Teatro i, il cartellone 2017/2018 è un dialogo tra diversità

Milano, 18/09/2017.

Si intitola Lost in Translation la stagione 2017/2018 del Teatro i di Milano: attraverso gli spettacoli proposti e le produzioni realizzate, il nuovo cartellone vuole indagare come diverse forme di rappresentazione – scrittura di scena, drammaturgia italiana e straniera, riscrittura, autorialità, teatro di regia, multidisciplinarietà dei linguaggi, per citarne alcune – rispecchino, oggi in particolare, il tentativo di tradurre, attraverso un atto artistico, la complessità del reale. A partire da istanze individuali e collettive, attingendo dai classici come dalla contemporaneità, storie e linguaggi differenti possono, nella loro complessità, contribuire a disegnare una nuova mappa del mondo in cui viviamo? In un momento storico in cui il confronto tra culture è tema di attualità e di cronaca, nonché motore di conflitti che ancora fatichiamo a comprendere – e che certo non riusciamo a risolvere – l'arte si presta ad essere chiave interpretativa di una possibile traduzione della realtà?

Teatro i tenta di rispondere a queste domande, da una parte ancorandole alla contemporaneità, dall'altra indagando le forme artistiche con cui, proprio oggi, questa contemporaneità viene interpretata, alla ricerca di un alfabeto comune, se non universale, che permetta un dialogo tra diversità. La nuova stagione si presenta quindi ricca di suggestioni, a partire dalle produzione a marchio artistico Teatro i: Tu es libre di Francesca Garolla con la regia di Renzo Martinelli, una sconcertante riflessione sulla libertà di scegliere anche qualcosa di molto distante dalla nostra etica o dalla nostra morale (dal 15 novembre all'11 dicembre 2017), e, dopo il successo dello scorso anno, Erodiàs di Giovanni Testori, regia di Renzo Martinelli, con Federica Fracassi, fresca vincitrice del premio Franco Enriquez per la sua interpretazione in questo spettacolo (dal 23 maggio all'11 giugno 2018).

Teatro i si impegna producendo anche progetti di compagnie già formate, come per Tropicana di Frigoproduzioni, coprodotto con l’Associazione Culturale Gli Scarti (dal 7 al 19 ottobre 2017), e nel caso delle due nuove stanze dell’ambizioso progetto del collettivo snaporaz, Heartbreak Hotel - Taccuino d'appunti n°1 (dal 16 al 21 settembre 2017) e Heartbreak Hotel - Stanza 2017 (dal 21 al 26 febbraio 2018).

Teatro i decide inoltre di accompagnare il percorso Si stava meglio della giovane compagnia Coperte Strette producendo il nuovo lavoro Nostra Medea, la storia di una Medea contemporanea costretta a lasciare la propria terra (dal 20 al 25 settembre 2017).

Numerose le ospitalità: torna a Teatro i Fanny & Alexander con To be or not to be Roger Bernat, conferenza spettacolo sulla figura di Amleto, in cui l’ingombrante personaggio inesorabilmente ingloba il relatore (dal 25 al 30 ottobre 2017). L’incontro con un’altra personalità, quasi mitica, è al centro di Giuseppe Verdi a Napoli di Antonio Tarantino, in cui si racconta l’incontro tra il grande musicista e il suo librettista Salvatore Cammarano (dal 7 al 12 febbraio 2018).

Il disorientamento è il tema di A porte chiuse, Dentro l’anima che cuoce, uno spettacolo di Andrea Adriatico prodotto da Teatri di Vita e ispirato a Jean-Paul Sartre (dal 15 al 17 dicembre 2017), e di Delirio bizzarro, della compagnia Carullo-Minasi, in cui i protagonisti sono un malato mentale e una donna sana (dal 24 al 29 gennaio 2018). In entrambi i casi il confine tra i vivi e i morti, tra i malati e i sani, è labile: lo spettatore è perso, senza i punti d’orientamento abituali. Ritroviamo lo stesso cortocircuito in Solaris, il capolavoro di fantascienza di Stanislaw Lem portato al cinema da Andrej Tarkovskij, a Teatro i con l’adattamento di Fabrizio Sinisi e la regia di Paolo Bignamini (dal 20 al 23 giugno 2018): la terra è lontana e l’astronauta deve confrontarsi con visioni, ricordi, fantasmi, che appaiono più reali della realtà.

Trainspotting di Irvin Welsh (dal 21 al 26 marzo 2018), nella versione di Wajdi Mouawad, tradotto da Emanuele Aldrovandi, è in stagione con la regia di Sandro Mabellini: al centro della pièce la vita di quattro outsider che costringono il pubblico a farsi domande scomode su questa società. La scelta tra un’esistenza senza emozioni e la morte a causa di una vita pericolosa (Scegli la vita è la famosa frase con cui inizia Trainspotting, citando una campagna antidroga degli anni 90) è anche al centro di Tristezza & Malinconia o il più solo solissimo George di tutti tutti i tempi di Bonn Park prodotto dalla Compagnia Barletti/Waas nell’ambito di Fabulamundi (dal 7 al 12 marzo 2018): George, il protagonista della surreale pièce, è una tartaruga delle Galapagos, l’ultima della specie, il cui unico desiderio è farla finita.

La riflessione sul senso della creazione artistica è una costante della stagione ed è al centro anche della nuova produzione di Alma Rosé: Ricettario per un noir, una caustica riflessione sul ruolo dell’artista, spesso prigioniero delle mode del mercato (dal 15 al 18 giugno 2018). Alma Rosé incontra per la prima volta il pubblico di Teatro i già in autunno, proponendo lo spettacolo Playlist (18 e 19 settembre), un racconto su Milano che ben si adatta allo spirito e all’atmosfera di Città Balena.

La stagione di Teatro i, come ormai è consuetudine, inizia e si conclude con Città Balena, il teatro che fagocita la città: spettacoli realizzati in spazi non teatrali, accostamenti inediti e incontri inaspettati. Da segnalare, inoltre, che Teatro i rappresenta uno dei tre partner italiani di Fabulamundi. Playwriting Europe: un progetto di cooperazione che vede coinvolti teatri, festival e organizzazioni culturali di 10 nazioni europee, con lo scopo di sostenere, promuovere e divulgare la drammaturgia contemporanea. Lungo tutta la stagione molte saranno le proposte: laboratori, letture, produzioni e meeting internazionali.

I biglietti della stagione 2017/2018 del Teatro i si possono acquistare direttamente su mentelocale.it cliccando, in questa pagina, sui titoli dei singoli spettacoli.

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