Magazine, 20/09/2017.
Salve,
sono una ragazza di 18 anni che sta per iniziare il suo
ultimo anno di liceo.
Da 1 anno e 6 mesi ho una relazione con un ragazzo stupendo di
20 anni, che mi ama e mi tratta bene.
Il nostro rapporto é sempre stato litigioso, ma grazie all'ultima discussione che abbiamo avuto 3 giorni fa ho capito di avere tutte le colpe che davo a lui.
Da quando ho aperto gli occhi sento di non essergli
vicino...come se si fosse rotto qualcosa. Sono una ragazza
molto autoritaria e credo di aver sbagliato in molte cose con lui,
ma non ho mai smesso di amarlo.
Ora invece é come se tanti bei momenti siano
scomparsi.
Credo di amarlo ancora nel profondo ma non so cosa
fare.
Abbiamo decido di ricominciare da capo, cercando di risolvere i
nostri problemi...Io mi do le colpe di ogni nostra
litigata, poiché quella che si lamentava ero sempre
io.
A lui però non perdono la poca sincerità con me. Quando
litigavamo tendeva a darmi sempre ragione, ma senza poi migliorare
sulle varie questioni che ci avevano portato al litigio.
Solo ora ho capito che lui non voleva darmi ragione, ma
voleva solo farmi smettere di urlare.
Secondo lei c'é la possibilità di poter
rimettere in piedi il nostro rapporto?
Abbiamo inoltre deciso di vederci di meno (di solito lui
dormiva a casa mia almeno 3 notti a settimana, ovvero tutti i
weekend) perché parlando insieme abbiamo capito che forse
quello che ci manca é il trascorrere più tempo da soli come
fidanzati piuttosto che come marito e moglie.
Abbiamo quindi corso troppo? Non lo so.
A me sembra di stare peggio ora che prima, ma lui mi sembra
sollevato, ora che ha potuto esprimere le sue paure con
me.
Ho molta paura di aver perso l'uomo della mia
vita a causa del mio caratteraccio e della mia
gelosia.
Non riesco più a guardarlo nello stesso modo e ho paura che ci
siano danni a cui non posso riparare.
O forse ora che ho capito i miei errori, l'amore é
scomparso?
Lei cosa ne pensa?
Cosa mi consiglia?
Cordiali Saluti
Buongiorno ragazza "autoritaria".
Cosa ne penso?
Penso che avere una relazione stabile,duratura e felice sia
davvero difficile e come tutte le cose difficili necessita di una
grande forza di volontà ed anche di una buona dose di
fortuna.
Ma sopratutto penso che, oggi più che mai,
l'ingrediente più importante in una
relazione, sia la complicità e non la
competizione. In una coppia non ha senso giocare a chi ha
ragione e chi ha torto, ma bisogna sentirsi uniti verso uno scopo
comune. Ed i punti di vista, giustamente diversi, devono trovare un
punto di incontro. E non di scontro.
Noterà che non cito l'amore, perché troppo spesso questa parola viene utilizzata più come un alibi, anziché come un nobile sentimento.
Per il resto la storia che racconta è cosi piena di contraddizioni che non sarebbe carino evidenziarle tutte. Una per tutte: non sento più lo stesso sentimento per lui, ma ho paura di perderlo perche sento che è l' uomo della vita, anche se litigavamo spesso ed io stavo bene con lui solo se lui mi dava ragione. Così non escluderei che lei ha più o meno volutamente scelto alcuni episodi, scordandone altri.
Tutto questo starebbe ad indicare una sua personale confusione,
non tanto rispetto alla sua relazione con questo ragazzo quanto,
rispetto a se stessa ed alle sue dinamiche emotive. Cosa
non inusuale vista la sua giovane età.
Cosa le consiglio?
Solo di ricordare che la vita è una lunga partita col destino, una partita di cui non conosciamo cosi bene le regole, così, a volte, sembra di vincere, altre volte sembra di perdere.
Ma, in ogni caso, bisogna sempre continuare a giocare.
Possibilmente con un bel sorriso, dentro.
E se si gioca in due, bisogna sempre ricordarsi che, tutti
e due, si sta giocando, assieme, nella stessa squadra.
Saluti
Dott. Marco Emilio Ventura
Psicologo Psicoterapeuta Mental Coach
Genova
Di Marco Ventura