
Bologna - In contemporanea con la mostra The World Of Banksy, lo storico e sontuoso Palazzo Pallavicini a Bologna ospita fino al 23 luglio 2023 Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi: un viaggio fantastico e suggestivo attraverso centinaia di opere dei più spaventosi artisti giapponesi del XVIII e XIX secolo con storie leggendarie che, unendo mito, brivido e mistero, hanno dato origine a manga, eroi e mostri del Sol Levante. Queste spaventose creature sono infatti gli antenati dei Pokemon, dei robot giapponesi, dei personaggi rappresentati nelle note animazioni di Miyazaki.
Ideata e prodotta da Vertigo Syndrome e curata da Paolo Linetti, massimo esperto di arte giapponese e curatore di importanti collezioni private, l’esposizione presenta al pubblico di Bologna il fantastico mondo dei mostri della tradizione nipponica, attraverso più di duecento opere tra stampe antiche, libri rari, xilografie, abiti storici, armi tradizionali e un’enorme armatura samurai. In esposizione anche una straordinaria collezione di netsuke, 77 piccole sculture in avorio un tempo usate come fermaglio.
Le leggende giapponesi, sin dalle origini quando ancora venivano tramandate oralmente, sono popolate da mostri e spiriti. La parola yōkai indica complessivamente tutte queste creature, ma anche la sensazione di paura e di stupore di fronte ad un evento straordinario, spiegabile solo presupponendo una presenza non umana. Queste entità sono molto diverse le une dalle altre. Ci sono gli Yōkai, creature inquietanti, apparizioni inspiegabili, che se hanno sempre un aspetto mostruoso, non sono però sempre malvagi. E poi ci sono gli Yūrei, fantasmi o spiriti di persone uccise in modo cruento, che non riescono ad abbandonare il mondo degli uomini, ancora assetati di vendetta verso chi gli ha fatto del male. Gli Yōkai interagiscono con gli umani in mille modi, spesso casuali, mentre Yūrei non danneggiamo quasi mai un umano a caso, inseguono il loro assassino, cercano pacificazione.
I mostri giapponesi sono entrati nella nostra cultura televisiva a partire dagli anni ‘50 con Godzilla, portando usi e costumi della società nipponica nel nostro paese. Cambiano le serie, i film e le generazioni che li guardano, ma loro, i mostri giapponesi, sono sempre lì ad incantare i giovani attraverso nuovi canali, nuovi media e nuove storie.
Visitando la mostra Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi a Palazzo Pallavicini gli appassionati della cultura giapponese (ma non solo!) rimarranno senza dubbio a bocca aperta. Tra miti e leggende l’esposizione propone un ricco percorso espositivo con opere di pregio realizzate dai più grandi artisti giapponesi. Ognuno di questi autori esposti in mostra era specializzato nel suscitare un diverso sentimento in chi osservava i loro disegni; Tsukiyoka Yoshitoshi, ultimo grande maestro dell’Ukiyo-e (genere di stampa artistica giapponese, impressa su carta con matrici di legno, nata e sviluppatasi durante il periodo Edo, tra l'inizio del XVII e la fine del XIX secolo), sapeva rendere l’opera sanguinosa e terrificante; Kuniyoshi Utagawa era in grado di rendere la scena spaventosa e di forte impatto visivo; Chikanobu Yoshu è noto per la massima tensione psicologica che sapeva infondere nei suoi lavori, Kyosai Kawanabe per l’atmosfera divertente e grottesca, mentre Kunisada, con la sua onnipresente e posata grazia, era invece l’autore ideale per generare empatia verso protagoniste tragiche e romantiche.
«La mostra è il frutto di uno studio che ha messo a confronto storici dell'arte, studiosi del folklore giapponese e professori di mitologia greca, teologia, leggende e storia della scienza occidentale e permetterà al visitatore di conoscere in modo approfondito le creature affascinanti, bizzarre e assolutamente non comuni che popolano le leggende giapponesi, facendo chiarezza su terminologia, inesattezze ed errate interpretazioni purtroppo molto diffuse – sottolinea il curatore Paolo Linetti - Molti di questi spiriti provengono direttamente dal folklore e della cultura popolare, trasmessa attraverso le generazioni. Creature spaventose con poteri prodigiosi, alcune malvagie, altre benevole, alcune che preferiscono vivere in aree selvagge ed evitare gli esseri umani, altre invece che scelgono di vivere vicino, o tra di essi».
La mostra Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi a Palazzo Pallavicini presenta una sala immersiva che fa rivivere al visitatore l’esperienza della più leggendaria prova di coraggio dei samurai: il rituale delle 100 candele. Rispetto alla prima tappa di Monza, la mostra Yōkai è stata totalmente ripensata per Bologna, dove vengono presentate anche opere mai esposte prima come due splendide xilografie di Kuniyoshi. La mostra inoltre si completa con una serie di tavole ad opera di Marga “Blackbanshee” Biazzi, illustratrice da sold out nelle maggiori fiere del fumetto italiane con richieste di collaborazioni da tutto il mondo. Ogni tavola presenta in chiave contemporanea un racconto e un mostro grazie allo stile che la caratterizza in maniera inequivocabile.
Durante tutta la durata della mostra Palazzo Pallavicini ospiterà una serie di eventi collaterali come conferenze, workshop, cooking show, meet & greet e visite guidate. E per l’occasione anche la città di Bologna si tinge dei colori del Giappone: il 30 giugno e il 1° luglio 2023 al Teatro Arena del Sole andrà in scena per la prima volta in Europa lo spettacolo The life of Hokusai, un grande show di performing art per commemorare i 260 anni dalla nascita di Katsushika Hokusai, forse il pittore giapponese più famoso al mondo.
Informazioni utili
Orari: dal giovedì alla domenica, dalle 10:00 alle 20:00
Costo biglietto: intero 16,50 euro; ridotto 14 euro. Fino al 23 aprile Biglietto Promo a 13 euro (invece di 16,50 euro) e bambini sotto i 12 anni omaggio invece di 5 euro
Per informazioni sul programma di eventi collaterali consigliamo di visitare il sito web della mostra.
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