Mutevoli apparenze: le immagini delle sculture di Erminio Tansini in mostra a Monterosso al Mare

Contenuto in collaborazione conIn arce

Genova, 22/07/2019.

Visioni ed emozioni create attraverso un connubio di scultura e fotografia: così può essere presentata la mostra Mutevoli apparenze dell’artista Erminio Tansini, allestita fino al 28 luglio nel borgo di Monterosso al Mare, nelle Cinque Terre. L’esposizione propone una raccolta di immagini riprese sui sets fotografici della serie itinerante Forme sfuggenti, che dal 2018 scenarizza le sculture tansiniane in locations come castelli, siti archeologici, scogliere, radure boschive, paesaggi rupestri, corsi e specchi d’acqua. L’artista da quasi trent’anni produce statue utilizzando il legno: rami, ceppi, tronchi e radici che l’autore preleva da spiagge e torrenti. Uno dei temi fondamentali della scultura tansiniana (e anche dell’esposizione monterossina) è quello della rigenerazione. A cominciare proprio dal legno con cui sono realizzate le statue: corroso dalle intemperie, levigato dall’acqua e dalle rocce, sbiancato dal sole, all’apparenza inutilizzabile.

Erminio Tansini lo rigenera e gli dona una specie di nuova vita artistica. Crea intrecci, sovrapposizioni e agglomerati di masse giocati sulla pareidolia: secondo il punto di vista e la sensibilità del singolo osservatore, appaiono e scompaiono profili riconoscibili, fugaci e sempre mutevoli (da qui, il titolo della mostra di Monterosso). Per anni l’autore ha considerato queste opere come un fatto intimo, evitando di esporle. Poi, nel 2017, è stato invitato e ha partecipato alla 57a Biennale di Venezia proprio con una composizione di quattro sculture in legno. Il tema della rigenerazione riguarda anche i luoghi dove sono state scattate le fotografie. Situati in Italia, Svizzera e Francia, sono posti scenografici ma spesso accessibili con difficoltà, comunque poco adatti per esposizioni ed eventi culturali. Grazie ai sets fotografici, Forme sfuggenti riesce a recuperarli entro lo spazio artistico.

Le stesse immagini ripropongono e sviluppano ulteriormente il motivo della rigenerazione. Sovrapposizioni, luci e prospettive accuratamente studiate fanno interagire visivamente le sculture con gli elementi naturali e architettonici del contesto fino alla trasfigurazione: vengono a crearsi scene surreali, oniriche e fantastiche, colte nella loro fugacità e fissate tramite l’obiettivo della fotocamera. Mutevoli apparenze è il quarto evento della rassegna itinerante Chimere, che sta facendo tappa in varie località del Nord Italia. L’evento è curato dal figlio dell’artista stesso, Davide, che dirige anche la rassegna Forme sfuggenti. La mostra è visitabile presso il Palazzo del Comune di Monterosso al Mare (Piazza Garibaldi, 35) tutti i giorni dalle 18 alle 23. L’ingresso è libero. L’esposizione è accessibile anche da persone con disabilità motorie.

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