«Lo amo tantissimo, ma lo vorrei diverso»

Magazine, 22/03/2017.

Salve,
avrei un consiglio da chiederle. Premetto che sono una ragazza sensibile gelosa e che spesso sono fastidiosa se non stancante.
Sono fidanzata da 6 anni con questa persona,
che amo più della mia vita.
Anche se spesso mi fa mancare tanto.
Perché lui non è dolce.
Non è romantico.
Non mi dimostra mai niente.
Se non fosse solo che durante la settimana
e il fine settimana viene a stare da me.
Io sono diversa,
Io amo, do tanto, forse troppo,
perché a volte mi rendo conto che sembro una ragazza di dodici anni super innamorata.
Noi non andiamo mai da nessuna parte,
non vuole mai fare niente se non solo vicino, nella zona.
In sei anni mai una vacanza.
E tante volte lo opprimo, chiedendogli se mi ama, se mi vuole e le solite cose e lui si stanca, perché dice che sono sempre le solite cose.
Non so se stia con me per abitudine o perché sono una brava ragazza seria gli faccio da mangiare lavo e stiro o perché mi ami davvero non lo capisco.
Perché ancora dopo 6 anni che stiamo insieme lui spesso su Facebook va a cercare la sua ex, pure avendola tra gli amici. Visita spesso il suo profilo, cosa devo pensare?
Gliel’ho detto e mi risponde che io sono fuori, che sono pazza .
Io non so cosa fare, mi fa mancare tutto, mi fa sentire vuota, mai appagata, mai apprezzata.
Mai niente di questo
E sapere che il mio ragazzo pensa ancora alla sua ex non riesco a condividerlo.
Gli ho anche detto che se vuole può tornare da lei per vedere se prova qualcosa
Non so cosa altro dire o fare

Eleonora

Salve Eleonora,
lei inizia dicendo che vuole consiglio, ma termina dimenticando di chiedere che tipo di risposta si aspetta da me.
Meglio.
Perché non credo che i consigli servano a qualcosa. Ho letto la sua mail e mi sono permesso di mettere degli a capo per isolare ed evidenziare alcune sue affermazioni.
E mi chiedo se le cose tra lei ed il suo fidanzato stanno davvero come lei le descrive o se lei sta esagerando. (A proposito lo definisce fidanzato perche siete in procinto di sposarvi?).

Non potendo avere altre controprove prenderò per buone le sue affermazioni. Anche se mi sarebbe stato d'aiuto, sapere qualcosa di più di lei. Ad esempio quanti anni ha, di dov'e', dove vive e se lavora , quale lavoro fa.
Tutte informazioni che mi aiuterebbero a capire meglio la sua situazione e di che cosa stiamo parlando: lei dice che ama questa persona più della sua stessa vita. Dunque questa persona dovrebbe piacerle molto e dovrebbe essere contenta di vivere con lui.

Invece, allo stesso tempo, lei si lamenta piuttosto chiaramente del fatto che questa persona , che lei ama tantissimo (c'entra anche il sesso?) non si comporti, nei suoi confronti, come lei desidererebbe.

Dunque lei ne soffre.
Mi sembra di capire che lei vorrebbe che lui restasse l'amore della sua vita ma, allo stesso tempo, cambiasse, e molto, il suo modo di fare nei suoi confronti. Ovvero vorrebbe un cambiamento radicale, rispetto alla vostra vita di coppia, nella quale lei si sente svalutata e poco apprezzata.
Sì la capisco. Conosco come ci si sente in questa situazione. E lei non è la sola a vivere relazioni così sbilanciate.

Pensi che è dall'osservazione di situazioni simili che Freud, agli inizi del ‘900, teorizzo la nevrosi (isterica). Ovvero il conflitto, interno, che avviene quando desideriamo, contemporaneamente , due cose che sono una il contrario dell' altra (lo amo e però lo voglio diverso).

La stessa insofferenza, sociale, che ha portato nel 1972 alla nascita del divorzio (sì ci siamo sposati, ma ora stare assieme è insopportabile).
Ma le ricordo che ora siamo nel 2017. E voi non siete neppure sposati
Si chiede che fare?

Ha tre possibilità
1- Tenerselo cosi com' è e farsene una ragione.
2- Lasciarlo e mettere in conto un po’ di dolore
3- Continuare così, come ha fatto sinora, a lamentarsi e minacciare senza risultato.

Come vedrà sono tutte e tre scelte difficili e sebbene io le sia molto grato per la sua gentilezza nell'avermi scritto vorrei ricambiare, ricordandole che, oggi, siamo in Italia e siamo nel terzo millennio.
E per fortuna, anche se è un compito gravoso, solo lei ha il diritto di scegliere che vita, di relazione, vuole fare.

Spero solo che lei si renda conto, che insistere nella vana speranza, che sia possibile cambiare, così tanto, le persone, può portare solo ad un interminabile tormento.
Anche se diciamo che le amiamo più della nostra stessa vita .

Saluti
Dott Marco Emilio Ventura
Psicologo Psicoterapeuta Mental Coach
Genova

Di Marco Ventura

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