Dai libri di Stephen King ai fumetti Marvel: La Torre Nera è anche al cinema

Magazine, 23/08/2017.

Torna al cinema uno dei maestri dell’horror e del fantasy più amati degli ultimi decenni: Stephen King. Questa volta, sul grande schermo approda una delle sue saghe letterarie più amate: La Torre Nera, opera recentemente sviluppata anche in una serie di fumetti firmati Marvel e supervisionati dallo stesso Stephen King.

Nella versione cinematografica, diretta da Nikolaj Arcel, il protagonista è il giovane Jake (Tom Taylor), un ragazzino newyorkese da poco orfano di padre, che vive con la madre e il suo nuovo compagno. Come si scoprirà presto, Jake non è un normale adolescente: di notte vive infatti inquietanti sogni ambientanti in un altro mondo, in cui un malvagio uomo in nero (Matthew McConaughey) rapisce ignari ragazzini per fargli distruggere, con il potere della mente, una fantomatica Torre Nera situata al centro dell’Universo. Lo scopo della Torre è quello di tenere i demoni lontani dall’Universo, un po’ allo stesso modo in cui la citronella agisce contro le zanzare. L’obiettivo del perfido uomo in nero, naturalmente, è quello di lasciare libero ingresso ai demoni; ma per farlo deve prima sconfiggere un eroico pistolero (Idris Elba), che si batte per difenderla (e per vendicare l’uccisione dei suoi famigliari).

Naturalmente nel mondo reale nessuno crede a Jake, nemmeno quando lui capisce la correlazione tra gli insoliti e frequenti terremoti che interessano le città di New York e l’impatto che la Torre subisce ogni volta che viene colpita. Per gli adulti Jake è matto, almeno fino a quando il mondo dei sogni non entra nel mondo reale, mettendo a repentaglio la vita di tutti.

Molto diversa da quella cartacea e caratterizzata da una trama piatta e incapace di appassionare, la riproduzione cinematografica ha lasciato delusi, nonostante i buoni propositi e le elevate aspettative, sia i fan della saga letteraria che gli spettatori che non la conoscevano.

I personaggi principali, ridotti a cartoline nonostante l’impiego di grandi nomi del cinema, mancano sia di uno scopo che di una vera caratterizzazione, riducendo il film ad un calderone di avvenimenti apparentemente casuali e buoni, a malapena, per un film adatto ai bambini. 

Di Barbara Cosimo

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi della tua città, iscriviti gratis alla newsletter