Slow Fish 2017 a Genova: il gusto del mare in città

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Genova, 24/03/2017.

Le notti di pioggia, le giornate riarse; le reti cucite, i volti bruciati dal sale; le mani che mondano, mescolano, sfamano. La natura, il mare, ma anche la cucina, il prendersi cura richiedono tempo, pazienza, la virtù dell'attendere e anche quella della condivisione.

Da giovedì 18 a domenica 21 maggio, a Genova, torna l'appuntamento con Slow Fish 2017, l'evento internazionale dedicato al pesce e alle risorse del mare. Un viaggio a 360 gradi che porta in tavola non solo il gusto della convivialità, ma anche quello della conoscenza scientifica, l'attenzione alle buone pratiche, l'educazione all'alimentazione e l'impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici.

Organizzato dall'associazione Slow Food Italia e da Regione Liguria, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, vedrà nel Porto Antico di Genova, finestra sul mare della nostra città, il fulcro centrale di una manifestazione che parla di antichi gesti, di tradizioni regionali, ma pure di uno sguardo che corre sul filo delle onde, in punta di sale per aprirsi al mondo.

Conferenze, Percorsi Slow: Che pesci prendere, per saperne di più sotto la guida di ciceroni ad hoc, Casa Slow Food, un punto di partenza dove incontrare le comunità della pesca e aggiornarsi sulle ultime novità della chiocciola rossa, Master of Food, guidati da dietisti e cuochi: Slow Fish è anche un appuntamento per ricordare che parlare di slow food vuol dire prendersi cura di qualcosa di più, portarsi dentro la consapevolezza che «nel cibo c'è la storia, l'antropologia, l'ambiente, l'identità, che determina quello che noi siamo», per usare un'immagine di Carlo Petrini, presidente di Slow Food.

Non mancherà, come ogni anno, il Mercato con i Fish-à-porter, per scoprire sapori e gusti tra le bancarelle di pesce fresco e conservato, olio, sale e spezie dove i protagonisti saranno pescatori e cuochi della rete internazionale pronti a preparare le loro specialità, ma anche a raccontare storia, ingredienti e particolarità. In programma anche 15 appuntamenti della Cucina dell'Alleanza, un'occasione per degustare, ma anche per puntare l'attenzione sulla tutela della biodiversità con chef dall'Italia e dal mondo.

E poi una tradizione che si perpetua di città in città, che racconta epoche in cui la cucina era povera e l'ingegno, acuito da una dignitosa necessità, tanto: una tradizione che oggi si dice street food. Presenti anche a Slow Fish 2017, in piazza Caricamento, le Cucine di strada, i Food Truck e gli spazi delle regione italiane per gustare i piatti pronti da mangiare magari sorseggiando un boccale di birra.

La Liguria lo sa bene, terra di mare, ma anche di vigneti, di acini che, uno dopo l'altro, sono stati il frutto di una cura della terra che, come ogni vero amore, richiede fatica e impegno: il mondo dell'acqua salata incontra quello del vino. Gli appassionati, in piazza delle Feste, potranno conoscere le 300 etichette italiane dell'Enoteca di Slow Fish 2017. Inoltre sarà possibile, sempre nella stessa location, imparare a bere consapevolmente e immergersi nei segreti dei cocktail con Mixology, abbinando l'arte dei pizzaioli italiani con Pizza n'Fish e le proposte del Punto Gamberi, per apprezzare i gamberi rossi e rosa di Sanremo.

Proprio la nostra Liguria sarà una delle protagoniste di questo Slow Fish 2017 con lo spazio espositivo #lamialiguria, area di 200 mq gestita dalla regione in collaborazione con la Commercio di Genova e il sistema camerale ligure. In programma laboratori di assaggio, tavole rotonde, eventi ludici, degustazioni a tema e show cooking con uso di prodotti nostrani ittici e tipici, scuole di cucina a approfondimenti. Presenti anche i cuochi aderenti al marchio Liguria Gourmet. Protagonisti il basilico genovese Dop, olio Dop della Riviera Ligure e vini Dop liguri e non solo.

Grande rilevanza anche al mondo della pesca e dei suoi artigiani con un focus anche sull'aspetto turistico, basti pensare ai diversi ittiturismi o pescaturismi presenti nella nostra regione che, nel 2016, sono entrati nel novero della Fattorie didattiche da scoprire. Senza dimenticare confronti, dibattiti ed eventi pure su temi nodali non solo a livello nazionale.

A proposito di artigianato, anche l'arte delle saper fare ligure sarà presente a Slow Fish 2017 con diverse aziende aderenti al marchio Artigiani in Liguria: un mare di emozioni pronti ad esporre le proprie specialità: dalle creazioni con l'ardesia della Val Fontanabuona alla ceramica fino alla pasta fresca. Ma non solo: per l'edizione 2017 si è pensato anche di aprire la manifestazione alla città portando alla scoperta, con percorsi guidati su prenotazione, delle botteghe e delle imprese artigiane che, ogni giorno, nel centro storico di Genova portano avanti il frutto di anni di lavoro che si sommano insieme.

Quella Genova, storico crocevia di sapori e profumi, di genti e saperi, che sembra - nelle parole di Petrini - poter conservare il suo ruolo di valore e responsabilità nel portare un messaggio forte. «Quando ha avuto luogo la prima edizione di Slow Fish, Slow Food era presente in circa 30 paesi tutti con la pancia piena. Oggi siamo presenti in 170 paesi del mondo», afferma Petrini citando posti come il Perù, la Cina o le coste dell'Africa. «Il nostro intendimento è quello di conservare la primogenitura di Slow Fish a Genova, mantenere in questa città il senso e lo spirito della nostra attenzione verso i mari e le piccole comunità di pesca».

È l'economia di piccola scala quella che Slow Food si propone di difendere: «in questi anni si è assistito a una perdita di valorialità del cibo e con l'aumento dei prezzi e della massificazione alla scomparsa di piccole realtà. Oggi, però vi è una controtendenza», continua il presidente sottolineano la «necessità di cambiare paradigma» e aggiungendo che «il piacere non è scisso dalla responsabilità. Si può godere sostenendo anche cose importanti per l'ambiente e la socialità».

Un'attenzione alle economie locali che però non si fermi al localismo: questa una delle differenze fondamentali portate all'attenzione da Petrini. «Nello scambio c'è la vitalità», afferma ricordando gli antichi rapporti commerciali tra il suo Piemonte e la nostra Liguria, «una terra di fraternità», quest'ultima «dove le genti arrivavano e partivano verso tutto il mondo».

Dialogo e reciproco apporto di idee ed esperienze, dunque, al centro della riflessione del presidente di Slow Food. Un contatto di mari che portano in altri mari, di onde che si inanellano a onde è anche al centro della rete Terra Madre. Dai cinque continenti, 100 delegati arriveranno a Genova - ospiti delle famiglie della città - per confrontarsi, per raccontare gesti che parlano di resistenza, ma anche per costruire reti che cuciono unione.

La rete siamo noi: citando il motto che farà da fil rouge a questo Slow Fish 2017 non si può non pensare alle nuove generazioni. «Vorrei che tutte le scuole della Liguria potessero fare un giro alla manifestazione», afferma Carlo Petrini sottolineando la necessità di guardare al futuro. «C'è bisogno di fare un'alleanza con le nuove generazioni. Sarà con l'educazione che costruiremo i cittadini del domani».

Di Federica Burlando

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