Coloriamo i giardini Lamboglia: i richiedenti asilo di via Edera ridipingono la recinzione

Rosangela Urso

Genova, 26/04/2017.

Sono sei. Vengono da Nigeria e Senegal e il loro sogno è vivere in Italia e lavorare. Sono i richiedenti asilo che parteciperanno al progetto Coloriamo i giardini Lamboglia, promosso dal Municipio della Bassa Valbisagno e dal Ceis

I sei ragazzi,  ospitati a Casa Buozzo, in via Edera 22 (a Quezzi), nei prossimi giorni, in maniera volontaria, effettueranno un intervento straordinario di coloritura della recinzione metallica posta lungo il perimetro dei giardini di viale Bracelli a Marassi. L'idea è stata loro. Un modo per sentirsi parte della nostra città.

Si chiamano, Michael, Columbus, Daniel, sono fuggiti da guerra e fame per trovare rifugio sulle nostre coste. L'energia e la voglia di fare è quella di chi ha vent'anni o poco meno. «Work, work, è la prima parola che dicono quando arrivono da noi», racconta Enrico Costa, presidente del Ceis Genova. «Essendo giovani e pieni di vita ce l'hanno nel sangue la voglia di fare. E poi è un modo per farsi conoscere e apprezzare. Il lavoro è dignità per la persona». 

Quello della coloritura della ringhiera che delimita i giardini Lambooglia, oggi arruginita, non è il primo progetto che vede coinvolti i richiedenti asilo in attività di volontariato: li abbiamo visti pulire piazzale Kennedy alla Foce, il parco dell'Acquasola e i Giardini Baltimora, e nella Bassa Valbisagno hanno ripulito l'ex mercato di corso Sardegna in occasinone di diversi eventi

Una linea, afferma Gianni Crivello, assessore comunale ai lavori pubblici, nonché candidato sindaco di Genova alle prossime elezioni amministrative: «assolutamente da continuare a seguire in futuro: una scelta di inclusione e coinvolgimento».

Di Rosangela Urso

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