Giornata della Memoria 2018 a Torino: gli eventi in programma per non dimenticare

Torino, 19/01/2018.

Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue di questa vita, è stato inutile. Etty Hillesum, scrittrice olandese di origine ebraica, morta ad Auschwitz nel 1943.

Il 27 gennaio del 1945 i cancelli di Auschwitz vengono aperti e la tragedia che si consumava dietro quel recinto di filo spinato è stata svelata al mondo. Liberati gli ultimi superstiti. Liberi di poter iniziare a raccontare una follia che ha portato allo sterminio di milioni di persone, fra uomini, donne e bambini.

Per non dimenticare quello che si è consumato dentro i campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 2005, lAssemblea Generale della Nazioni Unite, ha istituita la Giornata della Memoria, che ricorre ogni anno il 27 gennaio, per ricordare la fine di un incubo e far sì che quanto accaduto non si ripetesse più.

Per non dimenticare, tutti gli anni in questo periodo, nelle città italiane  e non solo, si moltiplicano gli appuntamenti dedicati al ricordo. A Torino, per la Giornata della Memoria, è previsto un calendario di eventi che spazia dai concerti alle mostre alle presentazioni di libri. Ma ci sono anche rappresentazioni teatrali e proiezioni. Fino alla posa di nuove Pietre d'inciampo.

Mercoledì 24 gennaio alla Cavallerizza Reale, ci sarà un incontro per parlare dello Sterminio dimenticato, che approfondisce la dimensione storiografica della persecuzione e deportazione degli omosessuali nell'Europa, con attenzione al caso italiano.

Sabato 27 gennaio al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, risuona il concerto La musica dei Giusti, per ricordare chi ha salvato la vita agli ebrei. L’idea è quella di rappresentare musicalmente e drammaturgicamente le figure di dieci giusti: Perrone, Hosenfeld, Perlasca, i coniugi Petrauskas, Schindler, Angela, Bartali, Von Einem e Wallenberg. 

Alla Cascina Roccafranca, gli appuntamenti per la giornata della Memoria hanno preso il via giovedì 18 gennaio e tra mostre, incontri e proiezioni si prosegue fino al 6 febbraio. Giovedì 18 gennaio sono state posizionate 8 nuove Pietre d'inciampo: le installazioni dell'artista Gunter Demnig, per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista. Sono in tutto 93 quelle posizionate a Torino, la ricorrenza dlela giornata della Memoria può essere un modo per ripercorrerle tutte.

Al Polo del '900 da mercoledì 17 gennaio a martedì 6 febbraio ci sarà un ricco calendario di eventi che spazia dagli incontri, alle testimonianze, alle rappresentazioni teatrali fino alla presentazione di libri. La Fondazione Merzdomenica28 gennaio, ha in programma il concerto Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, terzo movimento della celebre opera del musicista francese, composta ed eseguita per la prima volta in prigionia nel campo di concentramento di Görlitz.

Giovedì 25 gennaio alla Fondazione Bottari Lattes, Voci della Memoria, il ricordo delle vittime dell'Olocausto fatto attraverso la testimonianza di Etty Hillesum, scrittrice olandese di origine ebraica, morta ad Auschwitz nel 1943. I pensieri e i sogni della giovane intellettuale, affidati alle pagine del Diario (1941-43), saranno letti e interpretati dall’attrice Elena Zegna.

Da sabato 27 a domenica 11 febbraio,  al Mao-Museo di Arte Orientale, sarà visibile l'installazione I bambini di Theran, una video installazione di circa trenta minuti, che rammenta uno dei periodi più bui dell’Europa del XX secolo, ma anche una storia di accoglienza, di quando fu l’Iran a farsi carico dei profughi polacchi, ebrei e cattolici, provenienti dall'Europa. 

Il Teatro Regiosabato 27 gennaio, in occasione del 50 anniversario della morte di Giovannino Guareschi (1908-1968), mette in scena La Favola di Natale, che Guareschi ha scritto nel 1944, durante il suo internamento nel Lager tedesco di Sandbostel.

Al Circolo lettoir, sempre giovedì 27,c'è un labortatoio per bambini, Nazisti, streghe, portinaie e altri orrori, per sensibilizzare ancehi più picocli nel ricordo.

Di R.U.

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