Collisioni Festival 2018: il programma del decennale tra concerti, scrittori e ospiti internazionali

Tra glii ospiti Dolcenera, Giuseppe Cruciani, Coccoluto e Alessandro Mannarino, attesa per Steven Tyler, Lenny Kravitz, Depeche Mode, il Trio Max Pezzali-Nek-Francesco Renga, Caparezza, Elio e le Storie Tese con Piero Pelù, Geppi Cucciari, Maccio Capatonda, Cristina D'Avena e tanti altri scrittori e volti noti dei media

Torino, 15/06/2018.

Collisioni, il festival «agri-rock» di Barolo, è pronto a svolgersi nel piccolo comune di 700 anime noto per l’ottimo vino, dal 29 giugno al 28 luglio. Un’edizione, quella del 2018, che segna anche i 10 anni della manifestazione con un ricchissimo programma. Accanto a Elio e le Storie Tese, il cui «concerto d’addio» aprirà la manifestazione, ci saranno Steven Tyler, Lenny Kravitz, i Depeche Mode (data già sold out), il trio Pezzali-Nek-Renga e Caparezza. Concerti ai quali si aggiungono altri artisti, annunciati in occasione della presentazione del decennale, come Dolcenera, Coccoluto e Mannarino, il quale sarà a Barolo per ritirare il Premio Giovani. E ci sarà un altro premio, dedicato alla carriera nel cinema, che sarà consegnato al Maestro Bernardo Bertolucci.

Ma veniamo al cuore del festival, il primo weekend. Al concerto degli «elii» parteciperanno diversi amici e artisti, come Piero Pelù, Geppi Cucciari, Maccio Capatonda, Cristina D’Avena e Rocco Tanica. Oltre alla musica, però, ci sono anche i libri, i grandi ospiti, gli incontri. Tra i confermati ci sono Niccolò Ammaniti, Julian Barnes, Mauro Corona, Alessandro D’Avenia, Erri de Luca, Tahar Ben Jelloun, Massimo Recalcati e Irvine Welsh. Ma incontreranno il pubblico anche Luca Carboni, Giancarlo Caselli, Beppe Vessicchio, Marco Travaglio e Laura Morante.

«Organizzare un festival – ha spiegato Filippo Taricco, direttore artistico – è come costruire una cattedrale, riesce a coinvolgere tutte le anime di un territorio». La sindaca di Barolo, Renata Bianco, ha parlato di un «paese trasformato in un palcoscenico aperto per 5 giorni l’anno». Una situazione gradita fino a un certo punto dagli abitanti del posto, che vedono la loro realtà letteralmente invasa da migliaia e migliaia di persone, per quanto la ricaduta turistica sia così importante da riuscire a far tollerare – a fatica – anche questo disagio. «Quando si ha una manifestazione del genere – ha sottolineato Antonella Parigi, assessore alla cultura della Regione Piemonte – bisogna esserne consapevoli, superiamo tutti gli ostacoli perché è un valore per il territorio, una realtà che molti altri territori ci invidiano». E che non vedrebbero l’ora di «sfilare» al Piemonte. Ci sarebbe, intanto, un «Piano B», che vedrebbe la costruzione di una piccola arena ai piedi di Barolo, all’interno di un campo dismesso.

Intanto si festeggia il decennale anche con un doppio disco, in vendita dal 15 giugno, che raccoglie 30 brani dei più grandi artisti che si sono esibiti a Collisioni nel corso del tempo. La compilation è stata realizzata con l’emittente radiofonica Rtl 102.5. Numerosi i partner, come Fondazione Crt, Fondazione Crc e Ubi Banca, oltre alle eccellenze dell’enogastronomia e dell’agricoltura che parteciperanno agli incontri del palco “Wine & Food”, con iniziative per i professionisti. Il festival avrà poi una squadra di volontari che si occuperanno dell’assistenza ai disabili, con la Cooperativa “Il Laboratorio”, che curerà anche laboratori per bambini.

Il futuro di Collisioni, il festival «agri-rock» di Barolo, è stato incerto fino all’ultimo a causa delle nuove disposizioni di sicurezza, entrate in vigore lo scorso anno, che hanno fatto lievitare i costi per la realizzazione di eventi come questi. Nonostante questa situazione, almeno per quest’anno, il festival si svolgerà. «Il problema – ha precisato Filippo Taricco – si porrà a settembre. Quest’anno abbiamo risolto i problemi in maniera temporanea, chiedendo anche un contributo maggiore ai nostri partner, ma occorrerà aprire una riflessione».

Prima di ogni concerto, consigliamo di consultarel’elenco degli oggetti non ammessi per motivi di sicurezza. Si va da borse e zaini superiori a 10 litri di capacità alle bombolette spray, poi alcolici, ombrelli, aste, macchine fotografiche, videocamere e anche tende e sacchi a pelo.

Di Paolo Morelli

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