Alien: Covenant. Al cinema lo splatter che conquista

Magazine, 19/05/2017.

Dal regista britannico Ridley Scott, Alien: Covenant è il secondo dei prequel della saga Alien, il cui primo capitolo fu diretto dallo stesso Scott nel 1979. Tutto ha origine dal flash forward iniziale, in cui il robot David, chiamato sintetico e interpretato da Michael Fassbender, pone al suo creatore la domanda centrale: se tu hai creato me, chi ha creato te?

Nel presente, una nave-colonia sta attraversando lo spazio con più di 2000 persone a bordo, tra equipaggio, coloni ed embrioni, verso un nuovo pianeta da popolare; in seguito a un incidente e alle sue disastrose conseguenze, l’intero equipaggio si risveglia dalle proprie capsule da ipersonno, decidendo poi, preso dal desiderio di mettere i piedi sulla terraferma, di esplorare un pianeta apparentemente abitabile comparso in maniera sospetta sui radar. Qui i protagonisti incontreranno gli alien del 2100.

Tra straordinari effetti speciali e colpi di scenaAlien: Covenant tiene lo spettatore incollato allo schermo fino all’ultimo minuto, grazie anche all’impeccabile performance di Fassbender che, nell’interpretare due robot identici alla vista ma diversamente caratterizzati, riesce a distaccarsi nettamente da una recitazione umana. La carenza del film sta soprattutto nei dialoghi, che, oltre ad essere abbastanza radi – tratto tuttavia comprensibile in una trama simile – sono piuttosto superficiali e mai totalmente coinvolgenti.

In generale, per gli amanti del genere fantascientifico/horror e per chi non è debole di stomaco, Alien: Covenant  soddisfa gli standard della saga e ne rispetta i caratteri principali, pur essendo questo ultimo capitolo temporalmente molto distante dalla prima versione degli anni ’70. 

Di Barbara Cosimo

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi della tua città, iscriviti gratis alla newsletter