Siviglia: cosa vedere, dove mangiare e qualche piccolo trucco

Magazine, 04/05/2018.

I mesi ideali per visitare Siviglia, prima dell’arrivo del caldo eccessivo, sono aprile e maggio. Nel mese di aprile si svolgono anche le due manifestazioni più importanti e tradizionale della città: la Semana Santa e la Feria de Abril. In questi due periodi la città cambia completamente in ogni suo aspetto: spostamenti, orari, costi... ma per entrambe vale assolutamente la pena viverle, almeno una volta nella vita.

La Siviglia che invece si presenta al visitatore al di fuori di queste feste, è una città accogliente, organizzata, colorata e con prezzi decisamente accessibili. Vale la pena visitarla anche soltanto per un weekend lungo o approfittando di qualche ponte: 3 o 4 giorni vi saranno sufficienti per visitarla e innamorarvene.

Il mio quartiere preferito è quello di Santa Cruz, l’antica Juderia, che a noi italiani può ricordare Venezia o il centro storico di Genova, con le sue stradine strette ad angolo retto, lastricate di antiche pietre e fiancheggiate da splendidi edifici, spesso dipinti in rosso porpora o giallo ocra. Santa Cruz è il cuore di Siviglia, a 5 minuti dalla Cattedrale, dalla Giralda, dai Reales Alcazares.

A proposito di questi imperdibili monumenti, sappiate che il lunedì è possibile visitarli gratuitamente, attraverso una semplice prenotazione on line. I posti sono ovviamente limitati e potreste non trovare disponibilità anche cercando con un discreto anticipo, ma in ogni caso, perchè non fare un tentativo? Se dovesse andarvi male, tenete presente che le code per accedere alla Cattedrale (e alla Giralda) e agli Alcazares Reales può essere abbastanza lunga, un'ora o anche più, quasi sempre sotto il sole. Vi consiglio allora di acquistare i biglietti (con il sovrapprezzo di 1 euro) sempre tramite internet: questo vi darà diritto all’accesso prioritario che in genere non ha attese superiori ai 10 minuti, semplicemente mostrando la vostra prenotazione tramite smartphone. Piccoli accorgimenti che può essere utile conoscere!

  • La Cattedrale di Siviglia è la chiesa gotica più grande del mondo, iniziata nel 1401 sui resti di una moschea del 1172. Dell’edificio originale rimangono la splendida Giralda, antico minareto e ora campanile, simbolo della città all’interno del quale non ci sono gradini ma rampe, per permettere al muezzin di salire fino alla cima a cavallo, e il Patio degli aranci, dove i fedeli si lavavano prima di accedere alla moschea. All’interno della Cattedrale  troverete la maestosa tomba di Cristoforo Colombo, dove la bara è sollevata da 4 uomini che rappresentano i regni di Castiglia, Leon, Aragona e Navarra. Ingresso alla Cattedrale e alla Giralda 9 euro.
  • I Reales Alcazares sono il palazzo reale di Siviglia, originariamente forte dei Mori. L’attuale Alcazar è stato eretto, come molti altri, sulle rovine di quello dei musulmani di al-Andalus per mano di Pietro I di Castiglia a partire dal 1364. Pietro utilizzò proprio maestranze musulmane per costruire il proprio palazzo in stile arabo. L’Alcazar di Siviglia è uno dei migliori esempi di architettura mudéjar, uno stile sviluppatosi durante il regno cristiano della Spagna, ma che utilizzò influenze architetturali islamiche. Ingresso 11,5 euro.
  • Plaza de Espana è invece uno splendida realizzazione del 1929, costituita da un edificio porticato a semicerchio, una grande piazza interna con fontana e un canale navigabile che corre lungo l’edificio (potete noleggiare delle barchette a 6 euro per 30 minuti). Se siete fortunati, al centro del porticato potrete assistere all’esibizione di ballerini di flamenco e sevillana, accompagnati dalla tradizionale chitarra, e rimanere incantati a guardarli  comodamente seduti sui gradini. Accesso gratuito.
  • Metropol Parasol dovrebbe suonare più o meno come Ombrellone Metropolitano, ma per i sivigliani è semplicemente Las Setas: i funghi. Ed in effetti è proprio la prima cosa che l’edificio ricorda, oltre ad una gigantesca gaufres. Difficile dare una definizione estetica di questa costruzione che, proprio come un fungo, è comparso nel cuore del tessuto edilizio della città, costruito nel 2011 dall’architetto tedesco Jurgen Mayer. È innegabile però che il panorama che si gode dalle sue terrazze e camminamenti sia impagabile. Per soli 3 euro potrete salire fino in cima e se lo fate all’ora del tramonto vedrete pian piano accendersi come fiammelle i principali monumenti della città. Inoltre nei 3 euro del biglietto è compresa la consumazione di una bibita nel bar al piano strada del Metropol (non quello sulla terrazza).

Dove potete vedere degli spettacoli di flamenco? Esistono molti locali noti e storici come Los Gallos, La casa del Flamenco, La casa de la Guitarra, El Arenal (i cui prezzi di ingresso vanno dai 18 ai 38 euro), ma se volete seguire il mio consiglio e volete provare il flamenco più autentico, quello senza luci e abiti di scena, dovete andare a La Carboneria (Calle Céspedes, 21). Non è semplicissimo da trovare, ma ne vale realmente la pena. È un semplice magazzino al fondo di un cortile, all’interno troverete tavoli e panche di legno, un bancone dove potrete ordinare tapas molto semplici come olive, pomodori, tonno, formaggio, tacos, solomillo e tortilla de patatas, e un altro bancone dove farvi servire una cerveza o una sangria o qualunque altra bevanda desideriate. Alle 21 inizia la prima esibizione e poi, con brevi intervalli, ne seguiranno altre. Potrà trattarsi di chitarra e canto oppure di sola chitarra che scandisce i passi ritmici ed emozionanti di un ballerino. A La Carboneria non c’è biglietto d’ingresso, potete anche prendere un semplice bicchiere di sangria per 2,50 euro. Troverete spettatori di ogni età e provenienza, come se fosse una grande festa tra amici, dove l’anima di Siviglia è l’ospite d’onore.

Per mangiare a pranzo e a cena, ma in realtà in qualsiasi momento della giornata, a Siviglia è perfetto adeguarsi alle tradizionali tapas, piccole (ma neanche tanto in realtà) porzioni di piatti della cucina tipica. Poichè il loro costo varia intorno ai 2, 3 massimo 5 euro a piattino, con 10 euro potete senz’altro mangiare e bere in maniera più che soddisfacente. Personalmente mi sono trovata benissimo da:

Per la colazione (desayuno) invece potrete optare sia per il dolce che per il salato, ottimi entrambi, ma se volete provare una specialità andalusa andate alla Calenteria di Puerta de la Carne e ordinate churros y chocolate. I churros sono un dolce di pastella a forma cilindrica fritti nell’olio bollente e serviti ancora caldi, da pucciare ovviamente nella cioccolata calda. Vi verranno serviti avvolti in un cartoccio di carta che potrete aprire sui tavolini esterni. Un consiglio se siete in 2 prendete una sola porzione di churros, o non riuscirete a finirli.

Di Cristina Torriano

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