Fish and Chips 2018: a Torino torna il Festival di cinema erotico

Torino, 10/01/2018.

Amore, pornografia, sessualità, questioni di genere. Torna Fish&Chips Film Festival, giunto quest’anno alla terza edizione, che porterà questi temi sul grande schermo del Cinema Massimo di Torino, dal 18 al 21 gennaio. Una piccola rassegna che, nel corso di pochi anni, è già diventata una realtà interessante del panorama cinematografico torinese e italiano.

La nuova edizione vanta quasi cinquanta film suddivisi tra concorsi, omaggi e proiezioni fuori concorso, oltre a una serie di appuntamenti e collaborazioni che completano il ricco programma della manifestazione.

Sarà Pornocratie. Les nouvelles multinationales du sexe il film di apertura, che sarà proiettato giovedì 18 gennaio alle 21 (Cinema Massimo). Diretto dalla regista e giornalista francese Ovidie, ex attrice pornografica femminfenomeno delle piattaforme online di streaming pornograficoista, il documentario racconta da dentro il . La pellicola sarà preceduta dal corto Karate Condom di Emanuele Colombo.

«Questa terza edizione – ha commentato la direttrice del festival, Chiara Pellegrini – è stata organizzata con entusiasmo e spensieratezza. Siamo poi molto felici di avere a Torino i quattro registi dei film in anteprima». Si tratta di quattro opere del concorso lungometraggi, che in totale ne conta 11: due anteprime assolute, entrambe italiane, Un grande progetto di Giuseppe Longinotti e ISVN – Io sono Valentina Nappi di Monica Stambrini, e due prime internazionali, Le Petite Mort di Borja Segarra Bueno e Strawberry Bubblegums di Benjamin Teske.

32, invece, i film che concorreranno per il premio come miglior cortometraggio. «Quest’anno abbiamo ricevuto parecchie iscrizioni, più di cento – ha aggiunto Roberta Pozza, del team di selezione di Fish&Chips – e abbiamo cercato di dare diversi punti di vista, con molto spazio anche per la fiction».

Per il secondo anno consecutivo, poi, proseguirà la collaborazione con il DAMS, con un convegno di due giorni (17 e 18 gennaio) dal titolo Corpi politici e politica dei corpi tra cinema e media in Italia. Intorno e oltre il ’68, che si terrà all’Auditorium «G.Quazza». Un altro incontro chiuderà il festival il 21 gennaio, quando alle 19, al Blah Blah, l’artista Irene Pittatore presenterà il suo progetto Queer Portraits, che si ispira alla sua performance Habitus che si tenne durante lo scorso Lovers Film Festival.

La sera, poi, il festival terminerà con le premiazioni e una serata dedicata alla casa di produzione californiana Pink & White Productions, con la proiezione di Snapshots di Shine Louise Houston e Crash Pad Series, collage del meglio della produzione 2017 dell’omonimo progetto.

Ma tra gli eventi collaterali spiccano anche le mostre. La prima, Clorofilla, sarà inaugurata mercoledì 17 gennaio alle 18.30 presso il Circolo Amantes e esporrà le illustrazioni di Gabriele Pino. La seconda, invece, è anche una partnership importante perché coinvolge Camera – Centro Italiano per la Fotografia, che nei prossimi giorni inaugurerà un’attesa mostra dedicata a Carlo Mollino. Domenica 21 gennaio, alle 17, è in programma una visita guidata che si soffermerà in particolare sugli scatti erotici del fotografo e designer torinese.

Di Paolo Morelli

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