Budapest: cosa vedere, dalle terme ai ruin bar

Cristina Torriano

Magazine, 25/08/2020.

Oggi Budapest, la capitale dell’Ungheria, è facilmente raggiungibile da moltissimi aeroporti italiani e a prezzi decisamente low cost. Perché allora non farci un pensiero per un weekend lungo o semplicemente per qualche giorno di relax?

Budapest: cosa vedere

A Budapest dovete assolutamente vedere il Castello di Buda, la chiesa di Mattia e i Bastioni dei pescatori, da cui godrete di un bellissimo panorama sulla citta. La collina di Buda è raggiungibile anche con l’antica funicolare, ma cercate di occupare il primo vagone per godere della vista ottimale su Pest.

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Due tra i più bei ponti della città sono il Ponte delle Catene e il Ponte della Libertà. Vi capiterà di attraversarli in diverse occasioni per passare da una sponda all’altra del Danubio. A Pest potrete vedere l’immensa Basilica di Santo Stefano, fare shopping lungo la Vaci Utca, restare incantati dai palazzi liberty con le loro architetture eleganti e splendenti di ottoni o fare un giro sulla Foldalatti, la linea metropolitana più antica della città (seconda solo a quella di Londra), che conserva ancora lo stile di fine '800.

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E ancora, da vedere il Godzou Udvar, un percorso che attraversa il quartiere ebraico totalmente costituito da bar e locali. Il complesso, formato da sei cortili interconnessi, creato nel 1902, è oggi diventato una delle zone più alla moda di Budapest, punto di ritrovo sia per i residenti che per i turisti. Qui si trovano ristoranti, caffè, bar dove si tengono anche mostre d'arte, cucina ungherese, italiana, messicana, cinese: si ha solo l'imbarazzo della scelta sul dove cenare o anche solo sorseggiare un drink.

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Budapest: le terme. Dove andare?

A Budapest potrete (e dovrete) passare almeno un pomeriggio in uno dei suoi stabilimenti termali. Credo che le terme di Budapest siano quanto di più simile possa esistere alle antiche terme dei Romani: un vero e proprio mondo a sé stante. Le due terme più famose sono le Gellert e le Szecheny.

I Bagni Gellért sono stati costruiti tra il 1912 e il 1918, in stile Art Nouveau, ma le proprietà delle sue acque curative erano già note a partire dal XIII secolo. Il biglietto d'ingresso giornaliero alle terme, incluso l’armadietto di sicurezza, costa circa 17.50 Euro. Potete raggiungere le terme facendo una bella passeggiata e attraversando il bellissimo Szabadsag hid (Ponte della Libertà). I bagni sono situati in un elegante edificio liberty sormontato da una cupola, su cui svetta la scritta Gellert. Dagli spogliatoi, modernamente organizzati, avrete accesso a 12 vasche che vanno da una temperatura che varia dai 21 a 40 gradi, una piscina esterna di 500 mq con onde artificiali, docce e idromassaggi. Tutto immerso in un'architettura inizi ‘900, fatta di colonne, legni, marmi, piastrelle smaltate e vetri colorati.

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I Bagni Szecheniy sono il più grande stabilimento termale d’Europa (biglietto d’ingresso giornaliero circa 15 Euro): l’edificio più antico risale al 1881, anche se sono stati ampliati fino al 1913. L'acqua proviene da una fonte artesiana scavata ad una profondità di 1.250 metri ed ha la temperatura di 76 C°Lo stabilimento dispone di 19 piscine, di cui una da nuoto esterna, che vanno dai 18 ai 40 gradi, sauna, bagno turco e idromassaggi. In una delle piscine esterne dei Szecheniy incontrerete gli immancabili giocatori di scacchi impegnati in una delle loro partite... In acqua! Troverete anche un self service a buffet e, ovviamente, la possibilità di usufruire di massaggi personalizzati, che si pagano a parte.

In entrambi gli stabilimenti è necessario avere con sé costume da bagno, cuffia, ciabatte e asciugamano. Questi ultimi possono eventualmente essere noleggiati.

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Budapest: i ruin bar

I ruin bar sono i locali tipici simbolo di Budapest, realizzati all’interno di palazzi e spazi abbandonati. I ruins bar presentano un ambiente assolutamente kitsch: un mix tra un centro sociale e un circolo Arci. Un’atmosfera particolare, vivace, caotica: biciclette appese ai muri, tavolini realizzati con carcasse di automobili, monitor anni '80 alle pareti, giardini interni e banconi dove bere un drink. Lo Szimpla Kert, all’interno di una fabbrica abbandonata, è stato il primo ruin bar ed è ancora il più famoso.

L’idea dei ruin bar era nata inizialmente dall’occupazione (più o meno illegale) di questi locali da parte di gruppi di giovani che decisero prima di occuparli e poi riqualificarli con oggetti e materiali riciclati e stravaganze varie, creando così dei luoghi che, col passare degli anni, sono diventati dei veri e propri must di Budapest.

Di Cristina Torriano

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