Torino, 17/01/2018.
«Centomila persone hanno visitato leOGR nei primi cento giorni di apertura». Con questo dato, Massimo Lapucci, segretario generale di Fondazione CRT e direttore generale di OGR, ha introdotto la presentazione del programma 2018 del polo culturale torinese.
Un calendario molto ricco che segue principalmente tre filoni. Dall’arte alla musica, fino ad arrivare a un programma di appuntamenti di diverso genere, con incontri e laboratori con l’intento di allargare il più possibile il pubblico.
Ma il nuovo anno segnerà anche l’apertura dell’Officina
Sud, che ospiterà aziende e startup accomunate dagli investimenti
nel campo dell’innovazione. Un vero acceleratore di
impresa che completerà, di conseguenza, il progetto complessivo che
Fondazione CRT ha messo in piedi per l’intera struttura delle
OGR.
Iniziamo con l’arte. Il 2 febbraio sarà inaugurata
una particolare mostra di Tino Sehgal, curata da
Luca Cerizza, all’interno degli spazi già utilizzati da
Patrick Tuttofuoco. Sehgal, già premiato alla
Biennale di Venezia cinque anni fa, ha organizzato una
coreografia con cinquanta elementi, che si
muoveranno come uno sciame lungo il Binario 1 delle OGR.
Il percorso artistico proseguirà poi con una esposizione dedicata a Susan Hiller, curata da Barbara Casavecchia, Rokni Haerizadeh, con la curatela di Abaseh Mirvali, e un artista in collaborazione con Artissima, Mike Nelson (mostra curata da Samuele Piazza).
C'è poi la musica, uno degli asset fondamentali delle OGR, anzi la cifra culturale del Big Bang inaugurale e ciò che, per adesso, sta richiamando le fasce più ampie di pubblico. La novità più interessante riguarda il Torino Jazz Festival, che oltre ad aver ripreso il nome di due anni fa, abbandonando quindi la formula di Narrazioni Jazz, con il nuovo direttore Giorgio Li Calzi, si terrà all’interno delle OGR, dal 26 al 30 aprile.
Alla fortunata rassegna musicale Piano Lessons seguirà Avantgarde Portrait: New York City dal 17 febbraio, con concerto di Blonde Redhead e altri a seguire. Il 30 marzo, per gli altri appuntamenti fuori rassegna, toccherà a Cosmo, in collaborazione con TODays, mentre il 5 maggio suoneranno i New Order con Liam Gillick, in collaborazione con il Manchester International Festival.
In programma anche Club to Club, OGR Soundsystem (un sabato al mese per tutto l'anno) e Artissima Sound. Innovazione, formazione e inclusione sono le parole chiave identificate da Nicola Ricciardi, direttore artistico degli spazi di corso Castelfidardo, e in effetti il terzo filone del programma 2018 rappresenta un passo concreto in questa direzione.
«Questo luogo - ha aggiunto Fulvio Gianaria, presidente delle OGR - sarà accessibile a tutta la città, anche agevolando, se necessario fasce di pubblico più distanti». Uno dei modelli, citato espressamente da Gianaria, è il Museo Egizio.
Questo terzo filone, chiamato OGR is more, offre quindi un
calendario molto trasversale, con incontri e progetti di vario
genere. Ci sarà Learn&Play,
laboratorio che prende vita nel primo spazio semi-permanente in
Europa del collettivo di sviluppatori giapponesi TeamLab, che
indagano il rapporto tra arte e tecnologia, dal 3 marzo fino al
2021.
In programma anche Reverse Angle, progetto di
video installazioni, a partire da una serie di interviste
realizzate ad alcuni migranti, curato dal regista Davide Ferrario.
Fra le altre cose, ci sarà anche il progetto Playstorm, in
collaborazione con il Teatro Stabile di Torino.
Di Paolo Morelli