Voragine in autostrada sulla Torino Piacenza. Chiuse la A5 a Pont Saint Martin e la A6 tra Millesimo e Savona

Pixabay

Torino, 24/11/2019.

Il centro operativo della Città Metropolitana ha diffuso un comunicato sull'ondata di maltempo in Piemonte annunciando che si tratta di fenomeni in dimunizione, che tuttavia proseguiranno nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 novembre, giornata durante la quale ci saranno ancora piogge diffuse. 

«Rientra la situazione di pericolo legata alle piene di fiumi e torrenti, i livelli idrografici di Malone, Chisola, Banna, Ceronda e Po sono in decrescita», si legge nella nota. Complessa la situazione per la viabilità autostradale in Piemonte. La situazione è critica con una trentina di chiusure. Resta naturalmente chiusa l'Autostrada A6 Torino Savona, dopo il crollo di un viadotto avvenuto nel pomeriggio di domenica 24 novembre, nei tratti tra Millesimo e Bivio A6/A10 Savona e Savona Altare. In serata a causa dell'apertura di una voragine sul manto autostradale in prossimità di Villanova d'Asti è stata chiusa anche l'autostrada A21 Torino Piacenza in entrambi i sensi di marcia. Forze dell'ordine e tecnici sono ancora impegnati sul posto.

Resta chiusa  l’autostrada A5 nel tratto Ivrea-Pont Saint Martin, in entrambe le direzioni e per tutte le categorie di utenti, come previsto dal piano speditivo di emergenza della frana di Quincinetto in caso di allerta idrogeologica.

«Le frane continuano a creare criticità sul territorio, anche se finora di carattere contenuto - conferma la Città Metropolitana -  2 frane nel comune di Luserna hanno isolato 12 famiglie, mentre Pianezza ha evacuato in via precauzionale dei fabbricati residenziali in area soggetta a frana, sfollando una ventina di persone. Anche a Pramollo per una nuova frana su una strada comunale sono isolate 3 frazioni per un totale di 7 famiglie.La frana verrà rimossa presumibilmente nella mattina del 25 novembre».

Queste le parole del videsindaco della Città Metropolitana Marco Marocco, che ha la delega alla protezione civile: «Quando il territorio è così severamente messo alla prova, è inevitabile che il disagio e l’apprensione siano elevati. Così come non si può immaginare che la conta dei danni non presenti un conto salato alla comunità. Però la consapevolezza generale, la capacità di resilienza per le criticità purtroppo ricorrenti come il rischio alluvione è nettamente cresciuta: in questi giorni praticamente un terzo dei Centri operativi comunali hanno aperto e hanno lavorato in stretta sinergia con la Protezione civile metropolitana, indice di una cresciuta capacità di presidio territoriale e di risposta strutturata alle emergenze. Affiancata, come sempre, dalla bravura delle nostre strutture tecniche e dei numerosi volontari, di protezione civile, Gev, Ari, Croce rossa, che stanno lavorando con noi in sala operativa e sul territorio, a cui va il mio ringraziamento».

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi della tua città, iscriviti gratis alla newsletter