Anoressia, adolescenza e lo specchio deformante. Una riflessione

Magazine, 19/12/2017.

La società attuale offre modelli di vita imperniati sul successo personale, sul denaro, il consumismo, la salute e la bellezza fisica, e su questi modelli crescono i bambini e i giovani attraverso programmi televisivi, pubblicità, giochi e altre stimolazioni culturali.

In base a ciò i ragazzi basano le loro idee e pensieri, cercando di emulare tali status symbol. Naturalmente non tutti ci riescono e per molti può diventare un problema. Prendiamo l’esempio del rapporto col proprio corpo. È indubbio che avere una buona relazione con il proprio fisico è molto importante, è alla base di ogni legame interpersonale e se manca può causare seri danni come anoressia, bulimia, autolesionismo.

In questi ultimi anni si discute molto di questi disturbi, che colpiscono soprattutto le donne ma che sono in aumento anche tra gli uomini. Sono vere e proprie malattie nervose che nascono da un malessere interiore, un rifiuto ad accettarsi fisicamente, sentendosi goffi e ridicoli. In queste situazioni le persone colpite finiscono per vedere la propria immagine deformata allo specchio,  con gli occhi della mente si vedono costantemente grasse e mostruose, imperfette secondo i canoni attuali di bellezza, che vuole tutti magri e belli come i divi del cinema, della televisione, dello sport.

Anche la moda non aiuta, mostrando modelle sempre più magre, quasi anoressiche, e questo non fa che aumentare il senso di disagio nei soggetti più psicologicamente fragili, cioè gli adolescenti. Avendo una mente in formazione essi assorbono tutti i messaggi dall’esterno e li elaborano a loro modo. Avere quindi qualche chilo in più o una taglia media diventa un dramma e si  cerca di correre ai ripari mangiando meno o non facendolo affatto, facendo sport o palestra, innestando così un circolo vizioso per cui più si perde peso e più si vuole dimagrire, con conseguenze anche tragiche.

Ma non è solo un problema degli adolescenti quello delle taglie piccole perché anche le persone adulte hanno difficoltà a trovare le taglie adatte, se sono in sovrappeso, innescando un processo psicologico di senso di disagio e irritazione. Ecco che allora si fanno diete fai da te e quant’altro può essere utile a entrare in taglie più ridotte.

Tornando ai problemi di anoressia e bulimia è indubbio che sono disturbii, causate da gravi sofferenze psicologiche non ancore elaborate interiormente quali lutti, abusi, maltrattamenti subiti, spesso in età precoce. Sono carenze affettive difficili da ammettere con se stessi e che si riversano sul cibo, rifiutandolo.

Certamente anche i messaggi che ci mandano ogni giorno i media non aiutano ma se imparassimo a non dar peso ad essi e ad educare i giovani ad altri valori che non siano la bellezza, la perfezione fisica, il denaro e il successo personale forse ci sarebbero meno persone depresse e infelici.

Il vero successo di un essere umano è saper vivere la propria vita sapendo i propri limiti e potenzialità, accettandoli con serenità e un po' d’ironia.

Di Maria Pia Amico

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