Danni da maltempo, alla Liguria 385 milioni di euro dal Governo

Parma 1983, wikipedia

Genova, 28/02/2019.

«Grazie al lavoro degli uffici del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Liguria, oggi abbiamo ottenuto dal Governo 385 milioni di euro nel triennio 2019-2021. Si tratta di fondi per rispondere all’emergenza, quindi per il ristoro dei danni subiti dalla Liguria nell’ultima mareggiata di fine ottobre 2018, ma anche per il contrasto e la prevenzione del dissesto idrogeologico. Ringraziamo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli per aver accolto le nostre richieste e per l'attenzione dimostrata verso la Liguria dopo gli ultimi danni provocati dal maltempo». Lo dice il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dopo l’incontro dei presidenti delle Regioni con il presidente del Consiglio Conte per il riparto dei fondi del piano nazionale contro il dissesto idrogeologico.

I 385 milioni di euro della Liguria si dividono in 150 milioni per il 2019, 120 per il 2020 e 115 per il 2021. A questi fondi, relativamente al 2019, si devono sommare quelli già stanziati e ripartiti, cioè gli 8 milioni concordati con un emendamento alla Legge di stabilità per le opere di difesa a mare e i 6,5 legati riconoscimento dello stato di emergenza dopo il maltempo di fine ottobre e novembre 2018.

«I fondi destinati alla Liguria - commenta l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - verranno utilizzati per dare una competa risposta alle numerose segnalazioni di danni al patrimonio pubblico arrivate dai territori, per progettare, ripristinare e ricostruire le fondamentali opere di difesa a mare, ma anche per una risposta rapida sia ai privati che alle attività economiche danneggiate. Si tratta di un risultato di enorme portata: le richieste danni registrate dopo i fatti - prosegue - ammontavano a circa 500 milioni, essere riusciti a portare in Liguria una cifra come quella oggi assegnata alla Liguria è una risposta concreta ai gravi danni che la Liguria ha subito. Un risultato frutto della collaborazione fattiva e costante con il Capo dipartimento Angelo Borrelli e con il premier Conte».

«La vera sfida a questo punto, l’ambizioso obiettivo politico ma anche tecnico - conclude Giampedrone - è investire e spendere i 150  milioni assegnati per il 2019, soprattutto in vista della stagione estiva. Alcune di queste, come quelle anticipate dai comuni per le somme urgenze, andranno ovviamente in quella direzione, e ci avvarremo della collaborazione di tutti i soggetti intermedi per i ristori a privati e attività produttive o commerciali, ma il lavoro da fare è impegnativo: da domani la nostra struttura inizierà a lavorare per produrre, entro venti giorni, una proposta di riparto».

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