Lei separata e lui sposato. Lascerà mai la famiglia per me?

Magazine, 12/07/2017.

Salve  dottor Ventura,
gentilmente, vorrei una sua opinione in merito.

Sono Anna, una donna di 48 anni, separata da 7 e senza figli. Da due anni e mezzo sono fidanzata con un uomo, sposato, del mio paese. 

Va tutto bene tra di noi, è presente, è innamorato, geloso.  È ovvio che un po' di volte io abbia parlato di noi, nel senso che se vuole farsi una vita con me (come sempre ha affermato) dovrebbe darsi una mossa. E lui mi ha sempre risposto che ancora non è pronto. Questo fino sotto Natale.

Circa un paio di giorni fa, ho portato fuori nuovamente il discorso e gli ho proposto: facciamo che ci lasciamo e così tu decidi serenamente cosa vuoi fare della tua vita. E lui mi ha risposto che devo pazientare un altro pochino se voglio le cose fatte per bene, tanto da lui non scappo.

Lei cosa pensa a proposito? Forse è meglio che io sia ancora più rigida? lo metta di fronte ad un out out? O è il caso di pazientare ancora?

Grazie e cordiali saluti.

Buongiorno Anna,

è sempre difficile esprimersi quando non si conoscono bene i fatti e le persone e quindi sarebbe utile sapere qualcosa di più dettagliato sulla sua storia e sulla sua attuale situazione. Così come sarebbe necessario conoscere la storia e situazione di lui  e su come è nata e si è sviluppata la vostra relazione.

A proposito, le si definisce fidanzata ma, se ho letto e capito bene, lei è separata e lui sposato. Con queste premesse non credo che il termine, fidanzati, sia appropriato. Ma, tant'è, lei lo ha usato. E questa sua scelta qualcosa vorrà dire.
Come mai, date le premesse, lei non ha scelto di dire che siete: amanti?
Non sarebbe più corretto definire così la vostra relazione? In fondo, lei, pur essendo passati 7 anni, non è divorziata e lui è ancora decisamente impegnato con la propria famiglia. (Famiglia di cui lei non dice nulla. pur essendo un elemento non trascurabile).

E se ricordo bene il fidanzamento era il preludio ad un, più o meno imminente,  matrimonio. E non mi sembra che dopo due anni e mezzo, di storia ci sia stata un evoluzione in questo senso. E chissà? Magari è proprio questa vostra modalità da amanti che vi tiene cosi pieni di passione, uno verso l'altro
Come vede cosi non rispondo alla sua domanda, sul che fare? Ma era un preludio necessario ad una altra domanda: perché voler cambiare gli equilibri? 
Ovvero, lei è davvero sicura che se lui cambiasse  la vostra relazione e la vostra vita sarebbero migliori?
Forse sì. Forse no.

Resta il fatto che, se, dopo questi quasi 900 giorni, lui non si sente ancora pronto (pronto per cosa?)  e lei, ancora adesso, ha il dubbio di essere troppo rigida nel pretendere un cambiamento, nella vostra relazione, è possibile che questa vostra situazione possa durare, così per altri 900 giorni.

Si, l'idea lasciamoci e poi vediamo cosa vogliamo dalla vita è teoricamente molto buona. 
Ma   tra le tre opzioni,  
1 Finiamo la nostra relazione ed ognuno va per la sua strada.
2  Decidiamo di vivere assieme in tutto e per tutto.
3 Non resistiamo e riprendiamo a vederci come prima
Ho la sensazione che finirete per scegliere la terza.
Spero che queste riflessioni  la aiutino ad avere una maggiore chiarezza rispetto al suo che fare.

Saluti
Dott.Marco Emilio Ventura
Psicologo Psicoterapeuta Mental Coach
Genova

Di Marco Ventura

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