Dear Miss Fletcher, un blog che racconta la Genova più nascosta

Dear Miss Fletcher, un blog che racconta la Genova più nascosta

Genova Domenica 10 marzo 2013

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Genova: il campanile di San Lorenzo domina la città
© dearmissfletcher.wordpress.com
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Genova - Non c'è verso di cavarle di bocca il suo vero nome. Lei preferisce mantenere l'anonimato, per tutti vuole essere solo Miss Fletcher. Dalle pagine del blog Dear Miss Fletcher racconta Genova dalle sue viscere: attraverso parole e immagini conduce il lettore per mano nei caruggi, va alla scoperta di storie lontane e dimenticate, snocciola aneddoti e racconti sconosciuti ai più.

Lei è da una vita che si aggira per le strade di Genova, ma l'avventura del blog è iniziata nel giugno 2011, un po' per caso. «Mi piace molto la storia e a Genova, di storia, ce n'è parecchia. Da quando sono ragazzina giro per i vicoli, guardo le targhe sui muri, vado alla ricerca delle cose più sconosciute. A un certo punto, come passatempo, ho iniziato a scrivere le mie passioni su un blog». Lo pseudonimo scelto ha molto a che fare con la sua curiosità: «sono curiosa di natura» dice, «tempo fa ho iniziato a fare ricerche sui miei antenati e ho scoperto di aver avuto un antenato garibaldino. E una mia amica ha subito paragonato il mio metodo di ricerca a quello di Jessica Fletcher, la protagonista del telefilm La signora in giallo».

Ecco spiegato il mistero del nome. Meno di due anni e oltre 500 post sono passati dal debutto sul web e oggi il blog è diventato uno dei più seguiti dai genovesi, e non solo. Il segreto? «Parlo esclusivamente di quel che piace a me e cerco di scrivere nel modo più semplice possibile» dice, «se le cose le spieghi, allora la gente legge e si incuriosisce».
Quasi quotidianamente Miss Fletcher gira Genova in lungo e in largo e posta le sue impressioni in rete, accompagnate da fotografie scattate da lei stessa oppure da cartoline d'epoca messe a disposizione da Stefano Finauri del sito Genovacards.com. «Genova è stupenda vista dall'alto e vista dal basso. Se molti, dai punti panoramici, ammirano il paesaggio dei tetti della città, non tutti si soffermano a guardare il cielo dal fondo dei vicoli: è una delle meravigliose particolarità del nostro centro storico».

Tra gli argomenti più apprezzati e commentati del blog ci sono le botteghe antiche: «luoghi del genere noi genovesi li diamo per scontati, ma non ci sono in tutte le città», spiega. «Secondo me sono proprio le botteghe storiche che tengono viva Genova. Posti magici e di splendida aggregazione come la pasticceria Marescotti in via Fossatello oppure la drogheria Torielli in via San Bernardo. O ancora, in via del Campo, il negozio-museo dedicato a Fabrizio De Andrè». Un attimo di silenzio e poi dice: «sai che una volta l'ho incontrato?». Racconta: «erano gli anni Ottanta, io ero una ragazzina: in via Garibaldi, di fronte a Palazzo Tursi, ho notato una signora bionda insieme a un uomo che mi pareva di conoscere. Erano Dori Ghezzi e Fabrizio De Andrè. Non mi sono avvicinata, li ho osservati da lontano e poco dopo hanno svoltato nei vicoli».

Le esplorazioni dei caruggi che Miss Fletcher predilige sono quelle legate ai luoghi del Risorgimento. «Non c'è solo la casa di Mazzini in via Lomellini, in giro per Genova si possono ammirare tantissime case dei patrioti. Come quella del giornalista Francesco Bartolomeo Savi, che partecipò all'impresa di Sapri insieme a Pisacane: è in vico del Dragone, ricoperta da ponteggi da tempo immemore. Sono molti, poi, i luoghi legati a Garibaldi e i locali in cui fu tenuto nascosto: penso a un fruttivendolo che si trovava via XXV Aprile oppure all'Osteria della Colomba in vico de Negri. Dietro molti luoghi di Genova ci sono episodi poco conosciuti intorno ai quali si potrebbero realizzare veri e propri percorsi turistici».

E quando le chiedo di improvvisarmi un itinerario dedicato a chi Genova non la conosce, lei ha pochi dubbi: «a San Lorenzo la gente ci va da sola. Allora io suggerirei un giro che parte da Ravecca e passa per mura delle Grazie. Poi una camminata in vico Vegetti e via San Bernardo: è la parte di centro storico più silenziosa e defilata. Sicuramente da vedere Santa Maria di Castello».
In realtà, a fare da cicerone ogni tanto ci pensa lei stessa. «Tramite il blog ho fatto un sacco di conoscenze, soprattutto genovesi ma non solo. C'è chi mi scrive dal Veneto o dalla Toscana, ci sono genovesi emigrati all'estero», spiega: «alcuni blogger da fuori Genova sono perfino venuti a trovarmi e io ho fatto loro da guida per i vicoli del centro storico».

Non solo Genova nel blog di Miss Fletcher, saltuariamente trovano spazio anche angoli nascosti della Liguria. «Amo il mare, ma anche i monti». racconta: «in Riviera mi piace molto il Tigullio, da Sestri Levante a Santa Margherita. Da sempre, inoltre, frequento la Val Trebbia e Fontanigorda. A Ponente confesso di non andarci troppo spesso, ma mi riprometto di fare al più presto qualche giretto anche da quelle parti».

Mai pensato di raccogliere i post più significativi in un libro?. «Eccome se ci ho pensato, mi piacerebbe un sacco» risponde sicura, «solo che non so da dove iniziare».
Editori che state leggendo, attenzione: l'amo è stato lanciato.

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