
Bologna - Nell’anno in cui ricorre il centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, Bologna ricorda il celebre regista e scrittore con una serie di iniziative tra cui la mostra Figurazioni Folgorative, visitabile fino al 16 ottobre nel sottopasso di Piazza Re Enzo. Definita dallo stesso Pasolini consumista e comunista in un articolo del 1975, Bologna ha segnato la storia dell’autore sin dalla nascita, avvenuta il 5 marzo 1922 nel quartiere Santo Stefano. In città sono tanti i luoghi che raccontano il rapporto complesso e a tratti conflittuale che Pasolini ha avuto con Bologna, la “città piena di portici” (Poeta delle Ceneri) in cui ha trascorso gli anni della formazione e dove è tornato per girare alcuni dei suoi film. Andiamo a scoprirli con questo itinerario sulle tracce dei luoghi di Pasolini a Bologna.
Via Borgonuovo 4, Bologna
Via Borgonuovo è una tranquilla strada del centro storico di Bologna, che collega via Santo Stefano a Strada Maggiore. Qui Pasolini nacque il 5 marzo 1922, ma vi rimase molto poco: il padre del poeta, ufficiale di fanteria, si spostava di frequente per via dei suoi impegni militari, e così poco dopo la nascita di Pier Paolo la famiglia si trasferì dapprima a Parma e successivamente in Veneto. Al civico 4 di via Borgonuovo è stata posta una targa che ricorda la casa in cui venne alla luce.
Liceo Galvani
La famiglia di Pasolini sarebbe tornata a Bologna soltanto qualche anno più tardi. Tra il 1936 e il 1939 il giovane Pasolini frequentò infatti il Liceo Galvani in via Castiglione 38, non lontano da via Borgonuovo, ancora oggi attivo come liceo classico. Sono questi gli anni in cui Pasolini si immerge appieno nella passione per la letteratura, e in parallelo stringe le prime amicizie destinate a durare nel tempo.
Libreria Nanni
Una tappa molto suggestiva della Bologna pasoliniana si trova in via de' Musei, al numero 8. Sotto all’ampio portico dal nome evocativo di “Portico della Morte” si trova infatti la Libreria Nanni, storico negozio bolognese fondato nel 1825 caratterizzato da bancarelle in stile parigino che ancora oggi incuriosiscono studenti e lettori di ogni età. Lo stesso Pasolini ne subì il fascino, tanto da definire il Portico della Morte come il suo “più bel ricordo di Bologna”, un luogo che ha alimentato il suo amore per la lettura sin dagli anni del liceo.
Via Zamboni 33
Tra i luoghi di Pasolini a Bologna c’è anche Palazzo Poggi, situato in via Zamboni 33. Nell’allora sede della Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna lo scrittore frequentò i corsi del critico d'arte Roberto Longhi, destinati ad avere una grande influenza sulla sua futura produzione cinematografica. Nonostante questa propensione per la storia dell’arte, si laureò a pieni voti nel 1945 con una tesi su Giovanni Pascoli. Oggi Palazzo Poggi è sede della Biblioteca Universitaria e di alcuni musei d’ateneo.
Il portico della Chiesa di Santa Maria dei Servi
Facendo un salto in avanti di più di vent’anni arriviamo alla Chiesa di Santa Maria dei Servi e al suo bel porticato sorretto da esili colonne di marmo, in Strada Maggiore 43. Sotto le sue arcate Pasolini ambientò le scene finali di Edipo Re con Franco Citti e Ninetto Davoli, una pellicola dai toni autobiografici girata nel 1967.
Villa Aldini
Anche la maestosa Villa Aldini, che svetta su Bologna dall'alto del Colle dell’Osservanza, ha fatto da sfondo a uno dei film di Pasolini. Situata appena fuori dal centro storico della città, negli esterni della neoclassica Villa Aldini vennero girate alcune scene dell’ultimo film di Pasolini, Salò o le 120 giornate di Sodoma, risalente al 1975.
Piazzetta Pier Paolo Pasolini
Infine, tra i luoghi di Pasolini a Bologna c’è anche la piazzetta a lui dedicata che si apre (non a caso) di fronte alla sede della Cineteca di Bologna. Proprio all’interno della Cineteca si trova infatti la sede del Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini, un centro di documentazione sulla grande opera pasoliniana, con documenti che spaziano dalla letteratura al cinema fino al teatro.