico, dal corpo ben adattato alla vita marina con gli arti trasformati in pinne che gli permettevano di compire una sorta di volo subacqueo e dalle enormi fauci con cui poteva catturare qualsiasi tipo di preda vissuta nei mari a lui contemporanei». Tra i modelli in mostra anche il calco di un cranio di Dunkleosteus, «uno dei primi predatori ad acquisire una sorta di dentatura», continua Maganuco. A proposito di mascelle, in esposizione a PaleoAquarium, il mare al tempo dei dinosauri a Genova, pure il modello delle mascelle gigantesche del megalodonte (Charcharocles megalodon), lo squalo più grande che sia mai esistito. 

A spuntare, con la coda e con la testa, anche il Tylosaurus, «dominatore dei mari del cretaceo - afferma il curatore -. Un animale sicuramente molto vorace», che come parentela può ricordare i varani: «per questo abbiamo voluto rappresentarlo con una pelle più simile a quella dei rettili squamati e una lingua biforcuta».

I visitatori potranno fare, poi, una conoscenza più approfondita e dal di dentro dell'ittiosauro Oftalmosaurus. Nella postazione denominata XRay,  facendo scorrere un monitor lungo il disegno del rettile acquatico, come in una radiografia si potrà vedere lo scheletro dell'animale. Conoscerne, per esempio, la posizione della coda, piegata dal punto di vista osseo solamente all'ingiù, o saperne di più sulla riproduzione, un vero incanto della natura che parla di uova pronte a schiudersi direttamente all'interno del ventre della madre e non solo.

Dopo aver eseguito la radiografia dell'Oftalmosaurus, il visitatore potrà entrare nel laboratorio del paleontologo. Attorniati da illuminazioni che evocano un'altra atmosfera, un dialogo video tra figure che hanno fatto la storia della disciplina permetterà di scoprire storie e curiosità sui rettili marini preistorici. A fare da guida Georges Cuvier, «considerato il padre della paleontologia e dell’anatomia comparata», continua Maganuco. Tra le voci che si potranno ascoltare nel laboratorio del paleontologo pure quella di due donne Mary Anning e Marjorie Courtenay-Latimer. 

La mostra PaleoAquarium, il mare al tempo dei dinosauri a Genova propone anche una sezione con la cartina d'Italia in cui sono segnalati i più famosi ritrovamenti di specie marine estinte nel nostro Paese e due postazioni multimediali: in un gioco su due monitor i visitatori potranno diventare paleontologi a loro volta, scavare nel terreno per trovare ossa fossili posizionandole poi correttamente nello scheletro dell’animale marino al quale appartengono. Potranno poi mettersi alla prova con il Paleoquiz: dieci domande per saggiare le proprie conoscenze sui mari del passato, in una sfida con altri giocatori o anche da soli. Senza dimenticare più di 300 metri quadrati di vetrofania, curata dall'illustratore scientifico specializzato in paleontologia Davide Bonadonna. Avvolgendo il PaleoAquarium, raccontano di una moltitudine di animali marini oggi estinti e illustrati in scala naturale e testimoniano la ricchezza della vita marina preistorica. Nella postazione Selfie Shark, che conclude la visita alla mostra, i visitatori possono scattare fotografie e selfie prima di riemergere nel mondo contemporaneo.

«In mostra abbiamo voluto ricostruire tutto a grandezza naturale - afferma Simone Maganuco - affinché il pubblico potesse apprezzare le fattezze degli animali marini del passato e mettersi a confronto con loro. Il titolo PaleoAquarium, il mare al tempo dei dinosauri vuole raccontare la vita nel mare e negli oceani», continua il paleontologo, allargandosi poi fino ai giorni nostri. «Spesso si tende chiamare tutti gli animali del passato dinosauri», sottolinea. Con questo al tempo, invece, si è voluta marcare la differenza: protagonisti di questa mostra, infatti, sono i rettili marini che, per usare le parole del paleontologo, «per spettacolarità e dimensioni non hanno nulla da invidiare agli animali del passato che abitavano la terraferma». 

Un mondo che, dal passato, chiama ancora e sempre i paleontologi a studiare e interrogarsi, a fare ipotesi per colmare vuoti conoscitivi che inevitabilmente si parano davanti e «la mostra di contenuto scientifico, curato nei minimi dettagli anche nella parte più ludica», sottolinea Stefania Nosotti, offre uno strumento per divulgare un patrimonio di informazioni e un lavoro, quello dei paleontologi, sempre work in progress. Reperti fossili, discipline come l'anatomia comparata, letture del contesto geologico, conoscenze pregresse, tecnologie sempre più sofisticate: sono diversi gli strumenti in mano allo studioso che li deve far parlare. «Riceviamo fotogrammi dal passato - afferma Nosotti -: noi dobbiamo decifrarli e collegarli»

La mostra, che come sottolineano Beppe Costa e Giorgio Bertolina, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment S.p.A., vuole essere un segnale tangibile di valorizzazione della Galleria Atlantide, che per la prima volta apre uno spazio di questo tipo, e la prima tappa di quello vorrebbe essere un percorso più ampio nel mondo delle esposizioni, è visitabile nei mesi di luglio e agosto con i seguenti orari: 8.30 - 22.30 con ultimo ingresso 21.30. Prezzi: adulti 13 Euro, ragazzi (4-12 anni) 10 Euro, bambini (0-4 anni) free. Sconto 2 Euro presentando alla casse il biglietto dell’Acquario. In occasione del primo weekend di apertura per tutti i bambini una speciale postazione Face painting dove potranno farsi truccare, trasformandosi in una delle meravigliose creature del mare preistorico.

Dal 28 novembre, la mostra Paleoaquarium è parte integrante del percorso di visita dell’Acquario di Genova, come nuova sezione del percorso. La visita alla sezione non è più pertanto fattibile in maniera separata con acquisto di biglietto separato, ma è parte del biglietto di ingresso all’Acquario al prezzo totale di 26 Euro.

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