«Situazione fuori controllo»: le reazioni dei ragazzi di Fridays for Future Torino al semaforo viola per smog

Alessandra Chiappori

Torino, 16/01/2020.

20 giorni ininterrotti sopra le soglie consentite: a tanto ammontano i livello di smog concentrati tra la fine del 2019 e l'inizio del nuovo anno a Torino. Cifre che preoccupano, e che hanno fatto scattare l'ennesimo blocco al traffico, questa volta con semaforo viola.

Dopo gli appelli e le reazioni del mondo associativo, tra cui segnaliamo il Comitato Torino Respira, anche i protagonisti del 2019 scendono in campo per dire la loro. Sono i ragazzi della rete Fridays For Future Torino, che Mentelocale incontrava un anno fa, e che nel corso dei 12 mesi si sono imposti all'attenzione nazionale con quattro scioperi e con l'accoglienza in città, lo scorso dicembre, della loro figura di riferimento, Greta Thunberg, l'attivista 17enne svedese.

«Torino sta soffocando: da ormai 3 settimane nella città il livello di particolato PM10 è al di sopra della soglia massima stabilita dalla legge (50 μg/m³) - si legge nel comunicato della rete - - È per questo che oggi è scattata l'allerta viola: si attiva dopo 20 giorni consecutivi di sforamento ed è indice di una situazione ormai fuori controllo. Già da diversi giorni è scattato lo stop per gli Euro5 diesel, misura che però non è stata minimamente sufficiente a ridurre lo smog. Basti pensare che, nonostante i blocchi, a Torino il traffico è diminuito solo del 10%».

I ragazzi di Fridays for Future adducono dati: ci sono quelli dei report di Arpa Piemonte «che restituiscono una fotografia agghiacciante», e ci sono quelli medici, che fotograno il quadro di una città dove a morire di inquinamento sono centinaia di persone ogni anno, come ben chiarisce l'allarme diffuso all'inizio del 2020 dall'Ordine dei Medici di Torino che elenca le patologie da smog: problemi respiratori e cardiovascolari, enfisemi, insufficienze respiratorie, asma.⠀

«Tutte le misure prese dal Comune e dalla Regione in questi anni si stanno rivelando largamente insufficienti - grida dunque la rete dei FFF a gran voce - questo perché, per risolvere il problema, ci vuole ben altro coraggio. Bisogna smettere di rimbalzarsi il pallone a vicenda come bambini. Bisogna affrontare tanto il problema del traffico - investendo milioni di euro nel potenziamento del trasporto pubblico - quanto quello dei riscaldamenti, incentivando l'abbandono dei sistemi più inquinanti. È questo l'unico modo SERIO di affrontare questa emergenza. Bisogna farlo ora perché le emergenze ambientali si stanno moltiplicando: infatti, se, da un lato, l'inquinamento atmosferico è devastante per la salute dei cittadini, dall'altro è anche in grado di potenziare l'effetto serra a causa dell'emissione di gas climalteranti!».

Parola d'ordine, dunque priorità: «Non basta più bloccare il traffico per qualche giorno, quando lo smog è alle stelle. Esigiamo interventi strutturali, un trasporto pubblico sostenibile e accessibile a tutti, la tutela di chi sceglie di spostarsi in bicicletta e una qualità dell'aria che rispetti il diritto alla vita. Ora» è l'appello dei ragazzi di Torino, la città che, lo ricordiamo, ad agosto 2020 ospiterà il raduno mondiale dei Fridays For Future, con la probabile presenza anche di Greta Thunberg

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