Il labirinto di Villa Arconati torna a nuova vita dopo il restauro

Villa Arconati, Castellazzo di Bollate Cerca sulla mappa

Milano, 15/05/2018.

Dopo tre anni di lavoro a Villa Arconati è stato ricostruito l’antico labirinto settecentesco: il recupero del suggestivo dedalo verde è avvenuto nell'ambito del progetto di bonifica e riqualificazione del giardino della piccola Versailles alle porte di Milano portato avanti dalla Fondazione Augusto Rancilio.

Il progetto labirinto è stato avviato nel 2016 e ha visto la realizzazione di cinque cerchi concentrici di siepi di carpino (l’essenza più diffusa nel parco di Villa Arconati) che conducono verso il centro, con un diametro di 36 metri per un totale di 1.100 metri quadrati con la piantumazione di 500 nuove piante. Il restauro architettonico del labirinto è stato realizzato partendo dallo studio delle due incisioni settecentesche di Marc’Antonio Dal Re del 1743 che riproducono la mappa completa del parco. Il labirinto era, infatti, uno degli elementi tradizionalmente costitutivi dei giardini all’italiana, come è quello di Villa Arconati: è parso, pertanto, naturale reintrodurre questo elemento nella medesima ubicazione e con lo stesso disegno strutturale riprodotto nelle incisioni storiche di Dal Re, così da ridarne il massimo della valenza storica e culturale.

La costruzione del labirinto è stata strutturata in tre fasi, della durata di un anno ciascuna. La scelta compositiva dei tre stadi è stata finalizzata ad ottenere ogni anno un effetto architettonico compiuto e coerente: la prima fase dell’hortus conclusus, la seconda della chicane, l’ultima del labirinto vero e proprio. L’hortus conclusus è storicamente uno spazio verde cinto ed isolato dal mondo esterno, dove i monaci si dedicavano al ritiro e alla meditazione coltivando piante per scopi alimentari e medicinali. La chicane costringe attraverso due ingressi non in asse di raggiungere uno spazio centrico senza poterlo osservare dal principio e donargli quindi maggiore intimità. Il labirinto nel suo ultimo stadio si organizza su quattro assi e cinque ordini concentrici, secondo un percorso che conduce infine al suo centro.

Il labirinto è già fruibile dal pubblico durante le aperture di Villa Arconati nella stagione 2018 (qui info e biglietti); la presentazione ufficiale tuttavia avviene in occasione del festival Terraforma 2018, dove il labirinto ospita la performance artistica dei Plaid con le Felix’s Machines, in una spettacolare interazione uomo-macchina tra suoni, luci e movimenti meccanici.

Il progetto, promosso da Fondazione Augusto Rancilio e da Threes con il contributo di Borotalco, è stato portato a termine dallo studio di architettura Fosbury sotto la supervisione di Andrea Valente, capo giardiniere della Fondazione.

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