Cuneo, 19/05/2020.
Dopo l'annullamento della maggior parte dei live estivi, anche l'edizione 2020 del Festival Agrirock Collisioni è annullata.
Così scrivono gli organizzatori in una nota: «A rendere la decisione obbligata è il DPCM 17 maggio del Governo Italiano 194 Mod. 247 che, all’art.1 c.1 punto i), decreta che le manifestazioni pubbliche consentite a partire dal 15 giugno dovranno svolgersi in forma statica rispettando distanze sociali e altre misure di contenimento. Inoltre, sempre all’articolo 1 c.1, nel punto m) precisa che non sono consentiti spettacoli senza posto a sedere preassegnato a una distanza di almeno un metro e che la capienza massima è di mille spettatori all'aperto e duecento per i luoghi chiusi. Il DPCM stabilisce altresì che non sono consentite attività fieristiche, tipologia di attività in cui i festival con incontri letterari, enogastronomici e musicali come Collisioni vengono compresi.
Con tale quadro normativo risulta pertanto impossibile
ipotizzare la dodicesima edizione del festival Agrirock a Barolo,
anche in forma ridotta. E prendere atto di questa realtà
suscita ovviamente un grande effetto sia nel pubblico sia negli
organizzatori dato che, dal lontano 2009, Collisioni era
diventato un appuntamento fisso, e raccoglieva centinaia di
migliaia di appassionati di musica internazionale, letteratura ed
enogastronomia che da tutta Italia e dall'estero
raggiungevano le Langhe per il festival Agrirock.
Il pensiero naturalmente va al danno economico che questa scelta
obbligata provoca a tutto il turismo del territorio, agli
albergatori, ai ristoratori e ai commercianti già provati da mesi
di lockdown e di prenotazioni annullate. Ma l'incertezza e
la preoccupazione sostiene il direttore artistico di
Collisioni Filippo Taricco riguardano anche la
sopravvivenza stessa della struttura di Collisioni. È importante
considerare le manifestazioni e lo spettacolo non soltanto come
opportunità turistiche e di visibilità mediatica per il territorio,
ma anche come realtà occupazionali. E il settore degli eventi, più
di qualunque altro, risulta innegabilmente il più colpito, quello
che ripartirà più tardi e che ha subito i danni più devastanti. Un
evento come Collisioni comincia ad essere organizzato dal giorno
successivo all'ultima edizione: una squadra di
professionisti si mette al lavoro per confermare gli ospiti
dell'anno successivo, gli scrittori, gli artisti, gli attori, a
lavorare al piano tecnico delle strutture, a confermare i concerti
internazionali. Ovviamente il lavoro svolto andrà
remunerato, anche se il mancato svolgimento del festival ridurrà a
zero le entrate. Ci auguriamo quindi di poter aprire un tavolo di
lavoro con la Regione Piemonte, con gli altri attori istituzionali
e non coinvolti in questo grande evento del territorio per
garantirne la sopravvivenza negli anni a venire. (La Fondazione CRC
si è già dimostrata molto collaborativa in questo senso).
Altrimenti corriamo il rischio che alla fine di questa emergenza,
Collisioni non possa dare il suo contributo per il rilancio
promozionale e turistico del Piemonte e i tanti investimenti fatti
in questi dodici anni di festival siano vanificati.
Per tutti coloro che avevano acquistato un biglietto per i concerti
già annunciati del festival Collisioni, che sono annullati o
rinviati all'anno prossimo, le informazioni verranno date nei
prossimi giorni in base alle norme previste nel nuovo decreto legge
in attesa di promulgazione, che provvederemo a comunicare
immediatamente a mezzo stampa, sul sito e sui canali social di
Collisioni».