Orlando Curioso: intensità e poesia in un fumetto per bambini

Magazine, 18/05/2017.

Un'isola immersa nel Mediterraneo, dove alberga l’idea stessa di un posto dove è bello passare e fermarsi. Colori caldi di casa dalla prima tavola ed un tratto delicato, capace di fare incontrare il realismo ad altezza bambino con la fantasia che sopravvive negli adulti.

Una storia che cattura dalla prima vignetta e che coinvolge i bambini con un’avventura pensata, scritta e colorata per loro, ma che sa anche coinvolgere e coccolare i grandi che si perdono nell’immenso talento di Teresa Radice e Stefano Turconi.

Orlando Curioso e il Monte Sbuffone (Bao Pubblishing, Collana BaoBao, 48 pp, 12 euro) è in piccolo gioiello in storia, disegni e colori. Orlando è un bambino vitale, curioso, carico di entusiasmo e che mostra tutta la sua gioia di vivere, esplorando un isola tra amici e turisti e che assomiglia a quella che ciascun lettore, di qualunque età, ha amato per esserci stato o per averla sognata.

L’isola disegnata da Stefano Turconi ha il potere di rimandare ad un bel ricordo, quello di una vacanza o a un soggiorno felice, ma è anche realizzazione dell’idea di isola propria dei bambini: case allegre, alberi pregni di vita e un vulcano che la veste come fosse un cilindro.

Aperto il volume, prima della storia, come i colori prima del rumore dei fuochi d’artificio, arrivano i disegni. Personalmente mi innamoro del tratto di Stefano ogni volta che sfoglio, e puntualmente rileggo, Il Porto Proibito.

Così come nella storia del naufrago Abel intensità e poesia erano sottolineati da disegni dal tratto delicato della matita, in Orlando al suo riconoscibile tratto si aggiunge una ricchezza di colori che avvolgono come una coperta, come il sole d’estate. Pastelli dai colori vivaci, blu, rosso, giallo, verde, riempiono ciascuna tavola, regalando un effetto calore che avvolge tutto il volume..

Un albo pensato e realizzato in ogni aspetto pensando ai bambini che iniziano l’avventura della lettura, ma che sa coinvolgere anche bambini in età prescolare. E poi, Orlando, è un personaggio meraviglioso a cui è impossibile non affezionarsi.

Da un'analisi adulta della storia emerge la capacità di Teresa di raccontare un’avventura che è metafora del contrasto tra abitudine e curiosità, consuetudine ed avventura; in un mondo nel quale parole e gesti si ripetono sempre uguali, Orlando è la rivoluzione della curiosità; l’unico personaggio in movimento in mezzo ad adulti che vengono mostrati in tutta la loro staticità.

È un bimbo vivo, capace di mettere a frutto la sua fantasia e che rompe con gli schemi preordinati, e l’incomprensibile regola per la quale tutta l’isola è a disposizione, eccetto il Monte Sbuffone, perché – si dice – non si sa mai.

Delicato e puntale il modo in cui viene trattato il tema della diversità, del pregiudizio e della paura di ciò che non si conosce; geniale il modo in cui tale tema è svolto e posto di fronte al lettore, messo nella migliore condizione possibile per coglierne le variegate sfumature a seconda dell’età.

Consapevole della bella esperienza che rappresenta la lettura ad altezza di adulto, per testarne il valore – del resto è parte di una collana pensata e realizzata per bambini - ho voluto sottoporre il volume a due lettori di eccezione: i miei due figli di quattro e otto anni.

Se da un lato Miryam, la più piccola, si è fatta coinvolgere da una storia disegnata in modo al punto di costringere noi grandi e leggerla con lei e per lei, Lorenzo si è tuffato nella storia con l’entusiasmo di Orlando, che un po’ gli assomiglia.

«Orlando parla della voglia di esplorare quello che non conosciamo – queste le sue parole - come quando conosci un posto, e vuoi esplorare tutti i posti che non conosci. Una bella avventura che fa vedere che puoi trovare un amico nei posti più stani, anche dentro un vulcano».

Voto di Lorenzo? «10, perché parla di un bambino che fa amicizia con un drago. È fico! »

 L’albo è una splendida occasione di incontro tra grandi e piccini ed è anche ottimo antipasto per Non stancarti di andare, il volume che Teresa e Stefano stanno realizzando e del quale si può vedere qualche immagine sul loro blog, La Casa Senza Nord.

Un lavoro ricco, dalla grande intensità e che si annuncia come uno dei titoli più attesi del prossimo Lucca Comics.

Di Francesco Cascione

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