Vicino a Bergamo il ponte tibetano più lungo del mondo: partiti i lavori a Dossena, ecco quando aprirà

Bergamo, 08/06/2021.

Presso il comune di Dossena, in provincia di Bergamo, sono partiti i lavori per quello che sarà il ponte tibetano più lungo al mondo a pedata discontinua e senza tiranti laterali. Lungo 505 metri e con un’altezza massima di 120 metri, il ponte tibetano collegherà il centro di Dossena con il roccolo della corna bianca, sorvolando la cava di gesso. Una vista mozzafiato che consentirà di ammirare i paesaggi suggestivi delle Prealpi Orobiche, con vista sulle vette dei monti La Grigna, Gioco, Alben e Arera, fino al fondovalle di San Pellegrino.

 L’opera, la cui struttura è stata ideata dall’ingegnere Francesco Belmondo della Bbe Srl che ne ha seguito i lavori di progettazione, dovrebbe essere pronta per la fine dell’estate 2021. Sarà realizzata con sette funi d’acciaio (due per il sostegno delle pedate intervallate dal vuoto, due per il corrimano e tre come funi di sicurezza). Il percorso avverrà naturalmente in sicurezza, in collaborazione con la ditta torinese Montefuni: il ponte tibetano sarà praticabile solo indossando una imbracatura ed è previsto l’inserimento di una linea vita continua che, attraverso l’utilizzo di un moschettone, permetterà di percorrere i 505 metri in sicurezza.

Elemento cardine del progetto, è il recupero - seppur verso una via aerea - di una parte del tracciato dell’antica Via Mercatorum, andata perduta negli anni in seguito alla realizzazione della strada provinciale che collega Dossena a Serina. La realizzazione del ponte tibetano rientra dunque in un percorso strutturato di rilancio del turismo a Dossena, attraverso un piano a lungo termine di sviluppo territoriale-locale (Pstl) ideato da quattro giovani del paese che hanno realizzato un progetto da 10 milioni di euro che ha trovato riscontro positivo in Regione Lombardia, tramite l'assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, riuscendo a conquistare anche il suo sostegno economico.

Il piano prevede la riqualificazione di strutture ricettive esistenti e la realizzazione di nuove strutture e servizi, la valorizzazione del paesaggio attraverso la promozione del territorio e dell’ambiente e il rilancio dell’attrattività attraverso il recupero e la valorizzazione del patrimonio esistente. In questo ultimo ambito rientrano, ad esempio, l’area mineraria Paglio Pignolino nella quale sono terminati i lavori di ristrutturazione delle casette esterne, che diventeranno sede di un museo e di laboratori. Proseguono intanto i lavori per la riqualificazione delle aree interne delle miniere, per la sistemazione e messa a norma della galleria mineraria con l’intenzione già per la fine dell’estate 2021 di avviare le visite guidate.

In corso anche i lavori per la messa a punto del parco avventura in miniera, primo in Italia e secondo in Europa a poter vantare questa ambientazione caratteristica, con l’installazione di ponti sospesipareti in aderenza e voli in carrucola, per il quale si auspica l’apertura già nei prossimi mesi. 

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