
© Chiara Ferrari
Bologna - L'Italia è uno dei paesi leader nella produzione di biologico a livello globale: è tra i maggiori produttori di agrumi al mondo, è il primo paese europeo per l'ulivo, per la frutta e per gli ortaggi. A questo primato, si aggiunge la leadership mondiale delle aziende che trasformano i prodotti biologici: il nostro paese è il primo esportatore dell'Unione Europea, con più di 2 miliardi di fatturato annui, e il secondo al mondo dopo gli Stati Uniti.
Il biologico è il protagonista di SANA – Salone internazionale del biologico e del naturale –, che si svolgerà negli spazi di Bologna Fiere (Ingressi Ovest Costituzione e Nord) da venerdì 6 a lunedì 9 settembre (da venerdì a domenica dalle 09.30 alle 18.30 e il lunedì dalle 09.30 alle 17.00). Questa XXXI edizione vedrà 60.000 mq di spazio espositivo distribuiti in sei padiglioni, per un totale di più di 1000 espositori.
Rispetto al 2018 ci sarà il 33% in più di aziende estere, delle quali venti solo giapponesi. Si tratta dell'evento di riferimento in Italia per il comparto biologico e naturale, in continua crescita anche grazie alla crescente sensibilità dei consumatori verso le tematiche ambientali. Il 52% degli italiani afferma di acquistare bio perché si tratta di prodotti salutari o che comunque fanno bene, il 47% perchè offrono maggiori garanzie di sicurezza e qualità, il 26% perchè rispettano l'ambiente e inquinano meno.
SANA sarà preceduta dagli Stati Generali del 5 e 6 settembre, che si terranno sempre nella zona della Fiera, in Sala Maggiore (Ex Gam). Il tema di quest'anno sarà Dalla rivoluzione verde alla rivoluzione bio – il biologico tra presente e futuro. L'evento sarà un'occasione per riflettere sul ruolo del biologico per l'agricoltura italiana: biodiversità, protezione delle acque, benessere degli animai, climate change... sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati. Durante la seconda giornata di lavoro, sotto la guida del prof. Angelo Frascarelli, presidente di Advisory Board, verrà redatto il Manifesto bio 2030.
Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – tra i partner di SANA – crede che il biologico possa essere una via strategica per ridare forza all'economia: non si tratta più, infatti, di un mercato di nicchia e proprio per questo è necessario fare il punto della situazione. Una particolare attenzione deve essere posta al discorso prezzo, che non deve andare verso una corsa al ribasso, ma portare all'affermazione del giusto prezzo, che diventi un riferimento anche per il resto dell'agricoltura.
Dopo il successo dell'edizione 2018, che ha registrato un incremento del 27%, anchequest'anno SANA rinnova l'appuntamento con i seminari di SANA Academy. Durante i tre giorni di incontri docenti e ricercatori universitari si confronteranno con gli operatori del settore su tematiche di grande attualità: intolleranze e allergie alimentari, con un focus sulla celiachia; interazioni tra alimenti, botanica e farmaci e sviluppo di nuovi prodotti per la salute umana da sottoprodotti e scarti della filiera agro-alimentare. Sabato 7 settembre si terrà invece a Palazzo Re Enzo, dalle 15.00 alle 20.00, la Festa del Bio, un evento che mischierà momenti ludico ricreativi ai talk e agli show cooking.
Per ribadire il legame tra i temi biologico natuarli e l'attenzione per l'ambiente, SANA quest'anno sarà completamente plastic free: niente plastica nei bar e nelle aree ristorazione di SANA, sostituita da vetro e materiali compostabili; erogazione dell'acqua in modalità free-beverage da distributori dedicati. In questo modo si prevede di evitare il consumo di dieci tonnellate di plastica nei quattro giorni dell'evento.