Vacanza in montagna? Ecco la Val Maira: cosa fare tra escursioni, borghi, relax e cultura

Sara Botticelli

Cuneo, 17/07/2020.

Per molti è il momento di concedersi una vacanza estiva, ma quale destinazione scegliere per rilassarsi? Il mare, nonostante le temperature davvero elevate, è sempre la meta più ambita. Ma anche la montagna, con le sue suggestive località, viene presa d'assalto da escursionisti e amanti del relax. Perchè non pensare ad una location di montagna meno frequentata ma ugualmente ricca di spunti per camminate, cultura, cibo e relax? Preparate valigie, scarponi e voglia di scoprire, quest'estate si va in Val Maira.

Si tratta di una valle alpina incastonata tra Cuneo (a est) e la Francia (a ovest) e prende il nome dal torrente Maira che la percorre in tutti i suoi 45 chilometri. Per la sua vicinanza alla Francia, la Val Maira fa parte delle valli occitane italiane: qui si parla ancora la lingua occitana-provenzale, mentre leggende, tradizioni e arte raccontano un Medioevo ricco, in una valle rimasta oggi integra nel suo splendore naturale. Una vacanza, quella in Val Maira, utile non solo per rilassarsi, ma anche per valorizzare un territorio che ancora oggi vive all'ombra di mete più famose.

Mentelocale si è concesso una pausa estiva e ha scelto proprio la Val Maira come meta per le vacanze. Siamo stati ad Acceglio, l'ultimo paese della Valle Maira, che solo adesso si risveglia dal letargo del Coronavirus, un po' come tutti i paesi della valle, da Prazzo a Dronero. Il senso di isolamento, una volta arrivati, può spiazzare (a proposito, linea telefonica e internet potrebbero non essere al top qui), ma un po' di pace non guasta mai, che tanto ad animare la valle ci pensano le montagne, lo scroscio dei torrenti e i campanacci delle mucche.

Ora la domanda che probabilmente vi starete facendo: cosa si può fare in Val Maira? La valle offre esperienze per tutta la famiglia in estate, tra passeggiate, escursioni, sport, cibo e relax. Soprattutto nell'alta valle, dove si trovano alcune valli laterali di dimensioni considerevoli, dal Vallone d'Elva al Vallone di Marmora, dal Vallone del Preit al Vallone di Unerzio fino alla Valle del Maurin e all'Altopiano della Gardetta. Ma andiamo con ordine: dopo la nostra esperienza in questa valle occitana dai mille volti, ecco una guida su cosa fare e dove andare in Val Maira... prendete nota.

Come arrivare in Val Maira? Auto, treno e bus

Prima di vivere a pieno la Val Maira, bisogna arrivarci. Potete raggiungere la Val Maira in auto (nonostante il traffico che potreste trovare, consigliamo questa opzione per muoversi in libertà lungo la valle) oppure in treno+bus. Se vi spostate in macchina, sappiate che la Val Maira è raggiungibile da Torino attraverso Saluzzo, da Cuneo e da Borgo San Dalmazzo (per chi proviene dalla Francia e dalla Liguria - via colle di Tenda) per via ordinaria. Queste le autostrade da seguire per arrivare:

  • Da Genova (A10, A6, A33 uscita Cuneo Est)
  • Da Torino (A6, A33 uscita Cuneo Est) (A6, SP662)
  • Da Milano (A7, A21, A33 uscita Cuneo Est) (A4, A55, A6, A33 uscita Cuneo Est) (A4, A26, A21, A33 uscita Cuneo Est)
  • Da Bologna (A1, A21, A33 uscita Cuneo Est)

Se invece volete raggiungere la valle del cuneese in treno+bus, sappiate che la stazione ferroviaria più vicina è quella di Cuneo. Una volta arrivati qui, dovete prendere il bus. La Val Maira è infatti collegata con Cuneo tramite autobus locali. Due i bus possibili: quello che da Cuneo porta a Roccabruna, con fermata intermedia a Dronero e quello che da Cuneo porta ad Acceglio.

Passeggiate e sentieri per tutta la famiglia in Val Maira

Arrivati in Val Maira, consigliamo di prendere confidenza con la zona, magari organizzando nei giorni seguenti alcune passeggiate tranquille da fare con tutta la famiglia. La valle pullula di sentieri rilassanti e affrontabili da tutti. C'è il sentiero La Scurcio, una passeggiata di circa 2 ore e 30 minuti che parte da Borgata Frere. Si tratta di un'antica scorciatoia (da cui il nome occitano Scurcio) che collegava Acceglio e le borgate del Vallone di Unerzio. Lungo il tragitto, di circa 12 chilometri per 584 metri di dislivello, si trovano pannelli descrittivi della flora e fauna locale e dei punti di ristoro. 

Consigliata poi una passeggiata all'altopiano della Gardetta con pranzo al rifugio, ideale anche in mountain bike. La passeggiata dura 2 ore e 30 minuti, ma prima è necessario un tratto in macchina, percorrendo la valle Maira fino a Ponte Marmora. Svoltando a sinistra si raggiunge Canosio, poi Preit, dove si percorre un tratto di salita (di forte pendenza e con traffico regolato nel periodo di maggior affluenza) fino a raggiungere Colle del Preit, lasciando l'auto nel parcheggio. Da qui parte la passeggiata, seguendo lo sterrato in direzione del Passo della Gardetta (2437 metri). Una volta arrivati all'altopiano della Gardetta, vi attende il panorama dell’altipiano dominato da Rocca La Meja. Passato il rifugio, dopo alcuni tornanti si arriva al Passo della Gardetta, ma si può raggiungere il passo anche da Viviere attraverso Prato Ciorliero: qui si possono già osservare resti di casematte del 1940, periodo di breve conflitto bellico con la Francia, disseminati lungo la valle. 

Cercate una passeggiata da fare nel pomeriggio? Allora potete optare per il Sentiero dei Cervi. Il sentiero, della durata di 2 ore, parte ancora una volta da Borgata Frere e si segue un’antica mulattiera di collegamento tra Acceglio e il comune di Prazzo. Nelle zone di bosco della camminata si possono avvistare, con un po' di fortuna, caprioli o cervi, soprattutto al mattino o prima del tramonto. Seminascosto in una collinetta, si può osservare anche un fortino della Seconda Guerra Mondiale. C'è poi il Sentiero dei Ciclamini, un giro ad anello che parte da Macra e va a toccare in sequenza diverse borgate come Caricatori e Camoglieres. Il sentiero deve il suo nome ai ciclamini che, nei mesi di agosto e settembre, si possono ammirare lungo il percorso. Altre passeggiate in Val Maira per la famiglia sono consultabili sul sito web del Consorzio Valle Maira.

Escursioni in Val Maira: un tuffo nella natura

La Val Maira è fatta per gli amanti della montagna, si diceva. Ed è con le escursioni che la bellezza della montagna si fa ammirare a pieno. Per chi ha le gambe buone, sono tante le escursioni da fare in Val Maira: noi ne citiamo solo alcune, ma per saperne di più potete visitare il sito web del Consorzio Val Maira. Suggestiva è l'escursione al Colle del Maurin (2637 metri). La testata della valle Maira offre valloni contornati da ventiquattro cime. Uno di questi termina al colle del Maurin, al confine con la Francia: sulla cima, dopo 640 metri di dislivello, vi attende una cassetta delle lettere in legno (voluta dall'escursionista Nino Perino) dove italiani e francesi possono lasciare un messaggio. Per raggiungere l'inizio della camminata: da Dronero risalire la valle Maira fino a Chiappera. Proseguire per qualche centinaio di metri, poi al ponte tenere la sinistra e raggiungere il secondo ponte dove, sempre a sinistra, si svolta per il Campo base e si parcheggia l'auto prima di seguire le indicazioni.

Meno impegnativa l'escursione al Monte Estelletta (2316 metri), situato sulla sinistra orografica del vallone laterale di Unerzio. È una cima di modesta altezza ma dalla quale si ha un panorama mozzafiato su tutta l’alta Valle Maira. L’Estelletta può essere raggiunto sia da Ponte Maira che da Chialvetta. Per raggiungere l'inizio della camminta: da Acceglio, raggiunta la deviazione per Chialvetta mantenete la destra. Seguendo la strada asfaltata lasciate poi a sinistra le diramazioni per Chialvetta, Pratorotondo e Viviere, arrivando ad un tornante dove potrete parcheggiare l’auto.

Dopo un giorno di riposo, si può optare per l'anello di Rocca la Meja (2831 metri). La via più fattibile per percorrere l'anello (circa 7 ore di cammino) inizia poco prima del Preit (grangia Selvest, 1666 m) e passa lungo il versante meridionale di Rocca la Meja, passando da quattro colli: Margherina, d’Ancoccia, del Mulo e della Valletta. Da quest'ultimo colle il percorso scende nell'omonimo vallone sotto le pendici del versante nord della Meja, al fondo del quale si riprende la rotabile che conclude l'anello con il ritorno alla grangia Selvest. Scendendo nel vallone, se non siete ancora stanchi della camminata, sulla sinistra si può anche fare una deviazione verso il Lago Nero. Altre escursioni che vi consigliamo di prendere in considerazione sono l'escursione al Colle Greguri, il tour della Rocca Provenzale e l'escursione al Rifugio Bonelli. Infine, se siete amanti delle pedalate, date un'occhiata alle escursioni in mountain bike in Val Maira.

La Val Maira e la cultura: sentieri occitani, paesi, chiesette e musei

La Val Maira non è tutta natura e camminate. Per rendervene conto, salite in macchina e visitate un paesino dopo l'altro per attraversare circa 4mila anni di storia, alla scoperta di un popolo che ha visto il passaggio di eserciti, guerre, scambi commerciali e ricchezze economiche. Per scoprire la cultura della Val Maira anche a piedi consigliamo di seguire alcuni dei Percorsi Occitani che collegano i borghi della valle, come ChiapperaUssolo e Chialvetta. Da 20 anni i percorsi occitani vengono curati, pubblicati e tenuti in vita dall’Associazione Percorsi Occitani.

Pittori e scultori medievali erranti si sono spesso fermati in questo territorio per rendere omaggio alla natura. Sono infatti tante le cappelle, le chiese, i piloni e gli altari che testimoniano l'importanza dello stile romanico. Vi consigliamo di visitare la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Serre di Elva, con origini antecedenti la metà del XIV secolo: importante per la presenza al suo interno del ciclo di affreschi di Hans Clemer, pittore fiammingo conosciuto come il Maestro d'Elva. Ad Elva si trova inoltre il Museo dei Caviè, all'interno della Casa della Meridiana.

Consigliata anche una visita al borgo di Chialvetta, dove potete richiedere la visita al museo contadino La Misoun D'en Bot (La Casa di una Volta, in occitano). All’interno del museo è ricostruita la testimonianza della vita nella casa di un tempo, raccontata dagli oggetti raccolti da Rolando Comba nelle borgate abbandonate del vallone di Unerzio. Gli oggetti ritrovati sono circa 1500, disposti in un antico fienile a due piani. Il museo si può visitare previo avviso telefonico al numero 0171 99017.

Piatti tipici in Val Maira: cosa assaggiare

La cucina in Valle Maira risente ovviamente dello stretto rapporto con la natura e con la tradizione montanara. Sono tanti i piatti tipici della Val Maira che potete assaggiare nelle varie locande e ristoranti, che da poco hanno riaperto dopo il lockdown a causa del Coronavirus. Il commercio delle acciughe ha alimentato la tradizione della Bagna Cauda, la tipica salsa piemontese fatta con l'aggiunta di aglio e talvolta latte o panna. Le acciughe e il pesce salato vengono ancora oggi festeggiati a Macra e Dronero nella festa di San Marcelin e la Fiera degli acciugai.

Protagonista del menu di montagna in Val Maira è la patata. Molto pregiata è oggi la patata di Prazzo, più piccola ma più gustosa con cui si preparano le Raviolos della cucina occitana. Inoltre, una ricetta tipica della cucina occitana sono gli gnocchi al Castelmagno. Da non dimenticare le minestre della Val Maira: tra le più diffuse c'è il Comaut, una crema di zucca, carote e cipolle, amalgamata dal sapore del latte, del burro e della salvia.

Fra i dolci, citiamo la Torta dei Tetti di Dronero, cittadina borghese che ha dato i natali a Giolitti. Si tratta di una torta con un impasto a base di pere che ha un’origine antica, probabilmente medioevale, la cui ricetta viene tramandata da secoli di generazione in generazione.

Di Fabio Liguori

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