Magazine, 18/10/2017.
Salve,
sono genitore separato con figli.
La mia ex moglie rubava di tutto in casa: oro, bancomat e poi
bugie tante bugie. Le stesse bugie di mia figlia che a sua volta
ruba l’intero portafogli al fratello. Lei ha 28 anni e lui
27.
Come le loro cugine che rubano soldi nella casa dei nonni e
di chiunque capiti a tiro.
Si tratta di DNA oppure di che cosa?
Non sappiamo come affrontare situazione.
La ragazza sta andando a convivere ed ho paura che accada anche
col suo compagno, che faccio?
Buongiorno,
capisco la sua preoccupazione.
Rubare e dire bugie, non é un bel modo di relazionarsi con
gli altri. Ancora più triste se si ruba e si dicono bugie,
proprio alle persone che sono più affettivamente vicine.
Ma detto questo, mi spiace, ma, alla sua attuale domanda: che faccio? Temo di non poterle fornire una risposta esaltante. Sua figlia è un'adulta e come tale va considerata. Dunque, le sue possibilità di agire, in qualità di padre, sono molto limitate. Se un adulto ruba o mente, diventa un problema che va al di la dell'ambito familiare.
E può persino configurarsi come un reato. Sono pero incuriosito dal fatto che lei sollevi questo problema proprio adesso che sua figlia è ben più che maggiorenne.
So che questo è un argomento scomodo, ma, nei confronti dei figli ci sono cose, azioni ed interventi che si possono e si devono fare, in certi specifici momenti del loro sviluppo, oltrepassati i quali, non si possono recuperare facendoli dopo.
Detto in altre parole, quello che c'era da fare, se
mai, andava fatto prima di arrivare ai 28 anni.
Usando un paragone è come se una mamma che non ha allattato al seno
il proprio figlio, si chiedesse, ora, che il figlio ha 28 anni,
cosa può fare come "madre". E non credo che a 28 anni si
possa pensare di allattare al seno per compensare ciò che non si è
fatto prima.
Ci tengo a precisare che questa è unicamente una riflessione formale e in nessun caso può essere usata per colpevolizzare le figure genitoriali.
Infatti, anche i genitori, nonostante le migliori intenzioni, possono essere vittime, loro stessi, di condizioni avverse, che gli impediscono di agire, liberamente ed al momento opportuno.
E questo lo scrivo perche lei si possa sentire più sereno di fronte al fatto che, a questo punto, non ci siano più le possibilità di intervenire, come genitore, su sua figlia che, oramai, è da considerarsi, a pieno titolo, una persona adulta e responsabile delle proprie azioni.
Ciò non toglie che sarebbe utile se lei riuscisse a far capire a sua figlia che, al di là di tutto, se ha questo bisogno di rubare, quasi in maniera coatta, forse è il segno di un suo problema molto intimo e che sarebbe opportuno se, lei stessa, si decidesse ad affrontare questo suo disagio esistenziale, intraprendendo un percorso personale, affidandosi alle cure di uno psicologo psicoterapeuta.
E poi chissà? Può anche capitare che i figli, divenuti adulti, riescano a seguire qualche consiglio dei propri genitori. Non perché sono i consigli dei loro genitori, ma perché sono consigli sensati.
Saluti
Dott. Marco Emilio Ventura
Psicologo Psicoterapeuta Mentsl Coach
Genova
Di Marco Ventura