
Bologna - In cerca di idee alternative per trascorrere una giornata a contatto con la natura? Con le belle giornate, specialmente in primavera e in autunno, cresce la voglia di uscire dalla città ed esplorare le aree verdi che la circondano: perché allora non infilare le scarpe da trekking e mettersi in cammino! I sentieri CAI di Bologna offrono la bella opportunità di scoprire luoghi inaspettati a pochi passi dal centro, dove respirare aria più pura e riempirsi gli occhi di panorami meravigliosi.
CAI 112: da Casalecchio fino a Palazzo dei Rossi
Il sentiero che dal Parco della Chiusa di Casalecchio porta a Palazzo de’ Rossi è una buona opzione anche per chi si sta avvicinando al mondo del trekking. Il percorso si estende infatti per circa 9,5 chilometri e presenta un dislivello positivo di un centinaio di metri. Negli ultimi anni questo tratto è diventato particolarmente frequentato dai camminatori di tutt’Italia perché coincide con la prima tappa di alcuni itinerari famosi come la Via degli Dei e la Via della Lana e della Seta.
Il punto di partenza del CAI 112 è la Chiesa di San Martino di Casalecchio, posta all’imbocco del grande e rigoglioso Parco della Chiusa. Nel primo tratto si attraversa proprio il parco fino alla sua estremità a sud, lasciandosi subito alle spalle il traffico della città. Da lì in avanti il sentiero costeggia il lato destro del fiume Reno fino ad arrivare al Ponte di Vizzano, un ponte di ferro dalle origini antiche ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale, e a Palazzo de Rossi, un’imponente residenza del Quattrocento.
CAI 112/A: Sentiero dei Bregoli fino a San Luca
Il Sentiero dei Bregoli è piuttosto breve - 1,7 chilometri - ma è ricco di storia: sin dal Medioevo è stato percorso dai fedeli intenzionati a raggiungere la Basilica di San Luca dalle vicine località della Valle del Reno, e ancora oggi non è raro imbattersi in pellegrini che sostano di fronte alle varie stazioni della via Crucis installate lungo il sentiero.
L’itinerario porta dalla Chiesa di San Martino di Casalecchio al Santuario tanto caro ai bolognesi, per buona parte attraversando un’area boschiva e sbucando poi sulla via di Monte Albano da cui si gode di un bel colpo d’occhio su San Luca. Per via dei ripidi tratti in salita da affrontare, seppur brevi, questo sentiero CAI richiede un certo allenamento.
CAI 902: da San Michele in Bosco a Forte Bandiera
Uno dei sentieri CAI più suggestivi di Bologna è il 902, che dalla Chiesa di San Michele in Bosco conduce fino a Forte Bandiera. Il punto di partenza è di per sé un luogo storico e molto affascinante, grazie alla vista panoramica che offre sui tetti della città. Inoltrandosi nel giardino Remo Scoto, ai piedi del complesso di San Michele, si raggiunge dapprima l’ospedale Rizzoli e da quel punto si segue per un tratto la via San Vittore prima di imboccare il sentiero in mezzo al bosco. Oltrepassando Monte San Vittore e il Colle di Barbiano, dopo circa 4 chilometri e un dislivello di 250 metri si arriva alla meta, il Parco di Forte Bandiera.
CAI 904: dalla Chiesa dell’Osservanza all’Eremo di Ronzano
Un trekking sui colli bolognesi che costeggia campi coltivati, entra in uno dei parchi più belli della città e termina con una vista panoramica? Stiamo parlando del sentiero CAI 904, che collega la Chiesa di San Paolo in Monte, detta dell’Osservanza, all’Eremo di Ronzano. Per arrivare all'imbocco del sentiero occorre seguire la breve strada asfaltata che corre lungo il fianco destro della chiesa. Da quel punto inizia l’immersione nella natura: con una breve camminata si arriva dapprima al Parco di Villa Ghigi, uno dei preferiti nel tempo libero dei bolognesi, e poi all’Eremo, una piccola chiesetta circondata dal verde le cui origini risalgono al XII secolo. Giunti ad una quota di circa 300 metri potrete finalmente ammirare Bologna dall’alto dei suoi colli.
CAI 906: da San Michele Arcangelo al Parco Cavaioni
Tra i sentieri CAI di Bologna segnaliamo anche il 906, un cammino di circa due ore e 250 metri di dislivello positivo. Seguendo i ben noti segnavia rossi e bianchi del CAI, con questo itinerario vi ritroverete ben presto in compagnia di voi stessi e della natura. Una volta raggiunta la Chiesa di San Michele Arcangelo di Gaibola (ad esempio in auto), si prende dapprima il sentiero 900 che, attraversando boschi folti ed ombreggiati punteggiati da grandi blocchi di selenite, si immette poi nel 906. Percorso un ulteriore tratto, il sentiero sbuca negli ampi prati del Parco Cavaioni, ideali per un pic nic ristoratore post-trekking.