Ristoranti a Torino dove mangiare cucina piemontese, 5 locali da non perdere

Flickr / Michael Stern

Torino, 23/08/2017.

Sono diversi i ristoranti che a Torino propongono piatti della tradizione piemontese, che è fatta di sapori forti e decisi, carne di provenienza locale (la celebre e rinomata fassona piemontese, ad esempio) ma anche numerose soluzioni a base di verdure. Senza contare l’ampia scelta di vini a disposizione.

Impossibile, quindi, stilare una lista completa ed esaustiva dei luoghi migliori, per questo proponiamo una piccola selezione per accontentare palati differenti.

L’Acino, in via San Domenico 2/A, è un locale apprezzato per il gusto tradizionale della sua carta. Tra i piatti più richiesti, che è necessario prenotare con anticipo, c’è lo stinco di maiale, richiesto soprattutto per la qualità della carne tenera e gustosa. Ma nel menu spiccano anche pietanze tradizionali come lo stracotto di manzo e il tonno di coniglio. Anche la location, nel cuore del Quadrilatero romano, contribuisce a creare un’atmosfera intima e romantica, magari con un buon vino piemontese scelto nella fornitissima cantina di questo locale.

A poche centinaia di metri dall’Acino c’è il ristorante Tre Galline, un pezzo di storia della città. Aperto da circa 500 anni, è probabilmente il locale più antico di cui si ha notizia nel capoluogo e si trova in via Bellezia 37. Qui la tradizione si mescola alla sperimentazione. Molto richiesti anche i menu degustazione, che propongono piatti come la lingua di vitello, la carne cruda con pesto di tartufo nero e gli immancabili agnolotti al sugo d’arrosto, uno dei “marchi di fabbrica” della cucina piemontese. Non c’è solo questo, naturalmente, perché tra i piatti che vanno per la maggiore c’è anche una pietanza antichissima: la finanziera.

Spostandoci ancora di pochi metri, in piazza Emanuele Filiberto 4, arriviamo all’Antica Bruschetteria Pautasso. Posto tra i più noti della città, si afferma soprattutto per la qualità degli antipasti, ma soprattutto per la bagna caöda. Il locale propone due carte differenti a seconda della stagione: primavera/estate e autunno/inverno. Pautasso, che si affaccia su una delle piazze più frequentate della città, prepara un rinomato plateau di bruschette, farcite con prodotti locali, e delle varianti gluten free tra antipasti e primi. Tra i secondi, poi, spiccano le rane fritte, ma anche la trota salmonata con le nocciole piemontesi.

Per sperimentare qualcosa in più e approfittare, magari, di uno spazio per il book crossing, c’è la Taberna Libraria. Sempre in centro, ma in via Bogino 5, il locale offre una carta con diverse “incursioni”, come ad esempio lo jamon iberico tra gli antipasti, insieme alla battuta di fassone. I primi sono tra le portate più apprezzate dai clienti, come gli agnolotti agli agrumi e i cannelloni alla Cavour, che possono approfittare un' eccellente carta dei vini, con bottiglie in arrivo da numerose cantine piemontesi. Come per gli altri ristoranti, anche i dolci sono tutti da assaporare. Si va dal classico e immancabile bunet alla panna cotta (che qui si serve alla lavanda), ma anche le pesche ripiene alla piemontese.

L’Angolo di Parin, in via Galliari 29, in pieno quartiere San Salvario, oltre a essere un ottimo ristorante è anche un luogo di ritrovo per i residenti del quartiere ed è gestito dalla stessa famiglia di ristoratori piemontesi sin dall’800. Qui si possono gustare piatti come la frittura dolce di verdura, ma anche i funghi preparati in diversi modi. Lo chef è solito sperimentare diversi abbinamenti e sorprendere i propri clienti con idee originali, che mescolano piatti tradizionali a soluzioni innovative. L’atmosfera conviviale è un valore aggiunto per questo angolo di Piemonte.

Di Paolo Morelli

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