Groove Day 2017, il gotha della batteria al Live Club di Trezzo

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Live Music Club, Trezzo sull'Adda Cerca sulla mappa

Milano, 18/09/2017.

Dopo alcuni anni di pausa è tornato il Groove Day, l’evento dedicato ai batteristi (e non solo) organizzato da Sergio Fanton, un infaticabile professionista al servizio dei batteristi, noto per essere il tecnico di riferimento in Italia per gruppi come Toto, Police e Living Colour.

Organizzato domenica 17 settembre 2017 al Live Club di Trezzo sull’Adda, il Groove Day è una giornata carica di esibizioni su più palchi, con all’esterno una vera e propria fiera con stand di strumenti musicali e operatori del settore: un grande viavai di persone che chiedono, guardano e suonano gli strumenti esposti. Contemporaneamente, si alternano gli show dei batteristi. Brevi spettacoli da venti minuti, in cui i protagonisti suonano accompagnati da una base o con una band dal vivo.

Ma lo spettacolo è anche accanto e sotto il palco: decine di persone lavorano per uno show dai ritmi mozzafiato. Un enorme montacarichi carica in tempo reale i set montati, microfonati e pronti per essere suonati, in maniera da lasciare solo cinque minuti di pausa fra un’esibizione e l’altra. Una macchina tecnica da paura, guidata dai migliori professionisti del settore: Toni Soddu alla direzione di palco (il concerto del Primo Maggio è sotto la sua direzione)e Andrea Pellegrini alla direzione del suono (già con Elio e le Storie Tese e i King Crimson versione projeKct).

Il cast, ricchissimo, vede esibirsi tantissimi artisti. L’apertura è di due musicisti meridionali trapiantati a Roma, il batterista Gabriele Morcavallo insieme al percussionista Carlo Marzo. Seguono il giovane fenomeno Paolo Rubboli, Christian Grassar, i fratelli siciliani Renzo e Mirko Augello. Forte è l’impatto del napoletano Carmine B-Dog Landolfi, potente macchina ritmica dei principali protagonisti del rap italiano, la cui fama ha già superato i confini. Celebre all’estero, soprattutto in Cina, è Federico Paulovich, il nuovo astro della batteria italiana, che si presenta al Groove Day con Daniele Moretto, Andrea Giussani e Matteo Prina, un quartetto di jazz elettrico di respiro internazionale.

Mentre sui due palchi si alternano le esibizioni, nello stand del B-ear è in corso il Drummer's contest, un concorso guidato dal popolare batterista di Elio, Christian Meyer, che, pur indossando una camicia improbabile, raccoglie i favori del pubblico femminile. Lo show continua con Stefano Pisetta, a cui segue il bravissimo Gianluca Palmieri, accompagnato da Federico Malaman, uno dei bassisti del momento, e Dario Zeno al piano. Si esibisce da solo uno dei batteristi di maggior classe del nostro paese, Elio Rivagli, che ha marchiato indelebilmente con il suo sound i migliori dischi di Ivano Fossati, oltre ai lavori di centinaia di cantanti, da Baglioni alla Mannoia.

Originale e sorprendente lo show di Framers, frutto della creatività del batterista Phil Mer, già con i Pooh, del bassista Andrea Lombardini e di Daniel Bestonzo, che suonano ispirati da una serie di quadri famosi, da Dalì ai futuristi, che vengono proiettati sul grande schermo. Tutti brani originali, così come è indicativo il loro nome: i Corniciai. Nel finale della giornata si concentrano i nomi più interessanti. Sale sul palco il batterista di Zucchero, Adriano Molinari, appena arrivato da Amburgo, seguito da Maxx Furian con il percussionista Pacho, un duo affiatato da decine di anni di collaborazioni: Furian è un professionista che ha lasciato il pop ai massimi livelli (Laura Pausini) per dedicarsi esclusivamente alla propria musica, Pacho è uno sperimentatore, legato all’improvvisazione d’avanguardia, con riferimenti tipicamente europei.

E ancora, Riccardo Quagliato che apre la strada ai Twinscapes, uno dei gruppi più attesi, che mescola il funk e il prog con l’elettronica, il jazz e l’ambient. Guidati dai due bassisti Lorenzo Feliciati (Naked Truth) e Colin Edwin (Porcupine Tree), si completano con il batterista della Pfm Roberto Gualdi in uno spettacolo decisamente originale. Grande musica e tiro spettacolare con il trio di Giovanni Giorgi accompagnato dal celebre chitarrista di Vasco, Andrea Braido e dalla bassista Caterina Crucitti.

Il gran finale è affidato a tre batteristi stranieri: Gareth Brown, batterista di Jovanotti, che ha chiamato sul palco anche il bassista Saturnino; il bravissimo Peter Ray Biggin, già con Amy Winehouse e i Level 42; infine all’acclamatissimo Benny Greb, eclettico tedesco che suona mille generi musicali differenti.

Il bilancio del Notak Groove Day non può essere che positivo, nonostante il forfait dei Living Colour, che dovevano esibirsi in chiusura ma hanno annullato l'intero tour europeo. Sergio Fanton ha organizzato una manifestazione all’americana, di grandissimo livello, tanto da annunciare una edizione allargata per il 2018: due giorni di concerti con grandi band internazionali.

Di Mario A. Riggio

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