Qualità dell'aria a Torino e in Piemonte nel 2019: le prime valutazioni di Arpa

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Torino, 03/01/2020.

Un inizio anno da maglia nera, ancora una volta, per Torino. Il 2020 in città inizia infatti con un rinnovato allerta per la quantità di pm10, uno degli inquinanti atmosferici più presenti nell'atmosfera del capoluogo piemontese e dell'area che lo circonda, e con il consueguente blocco del traffico.

Il 3 gennaio 2020 Arpa ha emesso un primo bollettino di valutazione relativo ai dati sulle misure delle polveri sottili misurati nell’anno appena trascorso, il 2019. Sono dati, spiega l'Agenzia Regionale per l'Ambiente, «da considerare indicativi in quanto non ancora sottoposti a certificazione» ma dai quali «si rilevano generalmente valori medi annuali e numero di superamenti del valore limite giornaliero in linea con l’anno precedente, in cui si era registrato un diffuso miglioramento rispetto al 2017 in tutte le stazioni della rete regionale».

Le concentrazioni di PM10 nell’ultimo trimestre 2019 sono risultate limitate a causa della pioggia, ma i dati, per quanto grezzi e bisognosi di verifiche di laboratorio, raccontano qualcosa dell'aria torinese. «Si osserva - prosegue Arpa - che a Torino e nelle città capoluogo di Provincia, come, nel corso dell’anno 2018, non è stato superato in nessuna stazione il valore limite della media annuale, pari a 40 µg/m3.  Il valore più elevato della media annuale, pari a 34 µg/m3, è stato misurato a Torino, nella stazione di Torino – Rebaudendo (nel 2018 era stato pari a 39  µg/m3). In questa stazione è diminuito anche il numero di superamenti del valore limite giornaliero, pari a 50 µg/m3 da non superare in più di 35 giorni per anno civile (71 superamenti rispetto agli 87 del 2018). Nelle altre stazioni del capoluogo piemontese, Torino-Rubino e Torino-Lingotto, invece il valore medio è leggermente diminuito, mentre i valori di picco sono aumentati (da 36 a 46 e da 45 a 50 rispettivamente registrati nel 2018 e nel 2019).

Ad Alessandria, Biella, Novara e Tortona si osserva un lieve miglioramento per entrambi i valori limite, mentre ad Asti nel 2019 il numero dei superamenti del limite giornaliero è aumentato da 32 del 2018 a 41 del 2019 (tuttavia nel 2018 vi erano solo il 60% di dati validi). Un aumento del numero dei superamenti si è registrato anche a Vercelli.

La situazione quindi rimane critica per il valore limite giornaliero, pari a 50 µg/m3, con più di 35 superamenti in tutti i punti di misura delle città di Torino, cintura e nelle stazioni di Alessandria, Asti e Vercelli. Lo sanno bene le associazioni torinesi che da anni si adoperano per migliorare la qualità dell'aria e sollecitare l'intervento delle amministrazioni, come Torino Respira, che ha di recente lanciato una nuova campagna di misurazione della qualità dell'aria con il contributo di volontari diffusi tra la popolazione.

Sempre Torino Respira, con Bike Pride Fiab Torino, greenTO, Consulta della mobilità ciclistica e della moderazione del traffico, Ecoborgo Campidoglio, Fiab Torino Bici & dintorni, Pro Natura Torino, Legambiente Piemonte, Fridays for Future Torino, Extinction Rebellion Piemonte, Greenpeace - Gruppo Locale di Torino hanno inviato lo scorso dicembre 2019 una lettera alla Sindaca di Torino, al Presidente della Regione, ai Presidenti dei Gruppi Consiliari regionali e comunali con proposte di adozione di misure urgenti per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.

L'appello faceva riferimento all'interesse delle istituzioni per la visita dell'attivista e ambientalista svedese Greta Thunberg in città. Una personalità, nominata dal Time personaggio dell'anno 2019, che potrebbe presto ritornare nella città della Mole, una delle più inquinate d'Europa. È stata infatti proprio Torino ad aggiudicarsi per l'agosto 2020 la sede del raduno internazione di Fridays For Future, superando la città tedesca di Dresda e candidandosi a diventare capitale del dibattito sull'inquinamento e il cambiamento climatico in corso.

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