Prima di domani, il teen-drama che stupisce

Magazine, 27/07/2017.

Se nella vita avete desiderato almeno una volta di poter rivivere una giornata completamente da capo, Prima di domani (titolo originale Before I fall) è decisamente il film che fa voi. Tratto dal best-seller di Lauren Oliver e diretto da Ry Russo-Young, il film segue le vicende della giovane Samantha Kingston (Zoey Deutch), una bella e sveglia studentessa del liceo che sembra vivere una vita da manuale. Anche la mattina del Cupid Day (la festa durante la quale a scuola gli innamorati regalano una rosa alle proprie amate), la giornata di Sam promette bene, nonostante il rapporto semi-inesistente con i genitori e le diatribe con la sorellina e con le compagne di scuola.

Alla fine di quella che sembra una comunissima giornata di scuola, però, Sam partecipa a una festa e, tornando a casa, ha un terribile incidente d’auto da cui esce incredibilmente illesa, ma prigioniera di una sorta di realtà alternativa in cui è costretta a rivivere sempre lo stesso giorno.

Dopo la confusione e l’incredulità iniziali, Sam tenterà in tutti i modi di spezzare questo loop temporale, ma per farlo dovrà rivedere alcuni punti chiave della sua esistenza e realizzare che, per andare avanti, spesso occorre fare un passo indietro e prendersi il tempo per capire fino a dove.

Con i suoi colori freddi e cupi che ricordano l’atmosfera di Twilight, Prima di domani è un film che vuole prendersi molto sul serio, senza riuscirci del tutto. È tuttavia apprezzabile il tentativo Russo-Young di portarlo a un livello più alto di quello che ci si potrebbe aspettare da un teen-drama basato sul sovrannaturale. Interessante in questo senso la scelta di dare al film un indirizzo più drammatico che comico, riducendo al minimo le gag e sviluppando invece i rapporti con la famiglia, i professori, gli amici.

Non manca poi la sorpresa finale, che ci ricorda che le persone che ci amano di più spesso non sono affatto quelle che ci portano la rosa durante il Cupid Day, ma quelle che si subiscono le nostre isterie e i nostri difetti e che, nonostante tutto, ci salvano sempre.

Di Barbara Cosimo

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