Sardegna: cosa vedere. I luoghi e le spiagge da non perdere

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Magazine, 18/09/2017.

L'azzurro puro del mare, il verde aspro che si mescola al grigio, il giallo del sole che abbraccia la terra: in Sardegna la bellezza è lì, a portata di mano (o meglio di traghetti). Dal nord dell'Arcipelago della Maddalena, del Golfo dell'Asinara e della Costa Smeralda, passando per il centro con la Barbagia dal profumo selvatico fino a toccare il sud di Iglesias, Sulcis e Cagliari: non serve andare tanto lontano per regalarsi un tuffo in un territorio dalle mille sfumature. Meta classica delle vacanze estive, la Sardegna merita di essere scoperta anche in un diverso periodo dell'anno. 

Se, dunque, volete concedervi una vacanza, un momento di relax tutto per voi o da condividere con i vostri cari, non vi resta che fare le valigie e partire. La Sardegna è facilmente raggiungibile via mare con i tanti traghetti che la collegano alla terraferma. Con Traghetti Sardegna, per esempio, il viaggio si può prenotare, in qualsiasi momento, dal computer o dal cellulare, scegliendo fra le diverse offerte delle compagnie di navigazione. Arbatax, Cagliari, Golfo Aranci, Olbia, Porto Torres, Santa Teresa di Gallura: questi i porti in cui potrete arrivare con i traghetti per la Sardegna. E, poi, via alla scoperta dell'isola tra luoghi e spiagge da vedere. Ecco cinque idee da non perdere. 

Arcipelago della Maddalena
L'arcipelago deve il suo nome all'isola maggiore, La Maddalena. Gli amanti delle bellezze naturalistiche potranno trovare nel Parco della Maddalena la meta ideale per una vacanza tra mare e terra. Con i suoi 180 km di coste, l'Arcipelago offre celebri spiagge, tra insenature e cale. L'Arcipelago della Maddalena, oltre che con bio-diversità, fa pure rima con storia: con le sue fortificazioni per esempio. Da non dimenticare poi l'isola di Caprera, con le sue memorie garibaldine. 

Stintino
Situata nel Golfo dell'Asinara, raggiungibile con i traghetti che arrivano a Porto Torres, Stintino è una delle località più conosciute della Sardegna. Meta ogni anno di tantissimi turisti, può essere scoperta con più tranquillità quando i litorali sono meno affollati. Da non perdere la spiaggia della Pelosa, resa celebre dal colore dell'acqua che la bagna, dalla sabbia fine e chiara e dalla torre aragonese che sorge sull'isolotto antistante. Se volete concedervi un po' di relax ideale la Caletta di Coscia di donna

Golfo di Orosei
Tra i tanti tesori naturalistici della Sardegna è da annoverare la zona di Cala Gonone, dove, lungo la costa, è possibile ammirare lo spettacolo delle Grotte. Le cale del golfo, immortalate da celebri film, sono raggiungibili talvolta via mare o, via terra, attraverso escursioni. Un'idea per chi, al piacere del mare unisce l'amore per le camminate. Tra le spiagge del Golfo di Orosei si segnala, per esempio, Cala Luna. Chi ama le attività all'aria aperta potrà dare libero sfogo alle sue passioni. La zona offre pure una particolare ricchezza dal punto di vista archeologico e culturale.

Villasimius
Monti e mare, archeologia e arte: sono questi gli ingredienti di Villasimius. Non troppo lontano da Cagliari (punto di attracco di tanti traghetti per la Sardegna), Villasimius è una delle località più amate e famose dell'isola. Con un passato che affonda le sue radici in epoca romana, mostra le tracce del trascorrere della sua storia: dalle torri costiere ai resti dei nuraghi, veri e propri simboli della Sardegna. Non mancano, poi, le bellezze della natura da scoprire non solo d'estate. Porto Giungo, Capo Boi, Punta Molentis, Punta Porceddus e Capo Carbonara: questi alcuni dei nomi da tenere a mente. 

Carloforte
Approdo dell'isola di San Pietro
, Carloforte rappresenta l'unico centro abitato dell'isola che rimane uno dei luoghi dove respirare il senso della natura incontaminata. Carloforte lega la sua storia a quella di Genova, conservando ancora oggi nella lingua tracce della colonizzazione da parte dei liguri provenienti dall'isola di Tabarca. Per gustarne la storia, fermatevi a tavola tra specialità come il canestréllu e il fainò o come il cascà, il cous cous del posto. Su tutti, il tonno: l'ingrediente simbolo del luogo. 

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