A Torino arriva il Festival del Giornalismo Alimentare dal 22 al 24 febbraio

Torino, 06/02/2018.

Il cibo è un argomento vasto e delicato. Nell’anno dedicato al cibo italiano nel mondo, arriva a Torino la terza edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, che si terrà al Centro Congressi Torino Incontra da giovedì 22 a sabato 24 febbraio. Sono ben 130 i relatori che compongono il programma della manifestazione che, come ha sottolineato il direttore, Massimiliano Borgia, «non è solo per giornalisti, ma aperta a tutti». Al di là dell’aspetto professionale, di chi scrive di alimentazione – sotto diversi aspetti – per mestiere, il festival punta soprattutto a fare informazione, trattando anche temi delicati come la sicurezza alimentare o i trattati internazionali.

«Fra i temi più forti del festival – ha poi aggiunto il direttore – c’è sicuramente la deontologia, ma parleremo anche delle questioni sindacali di chi scrive per mestiere, che al 60% oggi è freelance ed è un problema che tocca particolarmente il giornalismo alimentare». C’è, però una rete di sostenitori del festival che conta oggi circa 400 membri, mentre il favore delle istituzioni, che puntano soprattutto sulla promozione del territorio e dei prodotti locali è sancita a tutti gli effetti, visti gli apprezzamenti del Comune di Torino e della Regione Piemonte, oltre alla collaborazione con la Camera di Commercio, l’Istituto Zooprofilattico di Torino, Slow Food e Altroconsumo.

Si comincia il 22 febbraio, alle 9.30 a Torino Incontra, con un incontro che parte dall’anno del cibo per parlare anche delle prospettive, in tema di politica alimentare, che potrebbero aprirsi nella prossima legislatura, vista la vicinanza con le elezioni politiche. All’evento interverrà anche il Magistrato Gian Carlo Caselli, in veste di presidente del comitato scientifico Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.

Le questioni legate al controllo del cibo e alla fiducia dei consumatori, soprattutto alla luce di recenti casi di cronaca (come quello dell’insetticida trovato nelle uova), sono al centro di buona parte dei dibattiti. Ma si parlerà anche di novel food, cioè i «nuovi cibi», come ad esempio gli insetti, che dal 1° gennaio – in forme precise e controllate, molto limitate – sono commercializzabili anche in Italia.

Accanto agli incontri, poi, si svilupperà un ricco programma di laboratori, show cooking ed eventi serali, come la collaborazione con CinemAmbiente. In programma anche dei press tour in diverse località del Piemonte e, da quest’anno, anche in Valle d’Aosta, che è la regione ospite di questa edizione.

Ma nel programma ci sono anche due pranzi di «sperimentazione», curati dalla chef Roxana Rondan, presidente dell’Associazione gastronomica peruviana di Torino, che giovedì e venerdì, dalle 13, cucinerà piatti tipici della tradizione del Perù e dell’Amazzonia utilizzando esclusivamente prodotti del territorio piemontese.

Tra gli ospiti più attesi c’è però il critico enogastronomico «mascherato» Valerio Massimo Visintin, che interverrà venerdì 23 alle 15. Sulle pagine del «Corriere della Sera», Visintin è spesso spietato nei confronti dei ristoranti che visita, motivo per cui, agli eventi pubblici, evita di farsi riconoscere indossando un passamontagna. Con lui ci saranno Anna Maria Pellegrino, presidente dell’associazione italiana food blogger, Pamela Panebianco, di Agrodolce, e Luciana Pignataro, de «Il Mattino». L’incontro, moderato dal giornalista Gigi Padovani, tratterà la figura dei food blogger e degli influencer, un aspetto al quale il festival cercherà di dare molta importanza.

Anche i food blogger, infatti, entreranno nello spazio «business to business», insieme ai giornalisti, che rappresenta un’altra novità del festival. Qui, infatti, le aziende potranno promuoversi.

Di Paolo Morelli

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