Slow Wine Fair 2023: a Bologna la fiera internazionale del vino

Slow Wine Fair 2023: a Bologna la fiera internazionale del vino

Food Bologna Lunedì 27 febbraio 2023

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© Piera Pastore
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Bologna - Fino a martedì 28 febbraio 2023 a Bologna torna l’appuntamento più atteso per gli amanti del vino: la seconda edizione di Slow Wine Fair, la fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto.

Professionisti del settore e appassionati troveranno ad attenderli circa 750 cantine italiane e internazionali (da 21 Paesi), per un totale di oltre 3.000 etichette in degustazione. Ma non solo. L’evento organizzato da BolognaFiere e Sana, con la direzione artistica di Slow Food, ha in serbo anche un ricco programma di masterclass, per esplorare le regioni vitivinicole dalla Francia al Caucaso, fino alla Cina biodinamica, e un’agenda di conferenze per fare il punto sui grandi temi di attualità legati al vino.

«Abbiamo bisogno di una produzione alimentare e vitivinicola che ci garantisca un futuro buono, pulito e giusto piuttosto che inficiarlo. E qui a BolognaFiere ci sono centinaia di produttrici e produttori della Slow Wine Coalition che condividono riflessioni approfondite e oneste sul vino e che stanno già facendo un percorso di tutela della biodiversità, di salvaguardia della fertilità del suolo, con un altissimo senso di responsabilità verso il territorio e il paesaggio. Quello di Slow Food è un lavoro di sensibilizzazione, educazione, e advocacy verso i decisori politici e lo facciamo anche insieme ai produttori che sono qui presenti» ha dichiarato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, in occasione dell’inaugurazione della seconda edizione della Slow Wine Fair.

Noi di Mentelocale abbiamo visitato la fiera assaggiando e conoscendo alcune delle eccellenze vitivinicole nazionali e internazionali. Numeroso il pubblico presente e soddisfatte le aziende partecipanti che nella manifestazione vedono un’ottima opportunità di fare rete ed entrare in contatto con buyer del settore. «La fiera è molto valida perché è a misura d’uomo, rispetto soprattutto a quello che accade al Vinitaly dove c’è un numero sproporzionato di produttori che non consente ai visitatori di assaggiare e visitare tutti i territori presenti. Qui da Slow Wine Fair sono mixate tutte le cantine e soprattutto ognuno ha pari spazio, dal piccolo produttore alla grande azienda, e ciò permette all’utente di fermarsi dove meglio crede facendosi guidare dal territorio o dalle etichette» queste le parole di Francesco Romano, proprietario dell’azienda Antico Castello della provincia di Avellino, tra gli espositori di Slow Wine Fair 2023 a Bologna.

Tantissime le etichette presenti, impossibili da assaggiare e degustare tutte insieme. Tra le proposte più interessanti abbiamo incontrato: Vigneti Fassone in Monleale (Piemonte) con ottimi vini realizzati sui Colli Tortonesi; Azienda Agricola Zanchi (Umbria) con il tradizionale grechetto umbro; Vigna Madre (Abruzzo) con una proposta di vini biologici legati al territorio; Artico Azienda Agricola (Lazio) che al vino unisce la street art portando sulle etichette alcune opere dello street artist romano Diamond.

Numerosi anche i produttori internazionali: dalla Cina alla Macedonia, all’interno di Slow Wine Fair è possibile fare il giro del mondo assaggiando alcune delle etichette più prestigiose e meno conosciute. Anche i player stranieri si definiscono soddisfatti della fiera: «Ho sentito che c’è l’intenzione di allargare l’assortimento di espositori internazionali – così dichiara Rudolf Röll dell’azienda cinese Long Yu Estate – Abbiamo avuto un feedback molto positivo, c’è tanta curiosità per quanto riguarda i vini cinesi nel nostro caso ma anche per gli altri Paesi. Un’esperienza molto positiva».

Novità assoluta di questa seconda edizione di Slow Wine Fair è la Fiera dell’Amaro d’Italia, promossa da Amaroteca e dall’Associazione Nazionale Amaro d’Italia. Qui il pubblico può così approfondire la propria conoscenza dell’amaro, un prodotto tipico italiano per eccellenza, con una lunga tradizione, legata a ingredienti e ricette del territorio, e pressoché introvabile all’estero. Tra le aziende presenti abbiamo assaggiato: S’anima de Pompia del Liquorificio Animas, un amaro a base di Pompia, agrume particolarissimo che cresce solo in Sardegna; la genziana e la ratafià, liquori tipici abruzzesi, realizzati a regola d’arte dall’azienda Scuppoz; e infine l’Otium, un liquore a base d’erba luisa e alloro creato dall’azienda Arcadia.

Per info su orari, biglietti e programma si consiglia di visitare il sito di Slow Wine Fair.

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