laVerdi: la stagione 2017/2018 con il nuovo direttore Claus Peter Flor

Shawn Northcutt / imgartists.com

Milano, 13/06/2017.

I conti cominciano a tornare, annuncia Gianni Cervetti, presidente delaVerdi - Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi: «i debiti diminuiscono nel bilancio 2016, anche se non come vorremmo, comunque c'è una chiara inversione di tendenza». Per l'attesa nomina del nuovo direttore musicale invece spetta a Ruben Jais, direttore artistico, rivelare la nuova nomina della figura che subentra al maestro Zhang Xian - rimasta in carica come di consueto per sette anni.

«Il nuovo direttore musicale della Verdi è Claus Peter Flor, musicista che collabora con noi da tempo e con cui avremo modo di approfondire i capolavori tardo-romantici e dei primi del '900 della letteratura sinfonico-corale», commenta Jais: «una scelta, questa, che risponde a esigenze sia di tradizione che di innovazione. Fu Alexander Pereira - attuale sovrintendente alla Scala - a consigliarci il suo nome nel 1999 per una sostituzione per la Nona di Beethoven. Lui prese il primo volo e ci raggiunse. Disse poi, che quel suo sì, fu la causa del suo divorzio».

Claus Peter Flor,attualmente al lavoro in Francia, dichiara in un messaggio il suo intento: «questa è l'occasione per dare un'identità unica all'orchestra per ogni compositore che incontreremo nel nostro viaggio. Il primo passo sarà affrontare le nove sinfonie di Beethoven per offrire cinque concerti di intensa passione, di significati rivoluzionari e di bellezza (a luglio 2017, ndr). Vi aspetto - conclude rivolgendo le ultime righe al pubblico - per incontrarvi di persona attraverso la grande musica che amiamo».

L'altra notizia è che per il 2017/2018 laVerdi torna «al calendario più tradizionale - prosegue Ruben Jais - dopo quello legato all'anno solare. Partiremo con il concerto al Teatro alla Scala, il 10 settembre, con il maestro Patrick Fournillier, impegnato in un repertorio dedicato principalmente francese, per espandere un ambito che la nostra orchestra non ha sviluppato a sufficienza».

Il primo impegno del maestro Claus Peter Flor è con uno degli appuntamenti della tradizionale proposta estiva della compagine milanese che, tra luglio e settembre, offre 18 appuntamenti all'Auditorium di Milano. Il primo è appunto dedicato alle nove sinfonie di Beethoven - un appuntamento che manca a Milano dagli anni '80: «aprire la collaborazione con Flor con le nove sinfonie ci rende fieri - commenta Ruben Jais. Certo, si tratta di un banco di prova ma è anche un segno forte. Qualche mese fa in un concerto guidato dal maestro su un programma fatto di brani molto lontani anche per periodo storico, tre variazioni a partire da un tema di Haydn, sembrava di avere sul palco tre orchestre diverse».

L'estate prosegue con C'era molte volte il jazz (6 appuntamenti dal 23 luglio al 10 agosto), un progetto curato dal poliedrico compositore e strumentista napoletano Alessandro Cerino, che prevede una parte introduttiva e una serie di filmati per affrontare il genere a partire dalle prime espressioni di musica afro-americana, passando per il rag e il fermento di New Orleans fino alle nuove tendenze. Quindi La danza in musica (dal 15 agosto al 3 settembre) con Jorge A. Bosso, violoncellista argentino, il maestro Billi per un viaggio nella danza europea del tardo ’800 dalla Russia all’Italia, da Rimskij-Korsakov a Marenco, quindi José Antonio Montaño e il chitarrista Juan Manuel Cañizares (31 agosto), fino all'ultima data (6 settembre) in cui sale sul palco il maestro Massimiliano Stefanelli affiancato dal gruppo cileno Inti Illimani Histórico.

La stagione 2017/2018 è quella in cui cade il venticinquesimo dalla fondazione laVerdi, un «anniversario - dichiara Cervetti - che sarà l'occasione per aprire nuove prospettive». Un tour in Svizzera darà il via alle celebrazioni in gennaio, il maestro Claus Peter Flor sarà coinvolto nel progetto che vede «laVerdi impegnata - prosegue Ruben Jais - per la prima volta su un compositore italiano con il Requiem di Luigi Cherubini». Per l’inedito programma, sul palco doppio coro: il Coro Sinfonico e il Coro di Voci bianche de laVerdi, guidati rispettivamente da Erina Gambarini e Maria Teresa Tramontin. Entrambi i cori sono anche alle prese conil Prologo da Mefistofele di Boito, sotto la direzione di Claus Peter Flor.

Novità ma anche conferme, per esempio, per il direttore residente Jader Bignamini, ma anche per Elio Boncompagni che eseguirà «con il concerto di chiusura del ciclo di Beethoven. Insieme a noi, Boncompagni compirà 84 anni». Conferme ma anche ritorni, come quello del maestro Oleg Caetani, «con due progetti, uno per il coro la Sinfonia n. 6 Patetica di Ĉajkovskij, la cantata per il ventesimo anniversario della Rivoluzione d’ottobre di Prokof’ev, Viaggio di Sigfrido sul Reno di Wagner, l’Ouverture della Gazza ladra di Rossini». Si parla di ritorni anche per Robert Trevino in due occasioni con 2 capolavori: la Sinfonia n. 7 Leningrado di Šostakoviċ, la Sinfonia n. 6 Tragica di Mahler. E ancora: John Neschling, porterà in scena la sinfonia drammatica di Respighi, un grande musicista romano di cui si conosce pochissimo; Aziz Shokhakimov, Vladimir Fedoseyev, Domenico Nordio, in veste di direttore e violista nella Sinfonia n. 2 e nel Concerto per violino e orchestra di Schumann. Debutto con laVerdi per Maxim Emelyanychev, alle prese con la Sinfonia n. 4 di Ĉajkovskij e La Tempesta di Gon. Kolja Blacher con l’Ouverture di Sogno di una notte di mezza estate e il Concerto per violino di Mendelssohn (solista lo stesso Blacher).

Molti altri nomi in un cartellone principale costituito di 31 programmi in una visione ampia che va dal barocco alla musica contemporanea organizzato in 16 programmi a tre ripetizioni (giovedì, venerdì e domenica) e in 15 a due (venerdì e domenica). Giuseppe Grazioli eseguirà Kalinnikov in un programma sul tardo romanticismo russo (solista Stefan Milenkovich); poi Maxim Rysanov, con un Tutto Mozart.

Al di là della stagione principale, torna Crescendo in musica, dieci appuntamenti a cui partecipano anche l'orchestra dei giovani e il coro delle voci bianche. Uno spazio fisso ormai da 19 anni per la rassegna dedicata ai più piccoli e alle famiglie. «Le nostre compagini si sono ampliate - continua Ruben Jais - ora abbiamo anche il Coro degli Stonati. Dai sessanta iscritti della prima stagione ora siamo a oltre 400. Dalla cacofonia siamo arrivati all'eufonia: stonano tutti insieme». Proseguono anche le attività fuori delle sale da concerto e sul sociale con progetti in ospedali, all'Istituto dei tumori con Musica in reparto e in carcere. Quindi Musica da cameretta la domenica mattina, con i bimbi che suonano per altri bimbi, un'interazione tesa a creare passione verso la musica nel modo più semplice e ludico.

Ancora due progetti. Uno dedicato alla musica sinfonica italiana del '900, «quindi Respighi e molti altri tra cui Adriano Guarnieri, compositore mantovano; Fiorenzo Carpi, per il ventennale della morte, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano. E poi ancora Salvatore Sciarrino, Giacinto Scelsi, Mario Castelnuovo-Tedesco, Goffredo Petrassi». L'altro progetto è quello dei Pops, concerti su repertorio non di sinfonica ma legato a grandi pellicole: «da Star Trek (2009 di J. J. Abrams) a Nosferatu (1922 di Friedrich Wilhelm Murnau), passando per le celebrazioni intorno ai 100 anni dalla nascita di Leonard Bernstein, per cui sarà proiettato West Side Storyin versione cinematografica (sul podio l’olandese Ernst van Tiel); fino al ritorno, a giugno 2018, della saga cinematografica di Star Wars, su musiche di John Williams, con Simone Pedroni sul podio».

Tante le collaborazioni: «oltre ai progetti di importanza sociale voluti da Corbani, oltre a quella con il Piccolo Teatro, una nuova con la Pinacoteca di Brera che ha in programma concerti di domenica mattina per cui noi eseguiremo Pierino e il lupo con Philippe Daverio come voce recitante. E poi un'altra nuova intesa con l'università, in particolare con IULM e Bicocca». E una significativa collaborazione con CIDIM - Comitato Nazionale Italiano Musica, partner de laVerdi da lunga data per cui l’Auditorium di Milano ospiterà i vincitori dei 5 corsi di perfezionamento organizzati dal CIDIM stesso in varie parti d’Italia, dedicate ad altrettanti strumenti solisti.

Tra le stravaganze anche «un concerto, il penultimo, con il piano-pédalier simile a un organo quindi dotato di pedale per ottenere particolari sonorità». Tante anche le ricorrenze, in particolare per il cinquecentesimo anniversario della riforma luterana, il 20 ottobre due capolavori per laVerdi - Orchestra e Coro rispettivamente diretti da Ruben Jais ed Erina Gambarini (eseguiranno la Cantata Ein feste Burg ist unser Gott e la Sinfonia n. 5 Riforma di Mendelssohn). Il 2018 è un anno importantissimo anche per l'Ensemble laBarocca, le voci bianchi e il Coro. Quindi faremo grandi cose. Proseguiremo al Teatro Gerolamo che abbiamo inaugurato e poi faremo una tournée in Italia e saremo anche al festival MiTo. È uscito un primo cd della Barocca e ne uscirà un altro».

Sul sito ufficiale de laVerdi il programma della stagione 2017/2018, con dettagli e approfondimenti. I biglietti per i concerti de laVerdi possono comodamente essere acquistati on line su happyticket.

Di Laura Santini

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